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    Bartoli: "Lasceremo il nostro cuore sul campo"


    Elisa Bartoli ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Roma-Barcellona, quarti di finale di andata di Women’s Champions League.

    Ecco le parole del capitano giallorosso.


    Quali sono le tue condizioni fisiche? Sarai della partita? E quella di domani diventerà la regola e non l’eccezione per la Roma?

    “Sì, sono uscita dalla settimana di Coppa Italia con una distorsione. Abbiamo fatto tutto il possibile. Oggi ci sarà una bella prova. Lo staff è stato grandissimo, son sincera, oggi vedremo se riuscirò o no.

    L’eccezione: essere qui è un sogno bellissimo. Non ci aspettavamo di arrivare ai quarti di finale, speravamo di fare bene nei gironi. Quest’anno deve insegnarci che possiamo esserci, che possiamo fare la nostra parte e che dovremo ripeterci in futuro”.

    Da capitano, da romana e romanista: ti senti di fare una promessa ai tifosi che saranno allo stadio?

    “So che siamo arrivati a 35mila. È un passo importante, una conferma che ci seguono. Finalmente siamo riusciti a trascinarli e far venire tanti tifosi all’Olimpico. È una cosa meravigliosa dopo 5 anni.

    Quello che posso promettere è che daremo il massimo, contro una delle squadre più forti d’Europa. Lasceremo il cuore su quel campo. Non posso fare altre promesse”.

    Quanta tensione c’è per la partita di domani? Le vostre emozioni quali sono?

    “Noi siamo andati a giocarci il girone a Glasgow, consapevoli che potevamo essere eliminate. Sono state emozioni veramente forti.

    Abbiamo capito la nostra forza battendo il Paris ai rigori. È stata una partita di sofferenza, di forza, in cui anche loro erano una grandissima squadra. Da lì il cammino è cambiato di volta in volta, ogni obiettivo che ci si trovava davanti era differente, passo dopo passo siamo riusciti a superarli questi obiettivi. Non siamo mai andati oltre, abbiamo pensato sempre al presente.

    Domani giocheremo all’Olimpico, che era un sogno grandissimo. Sono 30 anni che lo segnavo. L’emozione è fortissima. Spero di riuscirci, visto che sono ancora in dubbio. Incrocio le dita. Le emozioni di domani dovremmo vivercele. Così ho detto le ragazze. Dovremo viverla in modo sereno e tranquillo. Giocare contro il Barcellona, una delle squadre più forti. Viviamo per questo.

    Ci alleniamo per questo. Per confrontarci con le migliori. Cosa c’è di meglio per una calciatrice che affrontare queste sfide? Non abbiamo nulla da perdere, ma solo da guadagnare. La Champions è qualcosa che stiamo vivendo e sognando. Non deve esserci pressioni. Dobbiamo viverla in modo sereno e bello”.

    Nello spogliatoio c’è qualcuno che crede davvero di passare il turno? In fondo, siete già una squadra che incute un certo timore agli avversari.

    “Io dico sempre che nulla è impossibile. C’è sempre una speranza, altrimenti che entriamo a fare in campo. Come con il Wolfsburg, entreremo in campo per fare il nostro gioco. Cercando di mettere la Roma in primo piano, la nostra forza, quella non mancherà.

    Poi dipende anche dall’avversario. Certo che c’è la voglia di fare risultato, certo che c’è voglia di far vedere la Roma come gioca e quanto siamo forti. Soprattutto davanti a 35mila persone. Dovremo anche essere umili e capire che il gioco mostrato fino ad ora non sarà possibile attuarlo. Magari bisognerà cambiare qualcosa, essere intelligenti e che magari non potremo fare il 70% di possesso palla come fatto finora in campionato.

    Dovremo essere realiste. Dovremo soprattutto essere intelligenti, quella potrà essere la chiave per fare il colpaccio e compiere qualcosa di inaspettato. Però la voglia c’è, è normale. Altrimenti non entriamo in campo e andiamo al mare”.