Quello di mercoledì sera sarà il primo confronto assoluto tra le due squadre nella competizione, mentre in Serie A si contano in tutto 15 confronti diretti: gli ultimi quattro sono stati vinti proprio dai romani, compreso il match d’andata del campionato in corso deciso da un gol di Smalling.
I lombardi, che non battono i capitolini da un 2-1 del 3 ottobre 1993, stanno vivendo una situazione di classifica difficilissima e devono ancora di fatto centrare il primo successo stagionale nell’arco dei 90 minuti. Un po’ di conforto per gli uomini di Ballardini sin qui è arrivato proprio dalla coppa, nella quale non disputano i quarti di finale dal 1996, quando vennero eliminati dal Bologna (1-3 all’andata, 1-2 al ritorno).
L’unica volta in cui invece la Cremonese ha passato questa fase della competizione risale al maggio del 1987, quando superò l’Inter ai rigori a San Siro dopo averla fermata sull’1-1 sia all’andata che al ritorno.
I problemi per la Cremonese sono arrivati su tutti fronti in questa prima parte di stagione. La squadra ha patito non poco il salto di categoria subendo finora in campionato 35 gol, seconda peggior difesa alle spalle della Salernitana (38).
Ben 33 di questi sono inoltre arrivati all’interno dell’area (inclusi quattro rigori), il numero maggiore tra le squadre nella competizione. I lombardi, oltre a essere fragili, hanno mostrato sin qui un chiaro problema di gestione dei finali di gara: nessuno infatti in Serie A ha subito più reti nell’ultimo quarto d’ora di partita (nove).
Una criticità che si è manifestata anche in questa Coppa Italia con i due gol subiti al secondo turno da Davide Diaw del Modena tra l’89’ e il 90’ e che invece è stata sorprendentemente ribaltata proprio contro il Napoli agli ottavi con la rete di Felix Afena-Gyan al minuto 87.
In attacco i problemi per la Roma potrebbero arrivare sicuramente dalle corsie esterne, vista la propensione dimostrata sin qui dalla Cremonese a cercare il cross su azione al centro dell’area: in campionato i lombardi hanno tentato ben 297 traversoni, meno soltanto di Fiorentina (327) e Inter (310).
Mettere tanti palloni al centro è stata la soluzione tramite la quale i grigiorossi, prima con Alvini e poi con Ballardini, hanno tentato di mascherare qualche problema di troppo nella circolazione del pallone a centrocampo: a sottolinearlo il 74% di passaggi riusciti, terzo peggior dato in Serie A dietro Verona (71%) e Lecce (72%).
L’uomo più in vista della Cremonese al momento è David Okereke, autore di un gran gol nell’ultimo turno di campionato contro l’Inter e con già cinque reti all’attivo nella competizione. Il nigeriano in questa stagione è anche primo in campionato tra i suoi per dribbling tentati (37, di cui 18 a buon fine) e falli subiti (24).
Dati che lo rendono un cliente certamente scomodo, specie se in grado di sprigionare la propria velocità negli spazi.
Attenzione anche a un altro avversario noto come Cyriel Dessers, affrontato dalla Roma sia in campionato che in finale nell’ultima Conference League di cui, peraltro, è stato capocannoniere con 10 gol davanti a Tammy Abraham.
L’inizio di stagione del centravanti belga non è stato dei più semplici: tre gol e un assist all’attivo in campionato e ben 20 tiri fuori dallo specchio della porta sui 36 scagliati finora, più di qualunque altro compagno di squadra.
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