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Opta Focus – Il Genoa crea e tira tanto, occhi puntati su Coda e Gudmundsson


Dopo il pareggio in extremis sul campo del Milan nella 17ª di Serie A, la Roma giovedì 12 alle 21 torna in campo per la sfida di Coppa Italia contro il Genoa

Giallorossi e rossoblù si affrontano per la 10a volta nella competizione, con un bilancio favorevole ai capitolini (cinque successi contro i tre del Grifone, più un pareggio, nel novembre 1990, a completare il quadro, anche in quel caso negli ottavi di finale).

In generale la Roma è imbattuta negli ultimi 16 confronti contro questi avversari considerando tutte le competizioni (12V, 4N), e ha mantenuto la porta inviolata nei tre più recenti (quattro clean sheet consecutivi mancano dal periodo tra il 1939-1941, unico precedente registrato finora).

Nonostante i risultati, nel complesso, siano favorevoli alla squadra di Mourinho, c’è un dolce ricordo che pende dalla parte opposta ed è l’unica vittoria del titolo da parte del Grifone, conquistata il 6 giugno 1937 proprio ai danni dei capitolini (1-0 siglato da Luigi Torti).

Anche il rendimento agli ottavi delle due formazioni presenta aspetti positivi e negativi da entrambe le parti. Se è vero infatti che la Roma ha superato gli ottavi di finale di Coppa Italia in quattro delle ultime sette edizioni e che il Genoa non agguanta i quarti dal 1991, è una curiosa coincidenza che in due delle tre occasioni in cui i giallorossi sono stati eliminati, la sconfitta è arrivata proprio con un’avversaria ligure: lo Spezia nel gennaio 2021 e nel dicembre 2015, la terza contro il Torino nel dicembre 2017.


Tiratori precisi e ripartenze veloci

Se, da una parte, la Roma continua a dimostrare di essere letale sui calci piazzati – i giallorossi hanno segnato il 48% dei loro gol (10/21) nella Serie A in corso in seguito a una palla inattiva, percentuale record finora nel campionato 2022/23 – dall’altra ci sono due dati che stanno distinguendo il gioco del Genoa nel torneo cadetto.

La prima riguarda le conclusioni nello specchio: nel girone di andata della Serie B in corso, il Grifone è stato sia la squadra con più conclusioni nello specchio tentate (96) sia quella con la più alta percentuale di tiri che hanno centrato la porta (54.5%).

Primo tra i rossoblù in questa graduatoria è Massimo Coda, con 18 tiri nello specchio totalizzati nelle prime 18 presenze. Il secondo aspetto rilevante, nelle dinamiche di gioco della formazione ligure, è legato ai recuperi palla offensivi (ossia entro massimo 40 metri dalla porta avversaria).

Il Genoa ne ha registrati ben 168 nel campionato cadetto che sta disputando, più di qualsiasi altra squadra in questa Serie B.


Attenzione a Gudmundsson e al ritorno di Criscito

Oltre a essere, come detto poco fa, il migliore del Genoa nella Serie B in corso per tiri in porta, Massimo Coda si presenta all’Olimpico con un bottino di sei reti all’attivo nel campionato cadetto 22/23, score che lo attesta miglior marcatore del club nel torneo in corso.

L’ex Lecce e Benevento è inoltre, al pari di Mattia Bani, uno dei due soli rossoblù che vantano almeno due assist per il Grifone nel girone d’andata. Inevitabile considerarlo il principale pericolo per la retroguardia capitolina.

Non meno rilevante, seppure per altre ragioni, il secondo nome a cui fare attenzione: quello di Domenico Criscito. Il difensore rossoblù, pronto alla quinta esperienza con la maglia del Grifone dopo la breve parentesi al Toronto, ha infatti realizzato due reti contro la Roma in Serie A – uno dei quali su calcio di rigore – e solo contro l’Atalanta ha fatto meglio nella massima competizione (tre).

Criscito ha perso sei confronti in Serie A contro la formazione capitolina – solo contro la Lazio (nove) conta più sconfitte – e forse anche per questo la voglia di riscatto rappresenterà una motivazione in più.

Altra pedina preziosa dello scacchiere di Gilardino: Albert Gudmundsson. L’attaccante islandese (migliore tra i compagni di squadra per occasioni create nella Serie B 22-23, 31) ha segnato tre delle quattro reti dei rossoblù in questa Coppa Italia e punta a eguagliare, se non superare, l’ultimo giocatore del Genoa capace di metterne a referto più di tre in una singola edizione del torneo: Gianluca Scamacca nel 20-21 (4).

Ultimo avversario da menzionare non può che essere una vecchia conoscenza del club giallorosso: Kevin Strootman. Il centrocampista olandese ha fatto il suo esordio con la Roma in Serie A il 1° settembre 2013 contro il Verona, totalizzando 102 presenze, 10 gol e 16 assist nella competizione. Da rivale ha incontrato solo una volta i capitolini nella massimo campionato (sconfitta per 1-0 proprio con la sua attuale squadra il 7 marzo 2021) ma non c’è mai niente di scritto, in particolare contro una ex.