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Spugna: "Vogliamo capire a che livello siamo arrivate"


Alessandro Spugna ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Roma-Wolfsburg, matchday 3 di Women’s Champions League.

Ecco le sue parole.


Andressa è a disposizione? Farà parte del gruppo?

“Sì, Andressa è a disposizione, è rientrata in gruppo”.

Abbiamo visto il video diffuso dai social del Club di una vostra riunione tecnica in cui lei parlava di avere sempre consapevolezza e rispetto in ogni appuntamento, contro qualsiasi avversario. Sono dei concetti validi anche per la partita di domani?

“Noi domani abbiamo una grande opportunità, che ci siamo create. Abbiamo una classifica pari a quella del Wolfsburg. Vogliamo giocare una partita con spensieratezza, tranquillità, serietà, mettendo in campo tutte le nostre qualità, per vedere a che punto siamo, a che livello siamo, contro una delle squadre più forti d’Europa.

Dobbiamo giocare come sappiamo, non avrebbe senso difenderci e basta contro una squadra del genere. Ci farebbero solo male. Abbiamo anche noi sei punti, la qualificazione ce la giocheremo contro le altre due. Dovremo essere serene, avremo anche noi delle armi da mettere in campo, da mettere a disposizione”.

Si sta dimostrando tra i migliori coach in circolazione, per la tranquillità che trasmette all’ambiente e per i risultati raggiunti. Per lei la Roma è un punto di arrivo o di partenza?

“Intanto, grazie per i complimenti. La Roma è un punto di partenza. Io sono qui, so di essere in un club con grande ambizione, che non vuole fermarsi. Abbiamo vinto di recente una Supercoppa, dobbiamo conquistare più titoli possibili in Italia e mettere qualcosa in più anche in Europa. Stiamo dimostrando di poterci stare.

Possiamo sicuramente migliorare e andare avanti. Per me non può essere un punto di arrivo, sono arrivato da un anno e mezzo. Non voglio pensare che possa bastare la vittoria di un campionato. Si può aprire un ciclo importante. È assolutamente una cosa alla quale tengo, a cui terrà anche la società. Non ci saranno problemi da questo punto di vista”.

Mister, intanto auguri per il suo compleanno. Cosa si aspetta dalle sue ragazze come regalo? A suo avviso, che partita si può fare contro un’avversaria così forte?

“Secondo me noi abbiamo, in modo razionale, la possibilità di fare una gara coraggiosa, seguendo le nostre caratteristiche, sapendo di avere davanti una delle squadre più forti in Europa, con 6 o 7 giocatrici della nazionale tedesca, che ha fatto la finale all’Europeo. Però non significa nulla, se siamo arrivate a questa partita è perché ce lo siamo meritate.

Poi, quello che sarà il risultato finale, non lo so. Se perderemo, sarà in linea con i pronostici. Se prenderemo un punto, saremo felici. Se vinceremo, allora dovranno iniziare a temerci perché saremo una squadra pericolosa. Scherzi a parte, dobbiamo affrontarla con coraggio, per sapere a che livello stiamo, contro queste grandi formazioni”.

Un’eventuale vittoria rappresenterebbe un salto di qualità a livello internazionale?

“Sarebbe un risultato molto importante. Poi bisognerebbe analizzare anche la prestazione. Sarebbe qualcosa di unico, di importante, quello sì”.