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I ricordi di scuola più belli dei romanisti nell'International Student's Day!


Abbiamo chiesto ai tifosi giallorossi un loro ricordo o un aneddoto di scuola o dell'università legato alla Roma

Queste sono state alcune tra le risposte più belle che ci hanno dato i romanisti sui Social!


Marco Dumromae: "Sciopero non annunciato al liceo. Tutta la classe, compresi i pochi juventini e interisti, col 716 dalla Garbatella a Tre Fontane a vedere l'allenamento".

Julio Compay Porega: "Seconda elementare, tema: parlaci del tuo idolo, il tuo eroe. Feci il tema su Agostino di Bartolomei, ma dovetti spiegare alla maestra chi fosse perchè era il 1972 ed Ago era il capitano della Roma Primavera, quindi uno sconosciuto agli occhi del grande pubblico. Presi 10".

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Maria Francesca Destefanis: "I miei alunni tutti tifosi della Fiorentina che dopo alcuni giorni di vacanza stamparono e misero un'enorme foto di totti sulla lavagna con scritto W TOTTI W LA ROMA (non abbiamo studiato), per non farmi fare un'interrogazione".

Gianfranco Papa: "Fuga dalle lezioni in accademia per abbracciare Batistuta in Curva Sud. Lupetti di Gratton ovunque, doppio passo del tedesco volante. Maglia della Roma 7 giorni su 7".

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Walter Blasi: "Quando andavo alle superiori, la Lazio vinse solo due derby: più bel ricordo di questo".

Federico Di Cosimo: "Io ricordo ancora la faccia che fece la prof. di matematica quando, il 7.6.2000, vide che sul libretto, per giustificare l'assenza del giorno prima, c'era scritto: ‘Presentazione Batistuta’".

Chiara Trinci: "In quarta elementare la maestra ci chiese di scrivere un tema su un ricordo particolarmente bello. Io scrissi di quando accompagnai mio papà e mio fratello a comprare la maglia della Roma. Ero troppo piccola per capirne qualcosa, ma sapevo già che la Roma era una cosa bella".

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Maurizio Mansueti: "Ero in terza media. Parlando di calcio con il nostro professore di matematica, tifoso dell'Avellino, ci fece tutta una disamina su come nella prossima partita contro di loro, sarebbero riusciti a fermare l'irruenza di Bomber Pruzzo. Domenica: Roma-Avellino: 5 a 1. Marcatori: Pruzzo, Pruzzo, Pruzzo, Pruzzo, Pruzzo. Fine".

Emanuele Mancini: "Io ricordo che la maestra in seconda elementare chiamò mia mamma perché io avevo colorato ogni disegno solo di giallo e rosso. Non importava quale fossero i personaggi, io usavo solo il giallo e il rosso".

Mattia Nardi: "Io e Niccolò, l'11 aprile 2018, che ci abbracciamo all'ingresso davanti a tutti (perlopiù juventini, milanisti ed interisti), ancora increduli riguardo a quanto accaduto la sera prima".

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Giovanni Battista Scambia: "Ero all’università in Inghilterra, mio padre vede Totti al bar all’Eur e allora mi telefona e mi ci fa parlare al telefono".

Valerio Buccolini: "Alle elementari eravamo 25 in classe di cui 16 romanisti. Il giorno dopo Lazio-Roma 1 a 5, in classe eravamo solo noi 16 romanisti. La maestra: "Oddio ma che è successo, una epidemia di influenza?" e noi in coro:"Colpa de Montella, mae'".

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