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Opta Focus – Il Torino in un buon momento, Vlasic-Radonjic pericolosi


Nell’ultimo turno di campionato, prima della sosta per il Mondiale, la Roma affronterà il Torino di Juric. La gara vale la quindicesima di Serie A.

I giallorossi sono alla ricerca della vittoria per chiudere al meglio la prima parte del torneo dopo il ko nel derby e il pareggio con il Sassuolo.


Il momento del Torino

I granata stanno attraversando un ottimo momento di forma: infatti, la squadra di Ivan Juric ha raccolto nove punti nelle ultime quattro giornate di campionato, uno in più di quanto fatto nelle nove precedenti.

Tuttavia, l’unica sconfitta raccolta dal Torino in questo parziale è arrivata proprio in trasferta (2-1 contro il Bologna), a dimostrazione di come la formazione piemontese abbia un ruolino di marcia assai differente tra gare interne ed esterne: infatti, dopo essere rimasto imbattuto in sette trasferte consecutive tra aprile e agosto (5 vinte, 2 pareggiate), il Torino ha perso quattro delle cinque gare esterne disputate in Serie A da settembre, incassando ben 10 reti nel periodo e realizzandone la metà.

Per quanto riguarda i precedenti, la Roma ha vinto 15 delle ultime 17 sfide interne di Serie A contro i granata, con due sconfitte a completare il parziale. L'ultimo pareggio, all'Olimpico, risale addirittura al marzo 1995, quando, sulle panchine delle due rispettive squadre, sedevano Carlo Mazzone e Nedo Sonetti.

In generale, la squadra granata è quella contro la quale i giallorossi hanno vinto più incontri in Serie A (67), incluso l’ultimo per 3-0 grazie alla doppietta di Tammy Abraham e al sigillo finale su calcio di rigore di Lorenzo Pellegrini.


Le chiavi: il recupero palla e gli inserimenti offensivi

Ma in che modo il Torino potrebbe creare qualche grattacapo alla formazione allenata da Josè Mourinho? La squadra del tecnico croato tende a effettuare un pressing alto, cercando di recuperare palla rapidamente per cambiare in maniera altrettanto repentina il fronte del gioco

I granata, quarti per palloni recuperati (853), dietro a Cremonese (861), Verona (912) e Atalanta (919), sfruttano le proprie caratteristiche in fase di interdizione soprattutto per non concedere azione elaborate agli avversari, tanto che il Torino è la squadra che ha subito meno sequenze su azione di almeno 10 passaggi dalle avversarie (74): soltanto Fiorentina (42) e Milan (71) hanno fatto meglio nel torneo in corso.

Oltre a questi aspetti tattici, la Roma dovrà stare attenta alla facilità con la quale il Torino riesce a creare spazi per poter permettere ai propri centrocampisti di aggredire con continuità l’area di rigore avversaria.

Non a caso il Torino ha già realizzato 10 gol con giocatori di questo reparto: meno soltanto di Lazio (18) e Atalanta (12) in questa Serie A.


La rivelazione Vlasic e la rinascita di Radonjic

Nonostante otto degli ultimi nove gol realizzati dal Torino in questo campionato portino la firma di calciatori diversi, la retroguardia giallorossa dovrà stare attenta soprattutto a due giocatori nelle file del Torino: Nikola Vlasic e Nemenja Radonjic.

Il primo, autentica sorpresa di questo campionato e trascinatore della formazione granata, è il giocatore di nazionalità croata ad aver partecipato attivamente a più reti nei maggiori cinque campionati europei in corso (sei, frutto di quattro reti e due assist): questo anche grazie al posizionamento in campo e la maggiore libertà data da Juric nel muoversi tra trequarti e attacco.

Il secondo, a segno nell’ultima gara contro la Sampdoria, proprio su assist del talentuoso compagno sopraccitato, ha segnato due gol in 13 partite di questo campionato: soltanto uno in meno dei tre realizzati nel massimo torneo 2020-21 tra Marsiglia (Ligue 1) e Hertha Berlino (Bundesliga), ma in 24 gare giocate.

Radoniic, peraltro, militò proprio nel settore giovanile romanista nel 2015 quando aveva 19 anni.