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Fuoriclasse di livello mondiale, idolo del Brasile, campione della Roma Anni 80, da qualche mese Paulo Roberto Falcao sta spiegando quale sia la sua idea di calcio.
Il Divino, il 5 per antonomasia della Roma, lo sta facendo sul suo profilo Instagram con l'ausilio delle immagini dell'Archivio Storico del Club.
Aggiorneremo su questa pagina i post, mano a mano che Falcao li pubblicherà.
Guardando questa foto mi rendo conto che anche ai tempi del gioco stavo già facendo la stessa posa guardando l'allenamento del resto della squadra che faccio oggi da allenatore.
È difficile non emozionarmi quando trovo foto come queste e ricordo l'affetto dei fan. Sono orgoglioso di pensare di essere stato in grado di portare gioia a così tante persone semplicemente praticando lo sport che amo.
Marcare l'avversario che ha la palla è forse una delle abilità fondamentali più difficili del calcio. È importante non affrettarsi a fare il taglio per evitare il rischio di subire una finta. Tuttavia, non possiamo nemmeno essere troppo passivi nella marcatura. Il buon marcatore è colui che riesce a trovare quell'equilibrio.
Ovunque ho giocato, sono sempre stato accolto calorosamente dai fan e sono stato onorato di poter ispirare così tanta passione nei fan.
La celebrazione del gol è un momento speciale. In quel momento abbiamo dato sfogo a tutta l'euforia di giocare al gioco che amiamo e di essere in grado di portare gioia ai fan che ci supportano.
Alcuni obiettivi sono per sempre impressi nella nostra memoria. Dopo aver perso contro la Juventus la settimana prima, la Roma aveva bisogno di una vittoria per ristabilire il morale della squadra e non permettere alla Juventus seconda in classifica di avvicinarsi troppo nell'ultimo tratto di campionato.
Vincere con il Pisa fuori casa non è stato un compito facile, ma è stato un momento decisivo per il campionato. Questa celebrazione non è stata solo la celebrazione di un gol, è stata la celebrazione del titolo, anche se mancavano ancora pochi turni per finire il campionato. Fu in quel momento che seppi che lo scudetto era nostro.
Il segreto è pensare sempre al prossimo passo, ma senza perdere di vista le sfide che stiamo affrontando in questo momento. È inutile pensare al palleggio prima di avere il controllo della palla.
Qual è la tua parte preferita del calcio? La mia è sicuramente l'emozione del gol e la festa con i colleghi.
Molte cose passano per la mente di un giocatore prima di entrare in campo. Le linee guida dell'allenatore, gli allenamenti, la sfida degli avversari, le aspettative dei tifosi. Ma è fondamentale concentrarsi su ciò che conta davvero: i prossimi 90 minuti.
Una grande squadra è fatta di grandi giocatori. Ma perché questa squadra di grandi atleti diventi una squadra vincente, ci vuole molto di più. L'interazione dentro e fuori dal campo è un elemento chiave, così come una bella risata.
Non importa quanti gol segni nella vita, non smettere mai di festeggiare. Questa è una gioia che non diminuisce con il tempo.
Posso essere piccolo rispetto alla folla, ma voi ragazzi mi avete sempre fatto sentire gigante.
Questa squadra potrebbe avere successo anche oggi.
Un cross in area, per quanto buono possa essere, non cambia il punteggio da solo. Ci vuole un giocatore attento e ben posizionato per mettere la palla in porta.
C'è sempre quell'amico che corre ad abbracciarti dopo il gol. Festeggiare insieme è molto più divertente.
Un buon calcio piazzato può cambiare il destino di una partita.
La rivalità è una parte molto importante del calcio, ma il suo posto è in campo. Al fischio finale quello che resta è il rispetto tra colleghi professionisti, anche se da lati diversi della palla.
La preparazione di un giocatore non è solo allenamento fisico.
Anche capire l'avversario ed essere in sintonia con la squadra sono molto importanti.
Festeggiando la vittoria di oggi, ma pensando già all'obiettivo di domani.
Lo sport spesso ci dà lezioni di vita. Quando possibile, cerchiamo di andare avanti. Quando un ostacolo (o un avversario) impedisce il nostro progresso, cerchiamo strade alternative o cerchiamo l'aiuto di un collega. E quando esauriamo le possibilità, ci ritiriamo e ci prepariamo a colpire di nuovo.
Mi manca condividere questa gioia con persone appassionate di calcio come me.
Uno dei miei più grandi vanti è aver ispirato una nuova generazione ad amare il calcio tanto quanto me. Che abbiamo sempre grandi atleti che diffondono la passione per lo sport ai bambini.
Il calcio è passione. Pioggia o sole, l'emozione del traguardo è ciò che ci muove.
Una delle parti migliori del segnare un gol è poterlo festeggiare con i tuoi compagni di squadra.
Ci sono giorni in cui il portiere avversario è particolarmente ispirato. Per superarlo ci vogliono pazienza e tenacia, senza mai arrendersi.
Anche in un gioco dinamico come il calcio, la pazienza è fondamentale. Che si tratti di aspettare un corner o di trovare spazi nella marcatura avversaria, ci vuole pazienza per agire al momento giusto.
Nel calcio, rimaniamo molto tempo sulla terra. Però qualche volta sembra che sappiamo volare.
Una squadra ben addestrata è come un'orchestra. Tutti sanno cosa fare allo spettacolo.
La vita non è solo l'euforia della vittoria e la tristezza della sconfitta. Lei è ciò che le facciamo in ogni momento. Sono i piccoli momenti che fanno la differenza, bisogna imparare a goderseli.
Dai professionisti a quelli che giocano con gli amici nei fine settimana, l'atto di scendere in campo è solitamente circondato da qualche superstizione. Molti hanno rituali che fanno prima di ogni partita, alcuni pregano a lato del campo, altri hanno bisogno di intervenire e fare tre salti. Non importa da quanto tempo giochi, scendere in campo è sempre un momento unico.
Il calcio è un grande maestro. Quando giochiamo, impariamo a conoscere l'umiltà, la perseveranza e la collettività. Più che la coordinazione motoria, sviluppiamo la nostra capacità di anticipare le opportunità e prendere decisioni sotto pressione. Ci sono molte lezioni che possiamo trarre dal calcio alla vita.
A tutti noi piace avere un asso in squadra, ma la verità è che da solo può fare ben poco. Il calcio è uno sport di squadra, vinciamo insieme e perdiamo insieme. Questo vale per gli atleti, gli allenatori, il team tecnico e persino l'amministrazione del club. La macchina funziona solo se tutti gli ingranaggi lavorano insieme.
Essere un atleta va oltre l'amore per la vittoria e per lo sport. Essere un atleta è uno stile di vita per chi vuole andare oltre. Vuole essere più grande e migliore di ieri, dentro e fuori dal campo.
Alcuni giochi segnano la nostra vita. Oggi ricordo lo scontro emblematico tra Pisa e Roma nella lotta per lo scudetto del 1982. L'emozione di questa partita è qualcosa che non dimenticherò mai.
Il pubblico è come il dodicesimo giocatore in campo. Il tifoso salta dalla sedia, urla di gioia ed esulta come se avesse segnato lui stesso il gol. Il calcio è passione, il calcio è folla.
Più che talento, un buon giocatore deve avere una visione di gioco. La vittoria arriva a chi, oltre alla dedizione negli allenamenti, dimostra l'umiltà di ascoltare i consigli dei colleghi e di imparare da loro.
L'attimo tra il calcio e il gol dura pochi secondi, ma per chi è in campo può sembrare un'eternità.
Quando facciamo ciò che amiamo, ci sentiamo così leggeri che sembra di volare. In tempi difficili, dobbiamo ricordare cosa ci mette le ali.
É dovere dei calciatori ispirare tifosi e bambini ad amare questo bellissimo sport!
Sia in Brasile che in Italia sono stato sempre accolto con grande affetto dai tifosi. Sono molto grato per il supporto durante tutti questi anni.
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