Giapponese, classe 1998, di ruolo difensore, la calciatrice ha avuto da subito un impatto positivo con la Roma. La rete segnata contro il Milan nella gara di campionato ha coinciso con il suo debutto al Tre Fontane. “Non mi aspettavo un esordio così, sono molto contenta. Il mio mestiere non è quello di segnare, ma di aiutare la squadra. Finora è andato tutto bene”.
Peraltro, l’ultimo gol giapponese in una prima squadra della Roma lo aveva firmato Hidetoshi Nakata, nella sfida scudetto contro la Juventus nel 2001. Minami ha riallacciato quel filo tra la Capitale e il Sol Levante. “Conosco Nakata personalmente. L’ho incontrato anche prima di trasferirmi in Italia. Lui è un idolo sia per me che per tutto il Giappone. Mi ricordo molto bene il gol alla Juventus nell’anno dello scudetto”.
E ancora: “Nakata mi ha parlato benissimo della città e dell’ambiente. La mia scelta l’avevo già fatta, ma sapere che prima di me c’era stato un mio connazionale ha influito e non poco”. A proposito di Juventus, il prossimo avversario della squadra di Spugna saranno proprio le bianconere. “Sto studiando gli attaccanti della Juventus. Sono venuta qui per fare il mio dovere, sempre”.
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Gli obiettivi di Minami con la Roma sono ambiziosi, lei vuole il massimo: “Voglio vincere il campionato e lasciare il segno anche in Champions. Non ci possiamo nascondere”.
Ha scelto la Roma per un motivo preciso: “Mi volevano fortemente. Questo è stato determinante. Appena ho ricevuto la proposta ho visto online le partite della Roma, il gioco era in linea con le mie caratteristiche”.
Il processo di adattamento procede spedito, dunque. Anche nello spogliatoio. “Mi trovo molto bene con Ceasar. La comunicazione non è semplice, però ci capiamo. Ho legato pure con Linari, mi sta molto simpatica”.
Infine, due parole su Roma, la città: “Mi sono innamorata della Fontana di Trevi. Sono stata anche a Piazza San Pietro e a Piazza di Spagna. Non ero mai stata a Roma, prima”.
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