Serie A, Domenica, 15 DIC, 18:00 CET
Stadio Giuseppe Sinigaglia
Como
Roma
Como
Roma
IT
Home Notizie

Opta Focus: quali sono i rischi maggiori contro il Venezia


Dopo 10 sconfitte consecutive, i lagunari sono tornati al successo in Serie A nell’ultimo turno di campionato, in occasione della rocambolesca sfida vinta all’ultimo respiro, col punteggio di 4-3, sul Bologna

Ma prima i giallorossi dovranno garantirsi la permanenza in Europa attraverso gli ultimi due impegni di campionato, a partire dall’insidiosa sfida interna contro un Venezia non ancora matematicamente retrocesso, che lotterà fino all’ultimo secondo per tenere accese le ultime speranze di una permanenza nella massima serie, a oggi appese a un filo.

Dopo 10 sconfitte consecutive, i lagunari sono tornati al successo in Serie A nell’ultimo turno di campionato, in occasione della rocambolesca sfida vinta all’ultimo respiro, col punteggio di 4-3, sul Bologna. I quattro gol realizzati contro i rossoblù, oltre a rappresentare un record per la formazione allenata da Andrea Soncin nel massimo torneo, hanno portato nuova fiducia a una squadra che ne aveva complessivamente realizzati altrettanti nelle precedenti otto partite di campionato.

Anche se i precedenti sono favorevoli alla Roma, che vanta 13 vittorie e appena sei sconfitte in 25 precedenti contro la squadra veneta in Serie A, il Venezia ha vinto la gara d’andata e andrà alla ricerca di due successi consecutivi nella competizione per la seconda volta in stagione dopo quelli del novembre scorso, quando ottenne la prima delle due vittorie proprio contro i giallorossi.


Attenzione agli inserimenti e chiusura degli spazi in area

Oltre a non avere mai segnato un maggior numero di reti in un singolo match in Serie A, il Venezia ha fatto registrare contro il Bologna un altro record: i gol di Dennis Johnsen e Sofian Kiyine hanno portato a quota 11 il numero di marcatori arancioneroverdi differenti in questo campionato: più che in qualsiasi altra stagione mai disputata nella massima serie dai lagunari.

La varietà e l’imprevedibilità sono le carte migliori a disposizione di coach Soncin per creare pericoli alla difesa della Roma, che dovrà prestare grande attenzione agli inserimenti, dalle retrovie, dei ragazzi di Soncin. Degli 11 giocatori con almeno un gol all’attivo, infatti, ben sei non fanno parte del reparto avanzato: tre difensori (un gol per Mattia Caldara e Ridgeciano Haps, due per Pietro Ceccaroni) e tre centrocampisti (un centro a testa di Gianluca Busio e Sofian Kiyine, tre reti di Domen Crnigoj).

Inoltre, per ridurre i rischi, la difesa capitolina dovrà concentrarsi sulla chiusura degli spazi all’interno dell’area di rigore, concedendo piuttosto qualche tiro dalla distanza in più agli arancioneroverdi. Ben 29 delle 33 reti del Venezia in questa Serie A, infatti, sono arrivate dall’interno dei 16 metri (88%) e gli unici due giocatori in grado di segnare da fuori sono stati Mattia Aramu e Thomas Henry, con due marcature a testa da lontano.

Non a caso, si tratta dei due giocatori più prolifici e pericolosi della formazione veneta in campionato (nove i gol del francese, sette quelli del numero 10).


La fantasia di Aramu e il peso offensivo di Henry

Con ogni probabilità, i maggiori pericoli per la difesa della Roma arriveranno proprio dai piedi di Mattia Aramu che, nel corso del campionato, si è già dimostrato in numerose occasioni il più ispirato tra i lagunari.

Oltre alle sette reti messe a segno, delle quali due nelle ultime due partite contro Bologna e Salernitana, il fantasista, classe ’95, è il giocatore del Venezia che ha servito più assist (quattro, compreso quello nella gara d’andata che ha portato al gol di Mattia Caldara) e che ha creato il maggior numero di azioni da rete in questa Serie A (34 – almeno 11 in più di chiunque altro).

Così come Aramu, anche Thomas Henry è andato a segno in entrambe le ultime due gare del Venezia in campionato e proverà a tagliare un triplo traguardo: eguagliare la striscia di gare consecutive con almeno un gol all’attivo per un giocatore arancioneroverde, fatta registrare l’ultima volta da Filippo Maniero nel febbraio 2022; diventare il primo tra i giocatori della squadra veneta a raggiungere la doppia cifra nella Serie A in corso; diventare il terzo straniero nella storia del Venezia a segnare almeno 10 reti in un singolo massimo campionato, dopo Álvaro Recoba (10 nel 1998/99) e Giovanni Alberti (10 nel 1939/40).

L’attaccante francese sarà la prima minaccia che Smalling e compagni dovranno disinnescare in area di rigore, all’interno della quale vanta 99 palloni giocati: almeno 13 in più, rispetto a qualsiasi altro compagno di squadra in questo campionato.