Gli emiliani arrivano al confronto lanciati dal successo sull’Inter seconda in classifica nel recupero del 27 aprile, ma a motivare la squadra rossoblù non è solo il 2-1 contro i nerazzurri. Innanzitutto il Bologna si è rivelato un’insidia per diverse big nel torneo in corso. Basti pensare che non rimaneva imbattuto contro Juventus, Milan e Inter in un girone di ritorno di Serie A dalla stagione 2011-12.
In più, questi 90’ potrebbero rappresentare un traguardo importante anche nei confronti dei giallorossi: dopo il successo nella gara di andata (1-0 lo scorso 1° dicembre firmato da Svanberg), gli emiliani potrebbero vincere entrambe le gare stagionali nel massimo campionato contro la Roma per la prima volta dal 1966-67. Un target decisamente stimolante, per una squadra che combatte dentro, ma soprattutto fuori dal campo accanto al suo allenatore Mihajlovic.
Il big match dell’Olimpico promette grande agonismo e fatica a decretare una favorita, anche se nei sette incroci più recenti sul campo dei capitolini i padroni di casa hanno vinto cinque volte e segnato il triplo delle reti dei loro avversari (15-5).
Barrow, De Silvestri e Theate. Questi tre giocatori rossoblù non sono i migliori marcatori del Bologna stagionali e nemmeno quelli che hanno punito più volte la Roma: sono invece i più prolifici tra gli emiliani per gol segnati in seguito a corner (due sigilli a testa), una vera e propria specialità rossoblù nella competizione in corso, e non solo in attacco.
Il Bologna è infatti la squadra che in percentuale ha segnato più reti su sviluppo di calcio d’angolo nella Serie A 21-22: il 21% - otto su 39. Anche in termini assoluti il pacchetto offensivo degli emiliani è significativo, visto che solo Inter e Roma – entrambe a quota 11 – precedono la formazione di Sinisa Mihajlovic per reti realizzate da questa situazione di gioco.
Gli emiliani inoltre sono i migliori a livello difensivo nel contrastare i tentativi dalla bandierina degli avversari, andati a buon fine solo due volte in 34 giornate, meno di qualsiasi squadra. Oltre al “come”, il “chi”: se da una parte il Bologna si distingue per l’abilità nel trovare il gol su calcio d’angolo, non è da meno il dato sui difensori a bersaglio nel campionato in corso: sono ben 10 le reti firmate da giocatori rossoblù del reparto più arretrato, numero che vede piazzarsi la squadra di Mihajlovic alle spalle solo di Inter e Udinese (a quota 13).
Cinque di queste portano la firma di Aaron Hickey, difensore più giovane dei big-5 campionati europei in corso tra quelli che hanno segnato almeno cinque gol (classe 2002).
Il pericolo numero uno per la difesa giallorossa si chiama Marko Arnautovic. L’attaccante austriaco è in stato di grazia, conta 13 bersagli in questo campionato e ha realizzato ben sette reti nelle ultime otto partite giocate. Da inizio febbraio solo Ciro Immobile (nove) ha fatto meglio della punta rossoblù.
Il classe ’89 Florisdorf è diventato ormai un simbolo per gli emiliani, anche considerando che l’ultimo giocatore del Bologna a fare meglio al suo primo anno con il club fu un certo Marco Di Vaio (24 reti nel campionato 2008-09). Sempre più affinità con l’ex Inter sembra trovarla Musa Barrow, che ha servito i suoi ultimi due assist nella competizione (vs Inter e Spezia) proprio al compagno con la maglia numero nove.
L’attaccante gambiano si sta rivelando efficace anche in posizione defilata, ma la gara di domenica all’Olimpico gli riserva anche un dolce ricordo: lì, proprio contro la Roma, è infatti arrivata la prima delle sue tre doppiette in Serie A, nel successo 3-2 del Bologna datato 7 febbraio 2020.
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