La Roma piega anche il Vitesse. I giallorossi passano 1-0 in Olanda, nell'andata degli ottavi di Conference League.
Ecco come mister Mourinho ha commentato questo nuovo successo.
Su questo campo c’è stata qualche difficoltà. Alla fine, la partita l’avete controllata.
“L’abbiamo controllata nel secondo tempo. Nel primo, no. Nel primo tempo, direi che il risultato è stato immeritato, perché noi non abbiamo fatto niente per segnare, abbiamo avuto dei problemi nel controllo della partita e abbiamo avuto fortuna in qualche situazione. Era molto difficile giocare, creare, avere sicurezza nel possesso palla, ma difensivamente nel secondo tempo abbiamo controllato molto bene”.
Lei non ha un regista puro: Sergio Oliveira l'ha convinta in quel ruolo?
“Quando non c’è un regista puro, dobbiamo provare diverse dinamiche. Oggi Sergio e Veretout nel primo tempo non hanno controllato, non hanno neanche avuto la possibilità di avere il possesso palla.
Il secondo tempo è stato un po' diverso, però non voglio dire che sia successo perché Cristante ha giocato meglio di Veretout ma perché noi abbiamo giocato meglio nel secondo tempo. Anche perché il nostro pressing nel primo tempo è stato molto disconnesso, la posizione di Tammy era completamente disconnessa e anche per Vereout era difficile saltare.
Dall’altro lato, Maitland-Niles non ha avuto l’arroganza di pressare alto, è stato sempre nella linea dei 5. Karsdorp ha fatto meglio e questo ha dato sicurezza alla squadra. Nel secondo tempo non ho mai avuto la sensazione di poter prendere gol, mentre alla fine del primo ero già felice di non averne subito nessuno”.
Tre vittorie consecutive. Ha l'impressione che in questa fase si stia costruendo qualcosa di molto concreto?
“Cerchiamo di costruire dal primo giorno, però adesso magari per la prima volta abbiamo un po’ più di stabilità. Spinazzola era l’unico giocatore assente e a Udine non ci saranno Mkhitaryan e Kumbulla, mentre al ritorno con il Vitesse non ci saranno Sergio e Mancini, ma siamo più compatti, abbiamo più soluzioni, la squadra capisce meglio i momenti di gioco, capisce meglio i momenti della partita, capisce meglio quello che deve fare, è un po’ più pragmatica. Abbiamo perso un po’ quel fatto di essere naif. Per esempio, oggi la squadra ha reagito bene al momento di difficoltà”.
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