È un incontro affascinante, quello di sabato pomeriggio al Meazza e che, senza alcun tipo di retorica, promette spettacolo. Basti pensare che quella tra giallorossi e nerazzurri è una delle 17 sfide che hanno prodotto almeno 500 reti nella storia dei cinque grandi campionati europei (514) – tra queste è l’unica tra due squadre di Serie A.
La Roma del grande ex Mourinho (76 partite di Serie A tra il 2008 e il 2010 con la Beneamata e il leggendario Triplete) è la squadra imbattuta da più turni in questo campionato (12 gare - 7V, 5N), ma si trova di fronte un'Inter rigenerata da una Primavera scintillante.
I campioni d’Italia in carica hanno ottenuto tre vittorie nelle ultime tre gare di Serie A, tante quante quelle registrate nelle precedenti 10 partite giocate nel 2022, e nel derby di martedì in Coppa Italia hanno annichilito il Milan con un netto 3-0.
I precedenti recenti sorridono ai nerazzurri, visto che l'Inter è rimasta imbattuta in tutte le ultime nove sfide di Serie A contro la Roma (tre successi e sei pareggi) e che non perde contro i capitolini nel massimo torneo al Meazza dal 26 febbraio 2017: 3-1 giallorosso che ha visto l'unica doppietta nel torneo del doppio ex Radja Nainggolan - da allora tre pareggi e una vittoria nerazzurra.
La Roma, inoltre, ha perso i due confronti stagionali contro l’Inter (3-0 all’Olimpico nel match d’andata, 2-0 a San Siro in Coppa Italia), e non subisce tre ko nella stessa annata contro i nerazzurri dal 2010/11 (sconfitte in Coppa Italia, campionato e Supercoppa).
L’Inter, unica squadra di Serie A sempre vittoriosa nel mese di aprile considerando tutte le competizioni, ha cambiato decisamente passo e punta dritta verso il bis Scudetto.
La squadra di Inzaghi concede poco difensivamente, gioca con il baricentro molto alto e appena recupera palla si distende in verticale verso la porta avversaria.
Quella nerazzurra è la formazione che ha creato più occasioni con attacchi in verticale in questo campionato (71), nove dei quali hanno portato al gol, altro primato nel torneo in corso.
Serie A 21-22, i gol con attacchi verticali: Inter 9; Venezia 7; Roma, Milan, Cagliari, Fiorentina, Udinese, Atalanta, Spezia e Lazio 5.
Velocità, passaggi di prima e ripartenze, con una particolare dedizione alle corsie esterne, dove la forza fisica di Dumfries, a destra, e Perisic a sinistra, può sempre fare la differenza.
L’Inter è la squadra che ha segnato più gol in seguito a cross nel campionato in corso (19) e anche nel derby contro il Milan due delle tre reti (il primo di Lautaro e Gosens) sono arrivate in seguito a un traversone dalla fascia laterale. In una gara tirata come quella che si preannuncia al Meazza, come sempre possono fare la differenza le palle inattive.
E in questo match si sfidano le uniche due squadre di questa Serie A in doppia cifra di reti da corner (Roma 11 e Inter 10). Un’arma con la quale spesso la squadra di Mourinho ha colpito, ma che, grazie all’abilità nel gioco aereo di tanti nerazzurri può diventare a doppio taglio, se non ci si presta la giusta attenzione.
Il grande ex, a segno anche nel match d’andata, e un trentatreenne croato che sta vivendo una stagione di assoluta onnipotenza calcistica. Edin Dzeko ha vestito la maglia della Roma per 199 partite di Serie A, in cui ha realizzato ben 85 reti, e in questo campionato è già a quota 13 centri.
Gli mancano quindi solo due gol (tra Roma e Inter è a 98) per diventare il terzo calciatore più anziano a raggiungere le 100 reti nella storia della Serie A (36 anni e 37 giorni il giorno della gara), dietro solo a Goran Pandev (37 anni e 268 giorni il 21/04/2021) e Sergio Pellissier (37 anni e 243 giorni l’11/12/2016). Un ennesimo traguardo da raggiungere per un attaccante che, dopo aver scritto stupende pagine giallorosse, vuole lasciare il segno anche nella Milano nerazzurra.
Ad innescarlo da sinistra ci sarà Ivan Perisic, uno dei due giocatori che nelle ultime 15 stagioni (cioè dal 2007/08), ha servito più assist con la maglia dell’Inter nel massimo torneo, 35, esattamente come il doppio ex della gara Maicon.
L’esterno classe ‘89, in vero stato di grazia, ha messo a referto cinque gol e cinque passaggi vincenti nel campionato in corso, due dei quali arrivati proprio per i gol del collega bosniaco. Non casuale, visto che Perisic ha mandato al tiro ben 12 volte Dzeko in questa Serie A, un record tra i giocatori dell’Inter finora.
La connessione bosniaco-croata funziona e Simone Inzaghi sa sfruttarla a dovere. Un monito per la Roma, un fattore da arginare per prolungare la striscia positiva che dura da metà gennaio.
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