La Roma si è inoltre aggiudicata la gara d’andata e punterà al bottino pieno stagionale per la prima volta dal 2012/13. Se però si sposta il punto di osservazione all’Olimpico, dove nel weekend si giocherà questo confronto, gli equilibri cambiano nettamente, perché dopo una serie di otto KO consecutivi, l'Atalanta è rimasta imbattuta nelle sette trasferte più recenti con i capitolini (3V, 4N).
E questo dato è ancora più incisivo considerando il periodo che va dal 2014/15 a oggi, visto che la squadra bergamasca è l’unica che i giallorossi non hanno mai superato in casa nel periodo. Se da una parte resta impossibile immaginare il risultato, dall’altra si può quasi dare per scontato l’aspetto realizzativo.
È vero che l’Atalanta non è andata a segno in tre delle ultime quattro partite lontane dal Gewiss Stadium, (sei reti però nella restante con l’Udinese) e in particolare nelle due più recenti; ma l’ultima volta che i bergamaschi sono rimasti a secco di gol in più partite esterne consecutive nella competizione è stata nel novembre 2015 (quattro, contro Fiorentina, Juventus, Bologna e Milan).
La Roma è anche l’avversaria contro cui la Dea ha segnato complessivamente più gol in Serie A: 138 in 119 precedenti. Ultimo punto: la classifica, con in palio il piazzamento Champions.
Le ambizioni stagionali di Roma e Atalanta riguardano senz’altro l’accesso alla prossima Champions League. I bergamaschi sono infatti quinti a quota 47, a -3 dalla Juventus, ma con una partita da recuperare. Alle spalle della Dea c’è proprio la Roma di Mourinho (imbattuto finora contro Gasperini nel massimo campionato con un punteggio di 11-1 tra Inter e il suo attuale club), che in caso di successo in questo match, aggancerebbe proprio la rivale di giornata, nell’attesa del risultato che uscirà da Atalanta-Torino.
Gli equilibri tra giallorossi e nerazzurri sono delicati, ma gli ospiti, per centrare la vittoria all’Olimpico, cercheranno di sfruttare al meglio la loro propensione offensiva. Cinquanta reti realizzate in 26 partite disputate, quinto attacco di questa Serie A, e primato per gol su azione nel torneo in corso (45). Al netto del bagaglio realizzativo della Dea, il pericolo arriva proprio dalla quantità di palloni che gli uomini di Gasp giocano nell’area avversaria: 762. Solo l’Inter (840) ne conta di più.
Le loro soluzioni in attacco sono tante, rapide ed efficaci; per questo la difesa romanista sarà chiamata, insieme al centrocampo, a fare gli straordinari: filtro sulla mediana, attenzione davanti alla porta. Concentrazione soprattutto nel primo tempo, quando gli avversari aggrediscono di più e con più intensità, tanto che l’Atalanta è la squadra con più reti all’attivo in percentuale nel primo tempo rispetto al secondo in questa Serie A (52%, 26 su 50).
PALLONI GIOCATI NELL'AREA AVVERSARIA (prime posizioni): Inter 840, Atalanta 762, Napoli 739, ROMA 729, Milan 700.
Attaccanti in forma e centrocampisti letali. Tra gli osservati speciali a cui i difensori giallorossi dovranno fare molta attenzione, spicca un nome su tutti: quello di Mario Pasalic. Sia per il suo stato di forma, sia per una certa “affinità” contro la Roma.
Il regista della Dea ha partecipato attivamente a quattro marcature contro la squadra capitolina nel massimo campionato: due reti e due assist). Solo contro Brescia (cinque) e Spezia (cinque) ha fatto meglio nel torneo. La sua stagione positiva è invece certificata dallo score realizzativo: con nove sigilli nelle prime presenze nella competizione 21/22, può diventare il quinto giocatore croato capace di andare in doppia cifra in un singolo massimo campionato italiano nelle ultime sette stagioni, dopo Mario Mandzukic, Nikola Kalinic, Ivan Perisic e Ante Rebic.
Nomi nobili ma soprattutto traguardi importanti, che il nerazzurro può centrare senza troppa fatica e forse con qualsiasi mezzo, visto che è, insieme a Sergej Milinkovic-Savic, uno dei due centrocampisti che hanno segnato più di una rete sia di destro, di sinistro e di testa in questa Serie A.
La mediana potrebbe essere la zona di campo in cui si vincerà questo match, e a rafforzare l’ipotesi ci sono anche i numeri: potrebbero sfidarsi i tre centrocampisti che nelle ultime quattro stagioni, ovvero dal 2018/19, hanno segnato più gol su azione in Serie A: Josip Ilicic (30), Mario Pasalic (27) e Henrikh Mkhitaryan (22).
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