La Roma è imbattuta nei tre precedenti in virtù di due successi e un pareggio, ma nonostante le ambizioni stagionali delle due formazioni siano nettamente diverse - nonché la classifica, che le pone a 15 punti di distanza - il momento non sorride né alla squadra di José Mourinho né a quella di Thiago Motta.
I giallorossi arrivano da tre pareggi di fila, e anche se l’ultimo col Verona suona come qualcosa in più, considerato che è maturato in rimonta dopo il doppio vantaggio gialloblù, tre punti in tre match stonano con un gruppo che ha nel mirino un piazzamento europeo. Difficile infatti pensare che dalla trasferta di domenica uscirà un altro pareggio per la Roma, sia per la forte volontà di rilanciarsi e tornare a vincere, ma anche in base alle statistiche.
L’ultima volta che la Roma ha pareggiato quattro partite di fila in Serie A risale al marzo 2015 e solo una volta in carriera Mourinho ha collezionato almeno quattro segni “X” consecutivi in tutte le competizioni (tra il 2007 e il 2008 - tra Chelsea e Inter insieme). Le motivazioni dello Spezia però saranno le stesse, se non ancora più forti, visto che la squadra ha incassato due ko nei due turni più recenti (vs Fiorentina e Bologna).
Difendere, ma soprattutto attaccare. Tra le squadre che occupano le ultime sei posizioni in classifica, solo l’Udinese (31) ha segnato più gol dello Spezia (28). Per salvarsi, i liguri puntano sul potenziale del reparto offensivo e non è un caso che proprio alla squadra di Motta appartenga la striscia aperta più lunga di partite consecutive con gol all’attivo nella Serie A in corso: nove match, già record del club nel massimo campionato.
Certo è che le 28 reti messe a segno finora, che collocano lo Spezia al 15° posto in Serie A, non sono un grande biglietto da visita. Ma è anche vero che i liguri, pur non tirando parecchio (271 conclusioni totali) hanno una percentuale di precisione (46% - 91 nello specchio) che li vede al nono posto, davanti anche alla Roma di Mou (11ᵃ a 45.7%).
Attenzione inoltre ai gol dalla distanza: lo Spezia ne conta cinque su 28 da fuori area, firmati da Gyasi, Bastoni, Bourabia, Kovalenko e Sala. In percentuale solo il Bologna ha fatto meglio (23% - 8/31). In ultimo un dato che appartiene ad entrambe la squadre e che dimostra la soglia di attenzione quando il risultato è indirizzato: Roma e Spezia sono, insieme al Napoli, due delle tre che non hanno ancora subito reti nei minuti di recupero finali di questo campionato.
In vista della gara di domenica sul campo dello Spezia, in cui mancherà per squalifica Ray Manaj, autore di due delle ultime quattro reti per i liguri in Serie A, gli occhi saranno puntati su due giocatori in particolare: Daniele Verde e M’Bala Nzola.
Il 25enne azzurro sta vivendo una stagione decisamente positiva in termini di gol (è a quota cinque e a una sola marcatura dal suo record personale in una singola edizione del massimo campionato – sei nel 20/21) ed è soprattutto un ex, dato che le sue prime sette gare nel massimo campionato sono state proprio in maglia giallorossa, nel 2015.
E – da buon ex – i numeri dicono che sono già due le reti rifilate alla Roma, nel gennaio e maggio 2021, e che contro nessuna avversaria ha fatto meglio nella competizione. In uno di questi due gol, il più recente, ha messo lo zampino anche il secondo osservato speciale tra i liguri: Nzola (assist a Verde e assist a Pobega nel match terminato 2-2 al Picco alla fine dello scorso campionato).
La Roma è infatti l’unica squadra contro cui l’attaccante angolano ha servito più di un passaggio vincente nella massima serie. A questo si aggiunga che in generale sette delle sue 13 reti e tre dei suoi quattro passaggi vincenti nel massimo campionato sono arrivati in gare interne. Fattore campo e la legge dell’ex: lo Spezia di Motta potrebbe avere proprio qui le chiavi per affrontare la Roma e per allungare la striscia di gare in gol.
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