"Mourinho? Un leader. I risultati? Serve equilibrio. L'ambiente Roma? Quando entro allo stadio e vedo quel calore, l’entusiasmo, penso che sia una cosa bella, da brividi, non un problema". Lo dice Gianluca Mancini in un'intervista concessa venerdì al Messaggero.
Questo è un estratto delle parole del vicecapitano della Roma.
"Mourinho è un leader. Alza il livello. Incroci il suo sguardo e subito ti viene di dare di più. È una fortuna averlo. Quando lo hanno annunciato, eravamo elettrizzati".
"Io un leader? È una bella parola, che resta tale se non la riempi. Io sono uno a cui piace parlare di questioni tattiche, di calcio. Ma poi contano i fatti, gli esempi. Se la squadra mi segue, sono felice perché è un qualcosa che mi sono conquistato".
"Calma. Dobbiamo stare sereni e se perdiamo delle partite bisogna essere bravi a reagire, come abbiamo fatto. Poi le situazioni offensive e difensive vanno a migliorare, più tempo stai con l’allenatore e più le cose cresceranno. Ma la Roma ora non è da Scudetto. Da qui a Natale ci giochiamo tanto. E non conta vincere solo gli scontri diretti: se battiamo Juve e Napoli e perdiamo con il Cagliari non ha senso. Dobbiamo trovare equilibrio".
"Roma è una piazza calorosa ed esigente e deve essere così. Abbiamo perso un derby, siamo andati sotto la Sud e ci hanno accolto tra gli applausi. È normale che una città con così tanti abitanti metta questa pressione. Io quando entro allo stadio e vedo quel calore, l’entusiasmo, penso che sia una cosa bella, da brividi, non un problema. Noi dobbiamo essere bravi a non sentire quelli che vogliono mettere zizzania e a isolarci da certe chiacchiere".
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