Il 9 parla di diversi argomenti, tra questi la scelta di scegliere la Roma in estate: “L'opzione più facile sarebbe stata quella di rimanere a Londra e restare al Chelsea in panchina – le sue parole – Ho capito che avevo bisogno di uscire e dimostrare quanto valgo. Certo, ero preoccupato, cambiare paese è sempre una cosa coraggiosa da fare. Ma lo consiglierei ai giovani giocatori inglesi. Direi di non avere paura. Si impara a conoscersi. Mi sto abituando. Sono andato a Roma ed è il momento di mostrare chi sono”.
L’obiettivo di Tammy è di diventare tra i migliori interpreti del ruolo in circolazione: “Voglio che il mio nome sia tra quello dei migliori attaccanti del mondo: questo è il mio obiettivo e non mi fermerò finché non sarò lì. L’ultimo periodo al Chelsea ha rafforzato la mia mentalità, nonostante giocassi poco”. Arrivare al top, grazie all’aiuto di José Mourinho, che lo ha fortemente voluto in giallorosso: “Con lui sto imparando la tattica come non ho mai fatto in tutta la mia vita”.
Abraham, infine, affronta anche il tema vaccino. Tema in cui anche la Roma stessa ha dimostrato sensibilità e presenza sul territorio locale. “È una scelta personale. Le persone hanno il diritto di fare ciò che vogliono con il loro corpo. Per me è stata una situazione diversa, io sono vaccinato. Ed è una decisione mia. Ho contratto il virus prima, sono in Italia e per me è la cosa giusta da fare. Ognuno ha il diritto di fare ciò che vuole e ciò che è personale per lui”.
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