Dopo il 2-2 con il Bodo/Glimt, la Roma raggiunge quindici risultati utili di fila in casa, nelle coppe europee. Una quota non banale, che va ad eguagliare un primato societario che resisteva da oltre venti anni.
Ovvero, quello di non perdere per 15 partite di coppa consecutive all’Olimpico. La squadra giallorossa non cade in casa dal 27 novembre 2018, da Roma-Real Madrid 0-2 di Champions League. Matchday 5 del girone G. Sconfitta, peraltro, che non compromise il passaggio del turno.
Dalla gara successiva, Roma-Porto 2-1, andata degli ottavi di finale della medesima competizione, la Roma nelle 15 gare prese in esame tra Champions, Europa League e Conference non ha più perso affrontando 14 avversari, che sono usciti dal campo sconfitti o al massimo con un pareggio.
Nel dettaglio, 10 successi e 5 pari a supporto della causa romanista. Dal 2019, Porto, Istanbul Basaksehir, Borussia Moenchengladbach, Wolfsberger, Gent, CSKA Sofia (UEL e in Conference), Cluj, Young Boys, Braga, Shakhtar Donetsk, Ajax, Manchester United, Trabzonspor, Bodo/Glimt.
Come scritto, si tratta di un record eguagliato che resisteva dal 1998. E che potrebbe essere anche migliorato nel prossimo impegno casalingo contro gli ucraini dello Zorya Luhansk, battuti all’andata in trasferta per 3-0.
Tra il 1991 e il 1999, la Roma ottenne i 15 risultati utili con 2 match di Coppa delle Coppe e 13 di Coppa UEFA. La serie iniziò con la vittoria per 5-2 contro l’Ilves Tampere nella Coppa Coppe 1991-92, seguì il pareggio a reti bianche con il Monaco nello stesso torneo.
Nelle stagioni seguenti – intervallate da tre annate senza partecipazioni continentali – in Coppa UEFA, i giallorossi vinsero all'Olimpico contro Wacker Innsbruck, Grasshoppers, Galatasaray, Borussia Dortmund, Neuchatel Xamax, Aalst, Broendby, Slavia Praga, Dinamo Mosca, Karlsruhe, Silkeborg, Leeds, Zurigo.
Dunque, su 15 partite, 14 vittorie – di cui 13 consecutive – e 1 pareggio. Il tutto, poi, si fermò con il ko contro l’Atletico Madrid per 1-2. Gara famosa per il discutibile arbitraggio del direttore di gara olandese, Mario Van der Ende.
Successivamente, ci fu un’altra striscia che si avvicinò a quota 15, ma si interruppe a 14, tra la Coppa UEFA 2005-06 e le Champions 2006-07 e 2007-08, frenata proprio alla quindicesima partita con il ko tra le mura amiche con il Manchester United (0-2, 2008).
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