Ecco l’analisi del difensore giallorosso.
La squadra condivide la rabbia del suo tecnico?
“La condividiamo in pieno con il mister. Gli episodi li abbiamo visti tutti, oggi anche dal campo. Il rigore di Ibanez non c’è assolutamente, viene richiamato dal Var e non cambia idea. Noi difensori non possiamo intervenire, non possiamo fare contrasti, con le mani dietro la schiena, è un calcio che… non posso parlare. Dà il rigore su Ibanez, c’è un rigore grosso come una casa su Pellegrini, Kjaer non anticipa Pellegrini, ma prende il suo polpaccio".
"Se vogliamo parlare della partita, il Milan nel primo tempo ha giocato molto bene. Noi nel secondo tempo ci siamo messi a tre e abbiamo cercato di pressare di più, in queste partite gli episodi fanno la differenza e gli episodi oggi sono stati a sfavore nostro. Il rigore di Pellegrini deve girare cento volte ed è un rigore nettissimo”.
Che cosa si può fare di più nel rapporto con gli arbitri?
“Gli arbitri vengono a parlare, facciamo riunioni. Quando facciamo riunioni ci dicono di stare attenti sui falli di mano. Noi difensori sembriamo pinguini, però su quello ci sono le regole e dobbiamo fare così. Sui contatti dicono tutti gli anni che vogliono dare sempre meno rigori, poi su un contrasto del genere, normale, in cui Ibanez non tocca Ibra, Ibra non va nemmeno a calciare, non c’è una possibilità di un’occasione pericolosa".
"È un contrasto normalissimo di due calciatori professionisti che fanno un contrasto in area di rigore. Se ogni volta su questi contatti fischi sempre rigore, non è più calcio. E Se poi il Var lo richiama, hanno l’aiuto del Var, anche noi sappiamo che l’arbitro può sbagliare come sbagliamo noi in campo. Sono essere umani, questo lo sappiamo. Proviamo a parlarci, ci spiegano, hanno le loro ragioni, ma al Var ci sono cinque arbitri, non so quanti ce ne sono, e che se vieni richiamato, hai sbagliato qualcosa. Secondo me”.
Sul metro dell’arbitraggio? Si è fischiato troppo in questa partita?
“Ho visto le statistiche, 12 ammonizioni tra noi e loro. Poi ci paragoniamo ai campionati esteri, alla Premier. Su un rigore così si mettono a ridere. Ogni fallo un’ammonizione, boh… Io sono arrabbiato, non voglio mancare di rispetto a nessuno, come ho detto prima i direttori di gara possono sbagliare, però così per me è una presa in giro. Soprattutto vedendo il rigore non dato a Pellegrini”.
Come esce la Roma da questa serata?
“Come ho detto prima. Il Milan ha fatto un buon primo tempo, noi siamo partiti i primi dieci minuti creando alcune occasioni. Poi il Milan si è messo ad attaccarci, attaccavano in tanti, abbiamo trovato difficoltà, non lo nascondiamo. Nel secondo tempo ci siamo messi a tre, cercando di pressarli più alti, è stato un secondo tempo migliore del primo".
"Poi è chiaro dopo la loro espulsione in undici contro dieci abbiamo provato ad attaccare, era più facile arrivare in area loro, la Roma ne esce bene, con la consapevolezza giusta, ma con tantissima, tantissima, rabbia”.
C’è una costante in cui la Roma con le grandi squadre non raccoglie tanti punti. Nella squadra vedi una crescita negli scontri diretti?
“Sugli scontri diretti è vero. Rispetto all’anno passato vedo una consapevolezza migliore. Abbiamo dimostrato di esserci con il Napoli, la Juventus, la Lazio. A Torino abbiamo fatto un’ottima ottima partita, sul piano del gioco, anche lì poi siamo stati dico sfortunati sugli episodi. Nel derby abbiamo sbagliato i primi venti minuti, sembrava quello dello scorso anno, ma poi le reazioni sono da squadra forte e da mentalità del mister”.
Ricordi cosa ti ha detto Maresca in campo dopo l’assegnazione del rigore?
“Io vengo descritto come un rompiscatole. Con tutta la mia educazione, sono andato da lui per capire cosa avesse visto. Se vieni richiamato dal Var, come detto prima, c’è un errore da parte dell’arbitro in campo che può fare. Ma siamo aiutati da quattro o cinque arbitri che guardano la partita, stavolta nemmeno all’Olimpico, ma in un’altra zona, con tutta la serenità di questo mondo, lui ha detto che Ibra anticipa Ibanez".
"Io gli ho solo detto quello che ho detto qui, che è un contrasto di gioco normale, tra due bestie, Ibra non calcia, non c’è pericolo di occasione da gol da parte sua, gli ho detto questo. Lui ha visto così. Sul rigore di Pellegrini non ha detto niente, se non vede non vuole parlare, poi quando sono sceso nello spogliatoio ho visto che è rigore, Kjaer prende il polpaccio, lo calcia, e mi sembra una presa in giro. Tutto qua”.
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