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"Mai Scudetto fu più meritato": 17 giugno 2001, ore 17:03


Ultimo appuntamento con le sette storie tra le tante che si trovano dentro al racconto della corsa tricolore fatto da "Mai Scudetto fu più meritato"

17 giugno 2001. Oggi, 20 anni fa, la Roma si cuciva sul petto il tricolore. Anche il ricordo di questa memorabile giornata è in "Mai Scudetto fu più meritato", il libro ufficiale As Roma scritto da Daniele Giannini, edito da Newton Compton, disponibile dal 10 giugno in tutti gli As Roma Store, le librerie e gli store online.

"Lo vinciamo". "No, non lo vinciamo". "Ma sì che ce la facciamo". "Va a finire che lo perdiamo proprio all’ultimo". Prendi questa schizofrenia di umori, prendi questo ottovolante impazzito di sensazioni.

Prendi tutto e moltiplicalo per cento volte ogni ora, per ventiquattr’ore al giorno, per sette giorni e più o meno hai il numero di "certo che sì" e "certo che no” che ogni romanista ha sentito dentro di sé nella settimana che porta alla partita col Parma. Non si contano i momenti in cui ognuno di noi ha pensato di conquistare lo Scudetto, per poi sprofondare subito dopo nella depressione, dettata dalla convinzione opposta.

Poi, in qualche modo - non si sa bene come - arrivano le ore 15 del 17 giugno 2001 e dentro all'Olimpico ogni tipo di paura scompare. Il braccino del tennista, la beffa atroce, le altre che inseguono a un passo, i possibili torti arbitrali, la malasorte in agguato. Tutto spazzato via.

Nel momento in cui ognuno degli "x" mila di quel giorno (meglio non chiedersi il numero reale) ha messo piede nello stadio, ha capito che non poteva andare diversamente.

Raccontare il resto della storia non sarebbe solo superfluo, risulterebbe addirittura offensivo. Come se ci fosse bisogno di illustrare i dettagli del gol del vantaggio di Totti, del raddoppio di Montella, del tris di "Bati" che è il momento in cui sai che è finita davvero. E poi il fischio finale di Braschi che c’è, ma in quel frastuono chi vuoi che lo senta.

Sono le 17:03, come dovrebbe scandire il più classico e rituale degli annunci di Tutto il calcio minuto per minuto, ma nessuno sente neppure quello, per il semplice fatto che non viene mai detto. Viene invece detto solennemente, incontrovertibilmente che Mai scudetto fu più meritato.

Da quell’istante in poi, la storia del campionato, che è una per tutti, non esiste più. Lascia il posto a milioni di storie. Ognuno ha la sua.

E non serve frugare negli archivi per ricordarla. Basta chiudere questo libro. Magari pure gli occhi. E riviverla…

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