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"Mai Scudetto fu più meritato": da El Camion a Batigol


Mancano 5 giorni al 17 giugno 2001: continua il nostro viaggio nella stagione tricolore con gli aneddoti tratti dal libro "Mai Scudetto più meritato"

Meno 5. Cinque giorni ai 20 anni dal terzo Scudetto della storia romanista e terzo appuntamento con le sette storie tra le tante che si trovano dentro al racconto della corsa tricolore fatto da “Mai Scudetto fu più meritato”, il libro ufficiale As Roma scritto da Daniele Giannini, edito da Newton Compton, disponibile dal 10 giugno in tutti gli AS Roma Store, le librerie e gli store on line.

"Con cosa hai imparato a palleggiare, Batistuta? Con dei cocomeri?". Diceva così, ai tempi del Newell’s Old Boys, uno dei primi allenatori di Batigol, tale Mastroianni, che era solo uno dei tanti a non vedere nulla di buono in questo ragazzone, pure leggermente sovrappeso, che veniva da una cittadina della provincia di Santa Fe.

Qualcosa di interessante, a dire il vero, lo aveva visto Marcelo, “El Loco”, Bielsa. Ecco, giusto uno un po’ loco, un po’ matto, ci voleva per scorgere la rabbia calcistica che c’era dentro il giovane Gabriel, soprannominato “El Camion”, non proprio un nomignolo carino: indica infatti che, anche se sei potente, col pallone ci sai fare poco.

Ma senza carezze e con tanti schiaffi al pallone il giovane Batistuta si prende nell’ordine il River, il Boca, la nazionale, la Fiorentina, il titolo di capocannoniere in Italia, 152 gol in viola più altri otto nelle prime sette giornate di campionato alla Roma, per un totale di 160.

Cifra con la quale l’argentino si presenta alla partita più emozionante per lui, quella del 26 novembre 2000, quella contro il suo passato, contro la Fiorentina. Ottantatré minuti da 0-0, e poi quel destro che va su su su e poi scende giù, sopra le mani di Toldo e sotto la traversa. L’Olimpico esplode, i compagni lo abbracciano. Gabriel, che nel frattempo non è più El Camion ma Batigol, rimane fermo e chiude gli occhi.

Il resto di ciò che provava lo sa soltanto lui.

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