Peraltro, eguagliando “er Fornaretto” anche per numero di presenze, 234. “Ancora più orgoglioso di indossare la maglia giallorossa e di aver raggiunto un simbolo della nostra storia come Amadei”, le sue parole a commento dell’impresa. Un traguardo che verrà sicuramente migliorato nel prossimo futuro, dando la possibilità al bosniaco di occupare in solitaria il terzo gradino del podio all time.
Al momento, dopo Bologna-Roma 1-5, Edin è distante 27 gol dal secondo posto di Roberto Pruzzo (138 reti). Praticamente irraggiungibile Francesco Totti, primo a 307.
La storia di Dzeko con la Roma inizia nell’agosto 2015, quando viene accolto a Fiumicino da migliaia di tifosi all’arrivo all’aeroporto. L’attaccante, classe 1986, arriva dal Manchester City dove – in quattro anni di Premier League – aveva superato la soglia dei 50 gol. Stessa quota che aveva già oltrepassato in Bundesliga con il Wolfsburg e che riuscirà a superare anche con i colori della Capitale d’Italia addosso, in Serie A. Almeno 50 gol i tre dei cinque maggiori campionati europei, un'impresa condivisa con il solo Cristiano Ronaldo.
Ma andiamo per gradi. È il bomber che tanti appassionati aspettavano dai tempi di Batistuta. Prende la maglia numero 9, quella che era stata – in epoche diverse, tra i tanti – di Amadei, Prati, Pruzzo, Voeller, Montella.
La prima realizzazione ufficiale (prima c’era stata quella ufficiosa, in amichevole agostana col Siviglia, un missile sotto la traversa dal nulla che già scaldò gli animi…) è datata 30 agosto 2015, alla presenza numero 2. La segna contro una delle avversarie di sempre della Roma, la Juventus. Alla maniera di Edin. Cross di Iago Falque dalla sinistra, stacco perentorio in area di rigore, vincendo il duello con Giorgio Chiellini, uno dei difensori migliori del campionato. Palla indirizzata all’angolino dove Gianluigi Buffon non può arrivare.
Boato dell’Olimpico strapieno, corsa sotto la Sud, marcatura decisiva per la vittoria finale (2-1). Da allora, Dzeko prende la laurea in gol andando a segno altre 110 volte, arrivando – appunto, oggi – a 111. La Roma diventa la squadra della sua carriera a cui regala più segnature di tutte le altre. Nazionale bosniaca compresa.
82 in campionato, 15 in Champions League, 12 in Europa League, 2 in Coppa Italia. Così sono suddivise le 111 reti di Dzeko con la Roma. 108 sono arrivate su azione, 3 su calcio di rigore. Al 13 dicembre 2020, i gol sono a referto in 86 partite ufficiali il cui bilancio è di 68 vittorie, 10 pareggi e 8 sconfitte.
La percentuale di successo grazie alle reti di Edin è pari al 79,1%. In sostanza, se segna il 9, la Roma è molto facile che vinca. In 45 sfide il Cigno di Sarajevo ha sbloccato il risultato, realizzando la prima marcatura e indirizzandone il verso. Non a caso, in 32 delle 45 la Roma ha concluso i 90 minuti facendo sua l’intera posta.
Per avere un'idea di quanti punti possa aver portato alla Roma, nelle 180 gare di Serie A disputate, asroma.com ha adottato un sistema aritmetico il più possibile oggettivo, andando a studiare l’incidenza dei suoi gol ai fini del risultato, assegnando 0, 1, 2 o 3 punti per ogni partita in cui Edin ha segnato. E il criterio è presto spiegato.
Scenario 0 punti: se sottraendo al risultato finale il/i gol di Edin non sarebbero cambiati i punti ottenuti dalla Roma.
Scenario 1 punto: se Edin è andato in gol in una partita pareggiata.
Scenario 2 punti: se sottraendo il/i gol di Edin da un risultato di vittoria, la partita sarebbe terminata in pareggio.
Scenario 3 punti: se sottraendo la marcatura multipla di Edin da un risultato di vittoria, la Roma avrebbe perso.
Utilizzando questo metodo strettamente aritmetico, solo con i suoi gol Dzeko ha portato 50 punti alla Roma in 5 tornei (senza considerare quello in corso). 10 di media per annata. Nel dettaglio: 5 nel 2015-16, 18 nel 2016-17, 4 nel 2017-18, 8 nel 2018-19, 15 nel 2019-20.
In 22 occasioni, Dzeko è stato protagonista con una marcatura multipla. 3 triplette, 19 doppiette. Particolarità, le triplette le ha registrate solo in contesti europei (Champions ed Europa League), mai in Serie A. Le 19 doppiette sono a 17 squadre diverse. Solo a Napoli e Benevento ne ha fatte due.
40 le formazioni a cui ha fatto gol. Dalla A di Atalanta alla W di Wolfsberger, con il numero di reti tra parentesi: Atalanta (5), Austria Vienna (2), Barcellona (3), Bayer Leverkusen (1), Benevento (5), Bologna (5), Brescia (1), Cagliari (1), Carpi (1), Cesena (1), Chelsea (2), Chievo (5), Crotone (3), CSKA Mosca (2), Empoli (3), Fiorentina (3), Frosinone (2), Genoa (3), Hellas Verona (3), Inter (2), Istanbul B. (2), Juventus (2), Lazio (3), Lecce (2), Liverpool (2), Milan (5), Napoli (4), Palermo (4), Pescara (2), Qarabag (1), Sampdoria (6), Sassuolo (5), Shakhtar (1), Spal (1), Torino (3), Udinese (4), Viktoria Plzen (6), Villarreal (3), Young Boys (1), Wolfsberger (1).
5 i tecnici che hanno guidato Dzeko nella Roma nei cinque anni nella Capitale. Si tratta di Rudi Garcia, Luciano Spalletti, Eusebio Di Francesco, Claudio Ranieri, Paulo Fonseca. 5 le reti segnate con la gestione Garcia, 43 con Spalletti, 36 con Di Francesco, 2 con Ranieri, 24 con Fonseca. Nella stagione 2016-17, con l’allenatore toscano in sella, vince la classifica dei marcatori del campionato italiano mettendo dentro 29 gol, contribuendo al record di punti societario in Massima Divisione (87 in 38 partite).
Non solo, arriva primo pure nella graduatoria dei bomber di Europa League con 8 sigilli, ex aequo con Giuliano dello Zenit San Pietroburgo. Tuttavia, in Europa il suo picco resta la Champions League 2017-18: 8 marcature che trascinano la Roma fino alla semifinale con il Liverpool. A proposito, con 27 gol nelle coppe, Dzeko è anche il secondo marcatore europeo romanista più prolifico di sempre. Davanti a lui c’è solo Totti, a 38.
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