Alcune di queste reti sono state tra le migliori siglate nella sua carriera. Importanti sia per il valore sportivo dei gol, sia per l’esecuzione balistica.
Di questo vasto e variegato repertorio, ne abbiamo selezionati 5.
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Uno dei gol meno reclamizzati della sua galleria. Un bignami di classe e talento, nell’arco di pochi istanti. È il 26 aprile 1998, la gara è Udinese-Roma 4-2. Nonostante la sconfitta, Totti mette a segno una doppietta. Il secondo gol è da saggio del calcio: imbeccato da un lancio di esterno destro di Di Francesco dalle retrovie, il fuoriclasse stoppa di destro e insacca di piatto sinistro.
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Nel 4-0 del 31 ottobre 1998 – partita in cui debutta da capitano designato – Totti fa di nuovo bis e la prima delle due reti è realizzata da par suo: torre di testa di Delvecchio, sinistro di controbalzo di prima intenzione davanti la Curva Sud, palla all’incrocio dei pali difeso da Turci.
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Sempre di sinistro e sempre con Turci in porta, ma sotto il settore della Nord, realizza il gol del 10 dicembre 2000 in Roma-Udinese 2-1. Cross di Cafu dalla destra, il 10 si coordina e, al volo di sinistro, non lascia scampo all’estremo difensore friulano, insaccando con un bolide a incrociare, sotto il sette. E Capello applaude dalla panchina.
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Il 5 ottobre 2002, Roma-Udinese finisce 4-1. Altra doppietta, altra magia di Totti. Lancio di Batistuta in area, controllo volante di testa, tiro a incrociare a battere De Sanctis. Dopo questo gol, si sente allo stadio Olimpico per la prima volta il coro: “Un capitano, c’è solo un capitano”.
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Con Vincenzo Montella in panchina da allenatore e in corsa verso un posto nelle coppe europee, la Roma si presenta al Friuli per fare risultato pieno. La risolve Totti, ancora una volta con una doppietta personale. Il primo gol lo realizza su calcio di rigore. Ma è da raccontare perché il 10 sfoggia il classico del suo repertorio: il cucchiaio. È il gol del vantaggio. E lo segna ad un portiere specialista a neutralizzare i penalty, Handanovic. Ma non sempre, non contro Totti.
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