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    Fonseca: "La Fiorentina è un avversario molto forte, sarà dura"


    Paulo Fonseca, allenatore della Roma, ha parlato alla vigilia della gara con la Fiorentina, valida per la sesta giornata di campionato (domani, ore 18, diretta SKY).

    Paulo Fonseca ha parlato alla vigilia della gara con la Fiorentina, valida per la sesta giornata di campionato (domani, ore 18, diretta SKY).

    Ecco le parole del tecnico portoghese in conferenza stampa.


    Smalling può fare due partite in quattro giorni?

    “Non ha giocato tutta la partita con il CSKA, è uscito dopo un’ora di gioco, vediamo domani”.

    I valori del campionato non sono ancora definiti. La Roma ha i contenuti tecnici per approfittare di questa situazione?

    “Come ho detto sempre, per me Inter e Juventus sono le principali candidate. E non penso che in questo momento siano cambiati i favori del pronostico. La Roma vuole fare meglio della scorsa stagione, ma dobbiamo pensare partita dopo partita”.

    Nel ruolo di difensore centrale, in stagione, nella difesa a tre si sono alternati Cristante, Ibanez, Mancini, Kumbulla e Smalling. È una rotazione legata all’avversario o diventerà il ruolo definitivo di Smalling?

    “Decido partita per partita. Già ho deciso i tre difensori che giocheranno domani. Poi, vedremo per le prossime”.

    Carles Perez sarà a disposizione per domani?

    “Oggi ha fatto lavoro individuale, ma penso che domani sarà pronto”.

    Come mai i giocatori come Pedro, Ibrahimovic, Ribery, che faticavano in altri campionati, in Italia sono così decisivi?

    “In Italia non si guarda l’età dei giocatori, ma si vede la qualità. Ed è una cosa positiva. In altri paesi quando arrivano vicino ai 30 anni, iniziano a dire che sono vecchi. È molto importante non guardare l’età, ma il valore e la condizione fisica dei calciatori”.

    In cosa si aspetta progressi dalla squadra? E quali giocatori devono migliorare?

    “Tutti noi dobbiamo migliorare. La squadra non è mai un processo concluso. Dobbiamo lavorare tutti i giorni per migliorare. Abbiamo tanti aspetti su cui migliorare”.

    Dopo la partita di giovedì ha detto che la squadra sta meglio dell’anno scorso. Può spiegare meglio in cosa la squadra è cresciuta?

    “Abbiamo un anno di lavoro alle spalle. La squadra è più organizzata, ha conoscenza di quello che io voglio, ha fiducia. È normale che un gruppo insieme da più tempo è migliore. È chiaro a tutti noi, siamo una squadra diversa”.

    Lei ha detto che la squadra è pronta per affrontare le partite con la difesa a quattro o a tre. Quali motivi potrebbero indurla a cambiare e affrontare un’avversaria a quattro? Per esempio, finora lo ha fatto dall’inizio solo con il Benevento. Perché?

    “Dipende da molti aspetti. Dipende dagli avversari, dipende dalle nostre intenzioni, ma possiamo farlo con entrambi i sistemi”.

    Villar è pronto per giocare dal primo minuto anche in campionato?

    “Sono tutti pronti per giocare dal primo minuto”.

    Anche dopo la partita di Europa League ha detto che serve un direttore sportivo. In cosa pesa questa assenza per il suo lavoro e la società le ha dato delle tempistiche in questo senso?

    “Io parlo di questa questione perché voi mi fate la domanda, ma non voglio più parlare di questo”.

    Che dirigente è Boto, visto che ci ha lavorato?

    “Non parlo di persone che non lavorano qui con noi”.

    Che partita si aspetta con la Fiorentina?

    “Questa Fiorentina è una grande squadra. Hanno preso molti giocatori di qualità, con esperienza in Serie A. Hanno tante soluzioni, giocano bene, sarà una partita difficile contro una grande squadra. È una formazione che può ambire dal settimo al primo posto”.

    La Roma a volte gestisce meno il possesso palla. Sembra una squadra più verticale. Perché questa scelta?

    “Dipende dalle partite, ma è positivo essere più verticali. Con giocatori come Spinazzola, Pedro, Mkhitaryan, è importante saper uscire velocemente dall’area ed essere più verticali. Abbiamo migliorato molto questo aspetto ed è importante”.