Il 5 settembre 1990, esattamente trenta anni fa, Aldair - uno dei giocatori più amati dai romanisti, un futuro campione d'Italia - debuttava con la Roma. L'avversario è il Foggia. È l'andata dei sedicesimi di Coppa Italia.
Ecco 7 cose che dovete assolutamente sapere su uno dei più grandi difensori della nostra storia.
Il 5 settembre 1990 non fa il suo esordio con la Roma solo Aldair, ma l'Olimpico tutto. Quella con il Foggia è infatti la prima partita accolta dal nuovo impianto, ristrutturato per i Mondiali di Italia 90. La Roma, che nel frattempo aveva disputato le sue gare interne al Flaminio, torna a giocare allo stadio Olimpico dopo 465 giorni giorni.
Quel giorno, oltre ad Aldair, fanno il loro debutto con la maglia giallorossa anche il portiere Giuseppe Zinetti, il terzino Amedeo Carboni, che sarà capitano della Roma nella stagione 1996-97, l’attaccante Carnevale e il fantasista Salsano.
Aldair può essere definito un vero campione, perché in carriera ha vinto quasi tutto. Con il Brasile ha conquistato un Campionato del Mondo (1994), la Confederations Cup (1997), due Coppe America (1989 e 1997) e una medaglia di bronzo ai Giochi Olimpici di Atlanta (1996). Con la Roma ha vinto il terzo scudetto della storia del Club (2001), una Coppa Italia (1991) e una Supercoppa di Lega (2001).
"Nella Roma migliore di tutti i tempi come centrali prendo due stranieri: quello falso, Vierchowod, e quello vero, Aldair"
- Nils Liedholm
Aldair è stato l'ultimo acquisto di Dino Viola. L'Ingegnere lo prelevò dal Benfica per 6 miliardi di vecchie lire, dopo la finale persa dai portoghesi con il Milan. A suggerire l'ingaggio all'indimenticato Presidente del secondo Scudetto romanista era stato Sven Goran Eriksson, ex tecnico della Roma, passato poi sulla panchina del Benfica.
Prima che Francesco Totti diventasse il Capitano per antonomasia della Roma - ha indossato la fascetta per 19 anni - il capitano della Roma era Aldair. Il centrale brasiliano aveva ereditato la fascia da Abel Balbo nel 1998. Alla vigilia di Roma-Udinese del 31 ottobre 1998, però, Aldair scelse di cedere quell'onore così grande a Francesco Totti.
Dopo la sua ultima partita in giallorosso, il 24 maggio 2003 con l'Atalanta, la Roma decise di ritirare la maglia numero 6, indossata dal brasiliano per oltre dieci anni. Quando però nel 2013 approda nella Capitale Kevin Strootman, l'olandese chiede proprio quel numero. La Società glielo concede solo dopo il benestare dell'ex centrale romanista: “Voglio ringraziare Aldair – dichiarò Strootman –, so che è stato uno dei migliori calciatori di sempre ad aver giocato per la Roma. È un dovere cercare di ripetere quanto raggiunto da lui con questo Club e spero che i tifosi possano darmi per questo tutto il supporto di cui ho bisogno".
Fino all'addio ai colori giallorossi, il 24 maggio 2003, in due occasioni Aldair è stato vicino a lasciare la Capitale. La prima risale ai giorni successivi al Mondiale di Usa '94, quando Sensi respinge un'offerta di 9 miliardi da parte del Tottenham. La seconda, cinque anni dopo: nel 1999 Aldair firma un pre-contratto con l'Inter. Il campione decide però poi di restare. Partecipando, così, alla cavalcata Scudetto nella stagione 2000-01.
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