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Roger Ibanez, in un’intervista rilasciata a Roma TV, parla tra passato, presente e futuro.
A cominciare dal suo approdo in giallorosso, dopo una breve parentesi all’Atalanta: “Non pensavo di arrivare in un top club come la Roma così presto. Mi sono impegnato tantissimo per meritarmelo e sono felice”.
Giunge a Trigoria in un momento particolare per il paese, a gennaio, alla vigilia della pandemia: “Quando sono arrivato, la pandemia è cominciata dopo due o tre settimane. Ha reso le cose molto difficili. Sono partito da Bergamo prima che la pandemia la colpisse molto duramente. Comunque, è stato facile ambientarmi. Un po’ per i brasiliani in squadra, un po’ perché conoscevo già un po’ di lingua italiana. Mi hanno accolto tutti alla grande – continua – in questa squadra molto forte. Ringrazio anche i tifosi, posso solo promettere loro impegno”.
È colpito dal calore dei romanisti, pur non avendo mai avuto ancora un contatto diretto allo stadio: “Non ho avuto ancora modo di giocare davanti ad un Olimpico pieno, ma ho visto il derby da spettatore e ho capito quanta passione c’è intorno alla squadra”.
Da brasiliano, si augura di ripercorrere le orme dei grandi verdeoro del passato della Roma: “Falcao è delle mie parti, del Sud del Brasile. Ha giocato nell’Internacional, è un mito. È anche uno dei miei idoli. Cercherò di lasciare la mia eredità, come gli altri grandi brasiliani hanno fatto qui”.
Infine, un obiettivo personale: "Vorrei giocare con la nazionale maggiore del Brasile, la Selecao. Per arrivarci devo lavorare sodo”.
Ecco l'intervista integrale a Roger
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