Forse si avvicina il momento del ritorno al calcio giocato: come stai vivendo questa situazione?
“Non vediamo l’ora di poter tornare ad allenarci, a rivederci e a parlarci di persona. Così separati non ci divertiamo come quando siamo insieme. Ora attendiamo le decisioni del governo. Poi il Club prenderà tutte le misure necessarie per mettere in sicurezza il centro sportivo di Trigoria”.
Che messaggio avete voluto dare raggiungendo l’accordo con la Società nel rinunciare ad alcune mensilità di questa stagione?
“È stato un messaggio di vicinanza alla Società e soprattutto verso i dipendenti che lavorano duro per noi e che si sono sempre vicini. Ci siamo parlati tutti quanti e abbiamo pensato che fosse la decisione giusta”.
Hai un pensiero per Bergamo?
“È veramente dura vederla così, colpita in maniera così aggressiva da questo virus così come tante altre città del nord”.
Come ti stai trovando alla Roma?
“Per la Roma sono passati tanti campioni. Da piccolo ricordo Batistuta e altri fenomeni come Totti e Cassano. È una squadra che mi ha trasmesso sempre allegria per il suo modo di giocare. Ora che ci sono capisco cosa sia la Roma. Il calore dei tifosi, una città che vive per il calcio e per la Roma e che trasmette questa vicinanza allo stadio”.
L’Europeo, anche nel 2021 resta un traguardo per te?
“Sì, la Nazionale è il sogno di tutti, da piccolo vedi i Mondiali e gli Europei e sogni di arrivare lì, di giocare per tutti gli italiani. È un peccato non giocarlo nel 2020 ma non vedo l’ora di poterlo fare anche nel 2021. Sono entrato nel giro della Nazionale nel 2018 e abbiamo fallito la qualificazione al Mondiale ed è stato un dispiacere enorme ma abbiamo ancora più voglia di fare un grande Europeo”.
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