Come sta vivendo questo periodo?
“Come tanti italiani, in questo periodo sto riflettendo tanto, non solo pensando a tutto quello che sta succedendo e all’emergenza che nessuno si sarebbe aspettato di vivere, ma anche a quello che succederà dopo e a come dovremo affrontare il nostro futuro. Quando è iniziato tutto è stata molto dura per me, ho pensato molto alla mia famiglia che vive a Piacenza, una delle città più colpite perché molto vicina alla zona rossa iniziale. Il mio pensiero è andato ovviamente a loro, non nascondo con un po’ di ansia e paura. Loro ora stanno bene e sono più sollevata, ma continuo a seguire quello che sta succedendo nella mia città perché abbiamo perso tantissime persone”.
Aveva mai vissuto un periodo così lungo di distacco dai campi?
“Mi è capitato di stare del tempo lontana dal calcio avendo lavorato molto con le formazioni nazionali, dove si lavora anche senza campo, ma con un lavoro diverso e con tempi diversi. Sicuramente però questo momento non è capitato mai a nessuno. Dopo i primi dieci giorni ho cercato di pensare a quanto fosse importante fare quello che ci stavano chiedendo, rimanere a casa per evitare i contagi e per evitare di poter anche solo minimamente nuocere a qualcuno o alla propria salute, quindi per me non è stato nemmeno difficile”.
In che modo il Club vi sta supportando in questo periodo?
“La nostra società ci è sempre stata molto vicina, da sempre. In questo momento noi abbiamo la possibilità di utilizzare una piattaforma che la Roma ci ha messo a disposizione e questa è una cosa veramente molto importante perché abbiamo la possibilità di interagire con le nostre atlete in qualsiasi momento. Stiamo vicino alle ragazze in tanti modi e in ciò che riteniamo opportuno. Abbiamo creato un programma fisico, come tutti gli atleti in questo momento, che devono svolgere a casa. Nel primo periodo il programma prevedeva una sola sessione di allentamento al giorno, ora invece sono previste due sessioni di allenamento, una al mattino e una al pomeriggio. Questi programmi sono accompagnati da video tutorial che hanno realizzato i nostri preparatori. Insieme all’area tecnica poi lavoriamo sulla parte tattica e sui nostri principi di gioco e andiamo a realizzare dei video; l’area medica è sempre in contatto con le ragazze anche dal punto di vista nutrizionale e nel monitoraggio della condizione. Ci sono poi anche le nostre psicologhe che sono molto vicine alle nostre ragazze. Questo è un momento particolare e non sai come si possano vivere e affrontare situazioni come questa quindi abbiamo cercato di entrare nel dettaglio di ogni aspetto stando vicino alle nostre atlete 24 ore su 24, ogni giorno”.
Che Roma abbiamo lasciato al momento dell’interruzione delle competizioni?
“Abbiamo lasciato una squadra conapevole della posizione in classifica e del percorso fatto fino a quel momento e del grande lavoro realizzato in questa parte di stagione. Consapevole anche di una mentalità che è stata acquisita, una mentalità vincente. Abbiamo lasciato una squadra che aveva preso coscienza di quelli che sono stati limiti e lacune ma anche del miglioramento e perfezionamento di tutti i nostri punti di forza. È una squadra in grande evoluzione e in salute e sono certa che questa sosta possa farmi ritrovare davanti a quella mentalità, a quella squadra che ho lasciato”.
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