
Ecco le sue parole.
“L’esordio è un’emozione unica, un altro dei sogni che sono riuscito a realizzare quest’anno. Ora devo continuare così, senza montarmi la testa, sperando di realizzarne altri”, ha dichiarato il numero 22 giallorosso ai microfoni della Domenica Sportiva.
Se ti dico: Udine, 10 ottobre 1998?
“È l’esordio in nazionale del Capitano”.
Proprio come per Francesco Totti, la prima in Nazionale maggiore di Zaniolo è arrivata allo stadio di Udine, Friuli allora, Dacia Arena oggi.
Che consigli ti ha dato Totti?
“Mi ha consigliato di rimanere con i piedi per terra: arrivare in alto è un attimo ma restarci è difficile”.
Cosa ti resta di Eusebio Di Francesco?
“Devo tanto a Di Francesco, è stato uno dei primi a credere in me, oltre a Roberto Mancini. Mi ha insegnato tanto dentro e fuori dal campo, mi ha insegnato come ci si rapporta con le persone più grandi”.
Come vedi il tuo futuro?
“È fatto di allenamenti, ho ancora molte cose da migliorare”.
Nicolò ha parlato anche del suo rapporto con Moise Kean, a segno per la prima volta con la maglia dell’Italia nella serata di sabato.
“Moise è un ragazzo come tutti 19enni, gli piace scherzare. Lo conosco benissimo, passiamo tanto tempo insieme. Non serve descrivere le sue qualità, a inizio partita gli avevo detto che avrebbe segnato”.
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