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De Rossi: “È un grande amore che continuerà sotto forme diverse”


Nel giorno dell’annuncio della fine della carriera in maglia giallorossa dopo l'ultima giornata di campionato, Daniele De Rossi ha ripercorso il suo rapporto con la Roma e con i tifosi romanisti

“C’è un grande amore che continuerà, sotto forme diverse, non escludo che mi vedranno intrufolato allo stadio o in qualche settore ospiti con un panino e una birra a tifare per i miei amici”, ha dichiarato Daniele in conferenza stampa.

“I tifosi hanno dimostrato in tanti anni di tenere a me anche in episodi non positivi. Non li ho mai cambiati per andare a vincere qualche ipotetica coppa altrove. Ho avuto opportunità di andare in squadre che avevano più possibilità di vincere ma ci siamo scelti a vicenda e sarebbe un dramma pensare ora che sarebbe stato meglio cambiare”.

Cambieresti qualcosa della tua carriera alla Roma?

“Forse singoli episodi quotidiani, di campo, episodi spiacevoli che magari mi sono costati qualche cartellino rosso ma sulla mia scelta di rimanere per sempre fedele a questa squadra non tornerei indietro di una virgola. Se avessi una bacchetta magica metterei delle coppe in bacheca, ma questo non può farlo nessuno. Nel corso degli anni magari qualche errore è stato commesso e non potrebbe essere altrimenti”.

Dall’esordio nel 2001 contro l’Anderlecht a Roma-Parma del 26 maggio saranno passati quasi 18 anni, nei quali Daniele è diventato il secondo calciatore con più presenze in giallorosso, alle spalle del solo Francesco Totti.

Dopo una stagione amara e un risveglio come quello di oggi, che consiglio puoi dare ai tifosi?

“Di consigli ai tifosi ne posso dare pochi. Ho imparato da loro ad amare la Roma, quando sei piccolo guardi i tifosi innamorati e cresci così. Quello che posso consigliare e chiedere ai tifosi è di stare vicino ai giocatori, è un gruppo di persone per bene che meritano un grande sostegno. Questa è una squadra forte, con giovani da cui ripartire, una squadra da cui ripartire cercando di sbagliare il meno possibile. La sensazione è che negli ultimi due anni si sia sbagliato un po’”.

C’à una partita di cui vorresti cambiare il risultato?

“Ogni anno una partita da cambiare viene sempre, forse le due partite che vorrei cambiare sono quelle con il Liverpool, magari solo l’andata. Ma i rimpianti li hanno tutti, anche Messi avrà dei rimpianti, per quel che mi riguarda ringrazio Dio per la carriera che ho fatto, fino a 14-15 non pensavo che avrei potuto raggiungere certi livelli. Mi sarebbe piaciuta anche la carriera di mio padre che era il mio idolo con 15 anni di Serie C, sono orgogliosissimo di lui”.

“Ho fatto il lavoro che mi piaceva nella squadra che continuo ad amare tantissimo, con ragazzi stupendi e anche con avversari stupendi”, ha concluso De Rossi. “Tante delle emozioni che ho vissute sono state fuori caso. L’astio sportivo nei derby, a Napoli, a Bergamo, a Reggio Calabria, tutte sensazioni che mi hanno fatto sentire vivo, mi nutrivo di quello. Il calcio per me è contrapposizione, tifo e anche ignoranza. Sono contento id avere avuto anche dei nemici sportivi che si immedesimavano in me”.