Alla vigilia di Viktoria Plzen-Roma, il direttore sportivo Monchi ha parlato così ai microfoni di SKY.
Qual è la posizione del Club nei confronti dell’allenatore?
“Purtroppo ho parlato troppe volte di questa cosa, la posizione del Club non è cambiata e la fiducia è la stessa, io quando mi fido di un professionista difficilmente cambio idea. Sono un po’ confuso quando leggo cose sui dirigenti, guerre tra di noi, buonuscite, divento matto. Qui c’è una fiducia al 100 per cento nei confronti dell’allenatore. È lo stesso che l’anno scorso è arrivato terzo e ci ha portato in semifinale di Champions: non è cambiato niente. A volte la responsabilità è di tutti, non di una sola persona: non carichiamo di responsabilità l’allenatore”.
Ci aiuta a capire perché aleggia ogni giorno lo spettro delle dimissioni di Monchi in caso di esonero di Di Francesco?
“Questa è una follia, non l’ho mai pensato. Io voglio rimanere qui tanto tempo. Finché avrò la fiducia del Club sarò contento di restare qui tanto tempo, al fianco di questa Società che mi ha dato la possibilità di diventare direttore sportivo in Italia”.
La scelta del ritiro ha fatto discutere, quali benefici porta nel calcio moderno?
“Credo che fondamentalmente c’erano due obiettivi: far capire alla squadra le cose che non vanno bene e quelle che dobbiamo cambiare. Soprattutto per unirsi, le soluzioni a volte i calciatori le trovano da soli parlando tra loro”.
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