“Tre partite vinte non sono niente. Sono state ovviamente importanti perché arrivavamo da un brutto periodo, ma ora dobbiamo puntare più in alto”: Davide Santon è soddisfatto del momento positivo ma nel contempo deciso a non interrompere la serie positiva che la Roma ha inanellato nelle ultime gare tra campionato e Champions.
“Siamo felici, ora siamo carichi per continuare” ha aggiunto il difensore giallorosso ai microfoni di Sky Sport.
Ci racconti questi 3 mesi in giallorosso?
"Alla fine è sempre il campo che fornisce le risposte finali. Sono stati tre mesi belli finora. Sono arrivato qui e la gente non era convinta del mio arrivo. Mi arrivavano le voci dello scetticismo, qui accendi una radio e senti parlare di calcio. Sono arrivato sapendo che poteva essere una rinascita per me e che dovevo riscattarmi, far ricredere i tifosi e ripagare la fiducia. Per me i tifosi avevano anche ragione ad essere perplessi, ho fatto una brutta stagione lo scorso anno ma qui ho voglia di rimettermi in gioco. Sono stato bene da subito con i compagni e con chi lavora nel club. Ora stanno arrivando anche le risposte giuste ma due o tre partite non sono niente. Sono state ovviamente importanti perché arrivavamo da un brutto periodo, ma ora dobbiamo puntare più in alto".
Nella tua carriera ci sono due M, quella di Mourinho e quella di Monchi. Ti ha detto il DS perché aveva così tanta fiducia in te?
"Ringrazio poi Mourinho per avermi lanciato e Monchi e tutta la Roma per aver creduto a me. Il DS non mi ha mai detto da cosa veniva la sua fiducia. Io sono sempre stato in contatto con lui anche quando stava al Siviglia. Ha sempre avuto fiducia in me e lo ringrazio di questo: se sono qui è anche merito suo. Spero di rimanerci a lungo".
È stato il tuo primo Derby sabato scorso...
"Penso di aver dato il massimo in quella gara. Tutta la squadra ha dato il massimo trovando una vittoria importante. Ma ora quella gara è passata, dobbiamo guardare al futuro. È stata una bella svolta, felicissimo di averlo giocato e vinto. È arrivata poi un’altra vittoria importante in Champions e ora siamo carichi per continuare. Empoli sarà una tappa fondamentale perché se facciamo bene poi potremo lavorare sereni durante la sosta".
Cosa ha determinato questa inversione di risultati?
"La questione mentale è la più importante, come nel mio caso. Quando sei libero mentalmente dai il meglio. Forse in questo periodo eravamo bloccati, facevamo fatica. Ci sono stati tanti cambiamenti in rosa, c’è bisogno di tempo per far integrare tutti. Il ritiro dopo Bologna ci ha fatto bene perché abbiamo parlato, capito cosa andava cambiato. Siamo quindi riusciti ad uscire bene tutti insieme dal periodo negativo. Di strada ora però ne abbiamo ancora tanta da fare. Dobbiamo recuperare tanti punti in classifica".
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