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    Di Francesco: “Spero che da domani si riaccenda l’anima di questa Roma”


    Sente un entusiasmo decaduto attorno a questa squadra?

    “Non abbiano ancora iniziato la Champions, parlare già di entusiasmo decaduto mi sembra eccessivo. Ma allo stesso tempo dico che sta a noi riportare entusiasmo facendo prestazioni convincenti, ritrovando la spensieratezza e facendo cose con maggiore convinzione e determinazione, mi auguro di ritrovare da domani una squadra che abbia la rabbia e il desiderio di far male agli avversari e che abbia la voglia di fare una partita gagliarda”.

    Lopetegui dice che si aspetta una Roma aggressiva. Lei che pensa del Madrid? Sarà diverso senza Ronaldo?

    “Le differenze è presto per poterle vedere, non avendo Ronaldo mi dà la sensazione che sia ancora più squadra e che faccia ancora più pressione. Addormentano meno la partita e sono molto più continui. È una squadra che non ha perso qualità e ha una fisionomia che passa dal 4-3-3 al 4-2-3-1. Come la affronteremo non sto qui a dirlo. Noi dobbiamo avere le capacità di migliorare le nostre pecche. Nella partita di Chievo ho visto una fase offensiva di maggiore qualità, più continua nelle giocate. Quella che ci è mancata è la fase difensiva cattiva e determinata e in questo non possiamo mancare, dobbiamo difendere meglio rispetto a quanto fatto ultimamente”.

    “Dire che il Real sia migliore o peggiore mi sembra frettoloso. Dico solo he questo Real a me piace, così come mi piace Asensio e l’ho dichiarato pubblicamente. Credo che sia il futuro del Real per qualità tecniche, non è Cristiano Ronaldo per caratteristiche ma lavora benissimo per la squadra e per i compagni e nella qualità di gioco. Ricordiamoci che il Madrid nella sua vita calcistica si sia fatto riconoscere come Real, non come Real Ronaldo, ne sono convinto e credo che andrà avanti con grande successo come in passato. Mi auguro non da domani, però”.

    Come si migliora la fase difensiva?

    “La fase difensiva dobbiamo senza dubbio migliorarla. Stiamo tutti lavorando per questo. È giusto dare maggiore solidità a una fase difensiva, dobbiamo giocare da squadra, non solo pensando al reparto dei portieri e dei difensori. Io credo che il problema vada risolto tutti insieme”.

    Chi non vorrebbe vedere domani in campo con il Real?

    “Un giocatore che secondo me ha tante qualità è Sergio Ramos, per me è un difensore, centrocampista e attaccante tutto insieme. Sa fare ogni cosa con grande qualità ed è un giocatore veramente forte”.

    Che soluzioni adotterà domani a livello di sistema di gioco?

    “Potrei sorprendere, tanti sono i pensieri e desideri, ma alla fine le scelte vano fatte in maniera ponderata. È una bella partita, che tutti vorremmo vivere. Mi auguro che da domani si riaccenda l’anima di questa Roma. A prescindere dai sistemi di gioco che ora sembrano diventati i problemi di questa Roma, anziché gli atteggiamenti sul campo”.

    Nzonzi e De Rossi possono giocare insieme?

    “Per quanto riguarda il discorso tattico sono due giocatori che possono coesistere e lo hanno dimostrato in due partite. Nzonzi ovviamente può fare anche la mezzala, è una cosa che potrebbe accadere anche domani. Domenica li ho schierati insieme per togliere le geometrie del Chievo in mezzo al campo e ci eravamo riusciti”.

    Domani potrà portare solo sette giocatori in panchina: chi andrà in tribuna? Perotti come sta?

    “Perotti verrà in panchina, tanti altri andranno in tribuna e sono qui per prendere delle decisioni: servono scelte importanti perché sono anche di crescita. A volta una tribunetta aiuta a maturare calciatori che pensano di essere già bravini”.

    Kluivert pensa che possa dire la sua in questa Champions?

    “Meglio fare un discorso generale di crescita. Lui deve lavorare e migliorare tanti movimenti tattici: è un giocatore di grande istinto e di grandissimi mezzi e sono sicuro che farà benissimo. Dirvi già da oggi che farà un campionato importante è prematuro: ma ha grandi mezzi, senza dimenticare che è un classe 99”.

    Vuole commentare le voci su quanto accaduto a suo figlio Federico con Douglas Costa?

    “Grazie della domanda. Sono indignato per quello che ho sentito su presunte parole di Federico rivolte a Douglas Costa, quando alla fine è stato l’unico a prendere uno sputo: un’umiliazione. Lui è stato un uomo, sono orgoglioso come padre. L’unico che non ha preso scuse è stato lui e questo è assurdo. È un ragazzo che è giù, è passato da vittima e colpevole. E sui social hanno anche augurato la morte a me e a lui”.

    Pensate che la Roma abbia nelle proprie corde il cammino dello scorso anno in Champions League?

    “C’è un percorso da fare, è un percorso di crescita. L’anno scorso questa domanda non me l’ha fatta nessuna. Perché non crederci? I primi dobbiamo essere noi, nel trascinare tutti in questo senso. Abbiamo fatto qualcosa di straordinario. Noi non viviamo nell’ordinario ma nello straordinario ed è giusto per me crederci e provarci”.