Serie A, Domenica, 15 DIC, 18:00 CET
Stadio Giuseppe Sinigaglia
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La conferenza stampa del presidente James Pallotta

Pallotta

“Il motivo per cui ho deciso di tenere questa conferenza stampa è che sono stanco di alcuni articoli articoli che ho letto un po’ fantasiosi circa allenatore e nostri metodi di lavoro. Ho pensato che fosse meglio darvi l'opportunità di farmi alcune domande per capire come funziona la Roma.”

Siamo in fase di calcio mercato: che estate sarà per i tifosi?

“Come sapete stiamo già lavorando sul mercato e non vi diremo tutte le nostre operazioni. Abbiamo bisogno di lavorare su 3-4 ruoli di cui abbiamo .Credo che vedrete 4-5 nuovi giocatori e un paio partiranno. L’anno scorso abbiamo sofferto la mancanza di Strootman e Castan che sono dei giocatori straordinariamente forti.”

Nainggolan verrà riscattato?

“Stiamo certamente lavorando ogni giorno e faremo di tutto per tenerlo: anche lui vuole restare.”

Quest’anno i punti di stacco dalla Juventus sono stati 17: nella prossima stagione si potranno colmare?

“In merito al distacco dalla Juventus, la seconda parte della stagione è stata difficile per ragioni di preparazione e infortuni. Abbiamo fatto 13 pareggi e la metà di questi se fossimo stati più in forma sarebbero state vittorie.

“È uscita fuori una grande differenza in termini di punti, ma non penso che a livello di valori sia così grande. Loro hanno avuto una grande annata, non tutti i nostri tifosi saranno stati contenti, ma è stato positivo vedere la Juventus in finale di Champions League, soprattutto per l’immagine del calcio italiano agli occhi del mondo.”

Più difficile costruire uno stadio o vincere lo scudetto?

“Bella domanda. Per quanto riguarda lo stadio, come detto ieri, siamo a buon punto. Se la squadra sarà in forma e se riusciremo prendere giocatori che seguiamo credo sia possibile viste le iniziative riguardo le performance e le metodologie di allenamenti che stiamo seguendo. Anche nell’ultima stagione fino a metà siamo stati competitivi. Non so quale sia più difficile, mi piacerebbe ottenerli entrambi.”

Qual è il reparto che ha più bisogno di essere rinforzato nella Roma?

“Credo che il nostro centrocampo, quando è in forma, sia uno dei migliori d’Europa. Difensivamente l’assenza di Castan ha costituito un fattore negativo. Manolas ha avuto una buona stagione, ma avrebbe beneficiato della presenza del brasiliano. Ma Castan ci sarà l’anno prossimo, ha ottenuto l’idoneità: è stata una fantastica notizia. Abbiamo bisogno di segnare di più quindi dobbiamo considerare anche l’acquisto di un centravanti. Ci sono stati momenti brillanti durante l’anno ad esempio contro il CSKA o anche contro la Juventus quando sotto di un gol e in dieci uomini li abbiamo messi sotto pressione. Per attaccare 90 minuti occorre una buona forma fisica e ci è mancata quest’anno. Non sto accusando nessuno ma vedrete con i nuovi metodi, comunque bisogna segnare di più.”

Che ne pensa del Financial Fairplay? Ci sono squadre che con debiti maggiori della Roma che continuano a spendere: la regola funziona?

“Sto cercando anche io di capire come funzioni questo Financial Fairplay. Tempo fa in Svizzera abbiamo avuto un incontro con la UEFA a riguardo. Credo che la Roma sia un esempio da seguire: abbiamo ereditato grandi debiti e in un paio di anni siamo tornati in situazioni di leggero avanzo. Ho detto leggero, ora non andate in giro a dire che abbiamo grandi avanzi e non li investiamo sui giocatori (ride, ndr). Ma anche io mi chiedo, guardando altre squadre, come possano risolvere la questione ingaggi: andrebbero migliorati alcuni aspetti.”

pallogarcia

Ieri ha avuto un incontro con Garcia. Tempo fa ha dichiarato che sarebbe stato il vostro Ferguson. Ne è ancora convinto?

“Sì, abbiamo avuto un incontro ieri, prima delle sue meritate vacanze. C’è stato uno scambio di opinioni, abbiamo fatto un riassunto della stagione e ci troviamo su stessa linea. Siamo convinti che siano necessari dei cambiamenti e alcuni sono già in atto. Riguardo Ferguson parlavo della sua straordinaria carriera e vorrei che Rudi ne percorresse una simile. Credo sia l'allenatore della Roma che nei primi due anni abbia avuto la più alta percentuale di vittorie. Ci ha riportati in Champions e lo ha fatto anche in questa stagione. Ha detto di aver imparato molto dall’edizione di quest’anno. Lo stiamo aiutando molto nel settore atletico in modo che possa concentrarsi sulla tattica, è entusiasta di restare con noi e io non ho mai parlato con altri allenatori. Questo è il nostro modo di lavorare, non c’è lotta di potere o di competenze: è un lavoro di squadra: prendiamo le nostre decisioni come un team”.

Lei, che viene dal mondo finanziario, che idea si è fatto sulla cessione del pacchetto di minoranza del Milan? Teme che si crei per la Roma un altro avversario del livello della Juventus nel futuro?

“Chiunque arrivi qui e sia in grado di rendere più competitiva la Serie A porta qualcosa di positivo. Più squadre forti ci sono, meglio è per il calcio italiano. Non so bene come sia andata quest'operazione del Milan ma qualunque cosa sia stata fatta da noi crea maggiore flessibilità. Siamo diversi e abbiamo un maggior valore (ma non dite ora che Pallotta vuole vendere! – ride, ndr) e questo valore è Roma, la migliore città del mondo.”

La Roma è da 715 giorni senza main sponsor e l’accordo con Nike ha cifre inferiori ad esempio a quelle del Napoli con Kappa: in che modo nel breve si cercherà colmare gap del fatturato con la Juventus?

“In tema di sponsor abbiamo molti soggetti interessati anche perché siamo di nuovo in Champions League, forse in passato abbiamo commesso un errore da questo punto di vista: all’inizio si pensava di abbinarlo all’accordo sui naming rights dello stadio. La scelta non è stata giusta ma stiamo cambiando le cose. Nessuno credeva che potessimo arrivare a questo punto con lo stadio, con i lavori che potrebbero iniziare entro la fine dell’anno. La seconda domanda su Nike è spettacolare: abbiamo siglato un accordo che ci garantirà notevoli introiti nel corso del tempo. Non siamo contentissimi delle produzioni di Nike a breve termine: è fondamentale che si diano una mossa e aumentino in maniera consistente la produzione per soddisfare la grande domanda a livello mondiale. Forse Nike non sarà contenta di sentire ciò. Producono kit bellissimi ma bisogna venderli. Riguardo il gap, nel prossimi mesi e anni prenderemo delle iniziative a livello merchandising e anche a livello di media che porteranno grossi introiti. In più con la costruzione dello stadio avremo un grande aumento del fatturato”.

Qual è il suo rapporto con i tifosi? Ci sono stati problemi dopo la decisione di non fare ricorso a seguito della chiusura della Curva Sud: come si pone nei confronti di violenza e razzismo?

“Mi auguro che voi smettiate di dire che io sia contro la Curva Sud: è una parte importantissima per la Roma, rappresenta la nostra forza. Lo sarà ancora di più nel nuovo stadio quando sarà a ridosso del campo. Continuo a pensare che si tratti di una piccola percentuale di persone che crea problemi e non succede solo a Roma ma anche nelle altre città. Riguardo il razzismo, se ce ne saranno dei casi, io prenderò sempre posizione contro di questo, sempre e comunque. I tifosi dovrebbero anche rispettare i giocatori, sia che le cose vadano bene o male. Con Roma Cares stiamo facendo un ottimo lavoro: ci saranno nuove iniziative in primavera sulla lotta alla violenza e al razzismo”.

“Per quanto riguarda i giocatori, per fare il paragone tra le due stagioni bisogna capire che l’infortunio di alcuni membri della rosa non ha aiutato. Se poi i giocatori non sono in forma non è colpa loro, ma nostra che dobbiamo migliorare l’allenamento collettivo. C’è stata poi la partita contro il Bayern che ha avuto ripercussioni psicologiche. Nell’ultima parte della stagione Rudi ha fatto un ottimo lavoro e abbiamo disputato una delle migliori partite contro la Lazio al ritorno: siamo andati in vantaggio, ci hanno raggiunti e siamo tornati di nuovo in vantaggio. La grinta che ho visto in quella partita mi fa ben sperare per il futuro.”

Ha le idee chiare sul futuro di Totti? La sua presenza condiziona la ricerca di grande attaccante?

“Francesco è un incredibile giocatore ed è un elemento fondamentale per la Roma. Vorrei che tutti avessero la sua forma nonostante l’età. Avrà un posto nella Roma fino a quando vorrà e noi vorremmo ricoprisse un ruolo importante. E’ il suo ultimo anno di contratto, non abbiamo ancora parlato per il futuro: qualsiasi decisione sarà una scelta condivisa, sia se vorrà continuare come giocatore o con altri ruoli. Quando la sua carriera sul campo finirà potrà comunque fare parte della Roma a vita.”

Ci sono dei calciatori incedibili? Pjanic e Nainggolan di fronte a offerte importanti potrebbero partire?

“Durante la fase del mercato non vogliamo scoprire troppo le carte. Riguardo la vendita di giocatori è sempre tutto deciso in modo molto razionale. Ogni volta che abbiamo ceduto un giocatore avevamo già pronto un sostituto. Benatia è stato un caso particolare avremmo voluto tenerlo con noi ma anche quello alla fine è stato un buon affare perchè sono stati investiti gli introiti per nuovi giocatori. Lo stesso vale per Marquinhos: era un gran giocatore ma con l'incasso abbiamo potuto comprare più di un giocatore. Anche la vendita di Lamela è stata un buon affare.”

In termini di preparazione atletica cosa non ha funzionato e quali sono gli obiettivi della prossima stagione?

“Abbiamo bisogno di una migliore collaborazione, non voglio incolpare nessuno, ma come avrete visto non eravamo in buone condizioni fisiche ed abbiamo subito troppi infortuni. A gennaio abbiamo preso la nostra decisione e a Marzo abbiamo identificato chi sarebbe stato per noi la migliore scelta in Darcy Norman e Ed Lippie che lavoravano con delle squadre sportive professionali a Boston. Abbiamo discusso di temi come e biomeccanica, nutrizione e importanza del sonno”.

“Rudi è stato sorpreso in positivo dell’organizzazione. Anche Leo e Kevin, che hanno lavorato con entrambi gli staff, hanno dichiarato di essere molto impressionati. A livello di organizzazione nel campo e fuori saremo tra i migliori club del mondo.”

Ci sono alcuni giocatori in forse: ci sarà una rivoluzione? Qual è il budget alla luce del secondo posto?

“Non parlerò di quali giocatori partiranno o resteranno: non ha senso parlarne in pubblico mentre la trattativa è in corso. Faremo ciò che per noi è il meglio per il club. Qualche decisione potrebbe deludere qualche il tifoso, questo può accadere nel caso si venda un giocatore che stia a cuore”.

“Il budget dipende da diversi fattori: chi rimane, chi parte, gli ingaggi, i bonus dalla Champions League: da questo punto di vista è stata estremamente importante la vittoria con la Lazio non solo per il Financial Fair Play ma anche per non dovere affrontare turno preliminare ad agosto e questo ci darà più flessibilità nella preparazione e nel mercato”.

Il rapporto con Garcia dopo la conferenza stampa di fine stagione qual è stato? Ha dovuto convincerlo a restare?

“È molto chiaro che Rudi non voleva dire esattamente quello che ha detto riguardo il gap incolmabile con la Juventus: non si è espresso bene. Abbiamo parlato molto nelle ultime settimane e sa di aver sbagliato con quella dichiarazione. Non credo ci sia un divario incolmabile tra noi e loro: nella stagione passata prima parte siamo andati bene e nella seconda male”.

“In termini di staff medico a dicembre con Rudi, Walter, Italo e Mauro abbiamo discusso il problema degli infortuni e abbiamo preso una decisione alle 3 di mattina su come migliorare la situazione. Abbiamo iniziato a cercare figure nuove piuttosto che chi doveva andar via. Insomma un modo per migliorare la situazione e Rudi era presente con noi. Se Gervinho resterà? Il parere di Rudi è ovviamente importante, anche lui fa parte di questo processo.”

La politica di acquistare giocatori giovani proseguirà o ci sarà un cambiamento?

“Credo che questo discorso non abbia molto senso. Abbiamo dimostrato di essere in grado di individuare giovani talenti: Strootman era un giovane, lo stesso vale per Pjanic. Marquinhos era un diciannovenne che poi abbiamo rivenduto bene. Walter sta facendo un ottimo lavoro con i giovani talenti, ma alcuni quest’anno hanno subito degli infortuni fastidiosi. La politica dei giocatori funziona bene ma ogni caso fa storia a sé”.