1. Aldair Nascimento Santos, o più semplicemente Aldair, è nato il 30 novembre 1965 a Ilheus, Brasile.
2. Dopo essere passato dal settore giovanile alla prima squadra del Flamengo, Aldair ha vinto il campionato Brasiliano prima di andare a giocare in Portogallo, al Benfica.
3. Iniziò a giocare come attaccante, ma era stanco di subire gli interventi gli interventi dei difensori avversari e passò alla linea arretrata come dichiarato in un’intervista: “Giocando da attaccante prendevo troppi calci”.
4. Tra le persone da ringraziare per l’arrivo di Aldair in giallorosso c’è l’ex allenatore della Roma Sven-Goran Eriksson. Lo svedese era suo allenatore al Benfica e, nel 1990, dopo aver perso la finale di Coppa dei Campioni contro il Milan convinse personalmente Dino Vola a comprare il difensore brasiliano.
5. Nonostante sia arrivato alla Roma solo nel 1990, Aldair lasciò talmente il segno durante i suoi primi sette anni di Roma da essere inserito nella lista degli undici calciatori di sempre da Nils Liedholm nel 1997.
6. Venne soprannominato Pluto, per via delle movenze simili al personaggio dei fumetti Disney.
7. Prima di Totti, il capitano della Roma era Aldair. Il difensore ereditò la fascia da Abel Balbo nel 1998, ma alla vigilia di Roma-Udinese del 31 ottobre 1998 Pluto scelse di passare le redini al numero 10 di ieri e di oggi.
8. Aldair fece parte della squadra che vinse il mondiale di USA 1994, che coincise con il momento più alto della sua carriera. Ma la Coppa del Mondo non fu l’unico trofeo vinto con la maglia verdeoro, con la quale ha anche conquistato una Confederations Cup nel ’97, la Coppa America nel 1989 e 1997 e la medaglia di bronzo nelle Olimpiadi del 1996.
9. Aldair è il calciatore straniero ad aver giocato più gare con la maglia giallorossa in Serie A: 330. In totale, includendo anche le coppe, il brasiliano ha registrato 436 presenze in 13 anni di Roma.
10. L’ultimo match ufficiale con la maglia della Roma di Aldair ha coinciso con una sconfitta per 2-1 con l’Atalanta, il 24 maggio del 2003. “È stata una gara emozionante per me, ma sono dispiaciuto per la sconfitta”, dichiarò il difensore brasiliano al fischio finale. “Non volevo che finisse in questo modo. Ci tenevo a vincerla la mia ultima partita ufficiale in questo stadio, anche se non contava nulla”.
11. Un emozionato Francesco Totti sul suo sito internet ufficiale lanciò il suo messaggio in occasione dell’ultima partita di Aldair: “Un pezzo di Roma mancherà nella nostra difesa. Non voglio essere troppo sentimentale, ma voglio scrivere per ringraziarti prima di tutto come calciatore ma soprattutto come uomo. Mancherai a tutti qui, ma a me di più. Abbiamo passato 13 anni insieme nei quali abbiamo condiviso gioie, sofferenze e emozioni indescrivibili. Mi hai visto crescere nel tempo e sei stato un modello da seguire. Sarai sempre il benvenuto a Roma. Grazie di tutto.”
12. In occasione della sua ultima partita in giallorosso nel 2003, il Club decise di ritirare la numero 6 indossata dal brasiliano per oltre dieci anni. Con il suo arrivo nella Capitale, Kevin Strootman chiese quella maglia che gli venne concessa con il benestare dell’ex difensore giallorosso: “Voglio ringraziare Aldair – dichiarò il centrocampista olandese –, so che è stato uno dei migliori calciatori di sempre ad aver giocato per la Roma. È un dovere cercare di ripetere quanto raggiunto da lui con questo Club e spero che i tifosi possano darmi per questo tutto il supporto di cui ho bisogno”.
13. Nella città eterna Aldair ha conquistato una Coppa Italia nel 1991, uno Scudetto nel 2001 e la Supercoppa italiana nello stesso anno. Rilasciò qualche giorno prima del tricolore una storica intervista: “Percepisco l’ansia dei tifosi, la loro attesa, la loro grandissima voglia di esplodere, di fare festa. Aspettiamo ancora un pochino, li capisco: non ne possono più. Mi sento come loro, uno di loro in questo momento. C’è da fare un ultimo sforzo, noi e loro, poi tutto sarà bellissimo”.
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