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Totti: “Abbiamo l’organico per fare bella figura a Madrid”


Le parole del dirigente giallorosso nell’intervista rilasciata al Match Program ufficiale del club in vista di Real-Roma...

“Abbiamo l’organico per fare bella figura, anche se davanti abbiamo dei marziani”: Francesco Totti conosce la difficoltà della trasferta di Madrid per la Roma ma confida nelle capacità della squadra giallorossa.

“Sulla carta la gara di Madrid potrebbe essere la più difficile” ha aggiunto il dirigente giallorosso nell’intervista rilasciata al Match Program ufficiale del club. “Il Real è campione d’Europa e si gioca al Bernabeu, in uno stadio un po’ particolare, differente da tutti gli altri. Affrontandoli nella prima gara del girone potremmo riuscire a giocare una grande partita, sicuramente la squadra ci proverà”.

Con quali ambizioni inizia la Champions League della Roma, soprattutto dopo quanto fatto lo scorso anno in Europa?

“La Champions della Roma inizia con la speranza di ripartire dove siamo arrivati lo scorso anno. È l’augurio che ci facciamo noi della Roma e soprattutto se lo fanno tutti i tifosi giallorossi. Sappiamo che non è semplice ripetersi in competizioni di questo calibro, ma cercheremo di arrivare lontano e di portare la Roma in Europa più in alto possibile”.

Il Bernabeu fa più paura o crea più stimoli?

“È uno stadio può incutere timore, ma che può essere al contempo da stimolo. Non capita spesso di giocare a Madrid e quando accade cerchi sempre di fare bella figura”.

Totti e il Bernabeu, un legame forte, che ha scandito momenti importanti della sua carriera. Cosa ricordi del 30 ottobre del 2002?

“In quello stadio ricordo cose belle, ma anche momenti brutti. Però sono più i ricordi belli in questi venticinque anni di carriera. Nel 2002 il mio gol a Madrid con una vittoria, per 1-0. Uno dei ricordi più belli della mia carriera. Dopo tantissimi anni una squadra italiana era tornata a vincere al Bernabeu, con un mio gol. Per me è stata una doppia soddisfazione. In quel momento però pensavo più alla squadra che a me stesso”.

Nel 2016, tutto lo stadio le tributò una standing ovation.

“Quando entrai a pochi minuti dalla fine tutto lo stadio si alzò in piedi. È stato il coronamento alla mia carriera. Per me è stato un giorno memorabile, indimenticabile. In quel rettangolo di gioco ne hanno visti di campioni, ne sono passati tanti e tanti giocatori ci sono tutt’ora. Vedere tutta la gente in piedi che mi applaudiva, non me lo aspettavo. Per questo li ringrazierò infinitamente perché ogni volta che ho giocato al Bernabeu mi hanno sempre trattato con i guanti bianchi, in tutto e per tutto”.

A distanza di tempo, può raccontarci come andarono le cose con il Real Madrid? È vero che tra i vari tentativi di portarla in Spagna, le inviarono una maglia del Real con il suo nome?

“C’è stato un momento nella mia carriera, dal 2004 in poi, nel quale hanno cercato di portarmi a Madrid in tutti i modi. Mi mandarono la maglia del Real con 10 Totti per “aiutarmi” a passare con loro. Il Presidente non posso dire che mi chiamasse spesso e volentieri, ma ha provato in tutti i modi di entrare in contatto con me. In quel momento ero abbastanza titubante, ero con un piede di qua e uno a Madrid. Ero molto indeciso… Poi però l’amore ha prevalso su tutto.

L’amore per la maglia, per questa città, per questa gente… per tutti quelli che mi hanno aiutato in questi venticinque anni ad indossare la fascia di capitano con una sola maglia”.

Le è capitato di incontrare negli ultimi tempi il presidente Florentino Perez, cosa le ha detto?

“Mi è capitato spesso di rincontrarlo, anche l’ultima volta ai sorteggi a Montecarlo. Mi saluta sempre con affetto e gratitudine. Però ogni volta mi fa la stessa battuta, perché sono stato l’unico giocatore che non è riuscito a portare al Real, e lui non se ne è mai fatto una ragione. Nell’ultima partita che ho giocato contro di loro ha voluto una maglia autografata con la scritta ‘Unico giocatore che ha detto no al Real Madrid’".

Nell’organico attuale del Real Madrid c’è Modric che ha sempre detto che lei è il suo idolo. Crede possa vincere il Pallone d’Oro?

“Quest’anno penso abbia buone possibilità di vincerlo… ancora se ancora non ho capito come si vince: bisogna vincere un trofeo oppure perché sei più forte come giocatore, sono due cose ben differenti. Negli ultimi quindici anni Ronaldo e Messi sono stati extraterrestri… quelli che fanno parte di un’altra categoria. Modric è un fuoriclasse, extraterrestre anche lui, ha vinto tanto e fatto un grande mondiale. Ha buone possibilità di vincere, anche se penso che alla fine vincerà Ronaldo”.

Se dovesse assegnarlo lei, invece?

“Lo darei a Modric, anche per cambiare e credo sarebbero contenti anche Ronaldo e Messi”.


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