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    De Rossi: “Se siamo tutti al massimo possiamo fare cose straordinarie”


    Al termine della convincente vittoria per 3-0 sul CSKA Mosca, anche a Daniele De Rossi è stata chiesta una spiegazione sulla differenza di rendimento della squadra tra Serie A e Champions League

    “Il nostro percorso finora in campionato non è stato all’altezza della nostra qualità”, ha dichiarato il capitano giallorosso. “Dobbiamo rientrare nei primi quattro e giocando come sappiamo possiamo farcela. I cali di rendimento sono preoccupanti e dobbiamo evitarli. Per ora stiamo andando bene in Champions League e peggio in campionato, un po’ come l’anno scorso”.

    Se giochi così bene con la frattura, come giocherai senza?

    “Da Empoli avevo lavorato poco con la squadra in allenamento. Temevo di non reggere per tutta la partita e forse nella ripresa sono calato un po’”.

    Siete una squadra che si esprime meglio nelle coppe piuttosto che in campionato?

    “Nonostante la Juventus sia una squadra di marziani, è il campionato il torneo che rimane più alla nostra portata. Se La Juve fallisse un anno è in campionato che dovremmo essere pronti. In Champions quando il livello si alza potrebbe anche non bastare la nostra prestazione migliore. È un peccato che in campionato siamo così lontani dal vertice, un po’ per errori nostri, un po’ perché la Juventus le ha vinte quasi tutte”.

    Cosa è successo nella preparazione di Roma-SPAL che non è piaciuto a Di Francesco?

    “Sono cose che rimarranno nostre, dinamiche molto normali che succedono quotidianamente, forse meno in una squadra come la Juventus. Noi siamo in tanti, a volte manchiamo noi anziani, a volte i giovani sono più frizzantini e il mister li deve tenere con il guinzaglio tirato com’è bravissimo a fare. Dobbiamo essere tutti al massimo per riuscire a fare cose straordinarie come abbiamo fatto anche l’anno scorso”.

    Durante l’intervista, la presenza di Fabio Capello negli studi di Sky è stato il pretesto per ricordare l’esordio di Daniele in giallorosso, in una gara di Champions League contro l’Anderlecht il 30 ottobre del 2001.

    “Sarebbe riduttivo parlare solo del momento del mio esordio per spiegare quello che ha fatto Fabio Capello per me e quanto sia stato importante per tutta la mia carriera proseguita senza di lui”.