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Visti dall'avversario: Barcellona

Visti dall'avversario: Barcellona

Antimo De Salve, presidente e fondatore della Penya lombarda FC Barcellona, ci da' la sua anteprima della super sfida del Camp Nou di martedì, confessando quale giocatore della Roma i tifosi blaugrana dovranno temere nella notte di Champions League...


La stagione è partita da 4 mesi: come giudichi questo avvio di stagione del Barcellona?
“Un avvio positivo sicuramente positivo nonostante qualche piccolo incidente di percorso legato ad alcuni infortuni di giocatori importanti. Se noi andiamo infatti a vedere i risultati ottenuti finora dal Barcellona e li paragoniamo a quelli della stagione scorsa diciamo che sono più che soddisfacenti dato che quest’anno la squadra di Luis Enrique, oltre ad essere imbattuta in Champions e in testa al suo girone, è prima in classifica solitaria nella Liga con 30 punti e 4 lunghezze di vantaggio sull’Atletico e ben 6 sul Real, abbattuto nel ‘clasico’ di sabato al Bernabeu. L’anno scorso invece il Barça dopo 12 gare aveva 4 punti in meno, aveva perso la sfida con i blancos alla decima e aveva subito una sconfitta in CL a Parigi col PSG. Tutte queste note positive nonostante in questo avvio di stagione, tra gli altri, Luis Enrique ha perso Messi per diverse settimane e soprattutto Rafinha per tutto l’anno”.

Come si stanno integrando i nuovi acquisti di questa estate nonostante non possano ancora scendere in campo?
“Dalle notizie che ho dallo spogliatoio, i due principali nuovi acquisti, Arda Turan e Alex Vidal si stanno allenando bene alla Ciudad Deportiva e si stanno integrando al meglio col resto dei compagni in vista di gennaio, quando finirà la squalifica imposta dalla FIFA al club che permetterà loro di scendere in campo in gare ufficiali. Nella gestione di nuovi elementi Luis Enrique è molto bravo, visto che lo scorso anno è riuscito a fare integrare al meglio, in una squadra che giocava a memoria da anni, ben 7 giocatori nuovi, ponendo la sua firma, anche tattica, in una stagione storica conclusa con il triplete, grazie alle vittorie in Champions League, Liga e Copa del Rey”.

Chi è stato fino a questo momento il migliore giocatore del Barcellona e perchè?
“In questo momento scelgo Neymar, per il fatto che si è preso sulle spalle la squadra nei due mesi in cui è stato fuori per infortunio Messi. Ha segnato ben 12 reti in 14 partite in campionato e 2 in 4 gare di Champions, dimostrando di poter sopperire all’assenza dell’argentino. La coppia composta con Suarez si è dimostrata poi una coppia gol implacabile, mettendo a segno insieme 23 dei 29 gol realizzati dal Barcellona in questo avvio di Liga e 5 dei 10 in CL. Neymar si sta poi distinguendo anche a livello di leadership nello spogliatoio, che da quest’anno poteva sentire la mancanza di un veterano come Xavi, andato a giocare in Quatar e che necessitava quindi di nuove forti presenze”.

Quale è stata la migliore prestazione stagionale del Barcellona e perché?
“Prima di sabato avrei detto la vittoria a metà settembre, esattamente il giorno 12, al Vicente Calderon in rimonta 1-2 contro l’Atletico Madrid in trasferta. Ma adesso non posso non scegliere lo 0-4 al Benrabeu contro il Real Madrid di sabato scorso. Una prova di superiorità disarmante contro i Blancos, per di più in trasferta davanti al loro pubblico. Una gara in cui Neymar e Suarez hanno confermato il loro stato di grazia e il loro ruolo fondamentale nel Barcellona in questo periodo di assenza di Messi, che con la Roma potrebbe recuperare”.

Quale è invece stata la peggiore gara e cosa è andato particolarmente male in quella occasione?
“La gara di andata di Supercoppa di Spagna in trasferta contro l’Atletico Bilbao, dove il Barcellona è uscito sconfitto per 4-0 dal San Mamès. Ci sono più fattori da considerare per spiegare quella sconfitta. Innanzitutto la stanchezza, visto che la squadra aveva giocato solo tre giorni prima in Ucraina la Supercoppa Europea contro il Siviglia vincendo 5-4 ai supplementari una gara molto impegnativa dal punto di vista fisico. In secondo luogo, anche per via di quella gara a Tiblisi, nella partita successiva col Bilbao Luis Enrique fece tanto, forse troppo, turn over. Il tecnico mise in campo infatti una formazione molto diversa da quella di tre giorni prima, schierando delle novità in tutti i reparti: in porta Ter Stegen, in difesa la coppia centrale Vermaelen-Bartra, in mezzo al campo Mascherano e Sergi Roberto ad affiancare Rafinha e anche in attacco Pedro dal primo minuto. Infine la gara, che per tutto il primo tempo fu equilibrata, fu indirizzata da un errore di Ter Stegen che diede il là alla vittoria dei baschi…”.

Quale reparto del Barcellona a tuo parere sta rendendo meglio e quale è un po’ sotto le aspettative?
“Quest’anno finora sotto le aspettative è sicuramente il reparto difensivo, visto che il Barcellona sta prendendo tanti gol, soprattutto nella Liga, dove in 12 partite finora la squadra ha subito ben 12 gol, rispetto ad esempio ai 6 dell’Atletico Madrid. D’altra parte bisogna considerare che la difesa titolare praticamente Luis Enrique non l’ha mai avuta a disposizione ad eccezione delle ultime gare, dove in effetti si è vista una inversione di tendenza, compresa l’ultima gara col Real. C’era stato invece a inizio stagione l’infortunio di Bravo, la squalifica di 4 turni di Pique e dei problemi fisici per Dani Alves. Nelle ultime 4 gare di Liga, come detto, con il recupero di tutti gli effettivi, è stato in effetti subito un solo gol. Il reparto offensivo sta andando benissimo invece dall’inizio, nonostante la citata assenza di Messi per quasi due mesi: la coppia Neymar-Suarez sta volando e anche i vari altri attaccanti che sono stati schierati a rotazione da Luis Enrique nel suo 4-3-3 al posto dell’argentino hanno reso bene. Il Barcellona non ha a caso ha il miglior attacco della Liga ed è tra i migliori di quelli della Champions”.

Quale è la squadra che ti ha maggiormente impressionato dopo queste giornate di Champions League?
“Devo ammettere che non c’è una squadra che mi ha colpito ed esaltato più delle altre, mentre al contrario ci sono state delle altre che mi hanno deluso particolarmente: su tutte, a livello spagnolo il Siviglia e a livello europeo il Chelsea. Certo, poi per la rosa a disposizione e il blasone, rimangono pericolosissime per la vittoria finale, insieme al Barcellona, il Bayern Monaco e il Real Madrid”.

Visti dall'avversario: Barcellona

Come giudichi questo inizio di stagione della Roma?
“I giallorossi sono a mio parere la squadra che finora in Italia ha mostrato il gioco più piacevole e divertente da vedere. Considerando campionato e coppe, paradossalmente a livello di qualità di gioco espresso, la gara della Roma che mi è piaciuta di meno quest’anno è stata quella proprio contro il Barcellona all’Olimpico. Quella fu una gara forse troppo fisica in cui anche la squadra di Luis Enrique non espresse un bel calcio quella sera. Tolto il gesto di Florenzi, quella sera non ho visto né una grande Roma né un grande Barcellona. Unico neo della squadra di Garcia quest’anno, in Champions League e non in campionato, è la difesa un po’ ballerina, come visto soprattutto a Borisov e a Leverkusen”.

Quale è il giocatore della Roma che i tifosi del Barcellona dovranno temere di più?
“A livello di esperienza mi verrebbe da dire De Rossi, che insieme a Totti in Spagna è molto rispettato. Ma considerando il momento di forma e l’inizio di stagione dico che Florenzi è l’uomo da temere martedì. Indipendentemente dal gesto atletico che ha fatto nella gara di andata all’Olimpico, lui sta giocando un grande calcio, è un giocatore duttile che sa dare il suo contributo anche in fase offensiva partendo da terzino. E’ davvero un elemento prezioso”.

Se tu potessi scegliere un giocatore della Roma da aggiungere alla rosa del Barcellona, quale prenderesti e perché?
“Anche se martedì non ci sarà, dico Salah. Ha una velocità importante e delle caratteristiche tecniche che nella rosa del Barcellona si integrerebbero bene. Tra tutti l’egiziano è poi il giocatore che mi intriga di più pensando anche in una ottica futura, visto che è giovane di età”.

Quale è il tuo pronostico per la gara di martedì?
“Il Barcellona ovviamente giocherà per la vittoria, come credo anche la Roma, vista la sua classifica nel girone. Visto il risultato del ‘clasico’ di sabato col Real, al Barcellona potrebbe anche andare bene un pari in fin dei conti perché segnerebbe la matematica qualificazione agli ottavi. Certo, giocare al Camp Nou non è facile per nessuno e la favorita rimane la squadra di Luis Enrique. Ma, gara di martedì a parte, spero sinceramente che agli ottavi insieme ai blaugrana passino i giallorossi”.