Il tecnico francese, nella conferenza stampa alla vigilia della gara di Champions League, ha sottolineato che la Roma per ottenere la vittoria deve dimostrare di essere feroce e che solo con questo atteggiamento potrà portare a casa il risultato del passaggio agli ottavi, che è uno degli obiettivi stagionali del club”.
“La partita col BATE è come un derby: non si gioca, si vince” ha esordito Garcia. “L’atteggiamento giusto è quello di combattere dal primo all’ultimo minuto e di dimostrare sul campo che abbiamo una voglia feroce di passare il turno, che è uno dei nostri obiettivi da inizio anno”.
In questi giorni ha lavorato più sulla testa o sulla tattica?
“Relativamente alla gara col BATE non c'è nulla a cui pensare: dobbiamo fare la partita giusta contro il BATE e vincere. Dobbiamo dimostrare sul campo che gli 11 lupi che inizieranno la gara, i 3 che entreranno, i 18 in panchina e tutto lo staff, saranno in grado di centrare il primo obiettivo stagionale che è quello di qualificarci agli ottavi di Champions League”.
Ci saranno dei cambi in formazione, come ad esempio Castan al posto di Rudiger?
“Delle possibilità che questo accada ci sono. Abbiamo diversi infortunati che fanno sì che le soluzioni a mia disposizione siano ridotte, ma ci sono. Questa partita si vincerà sulla voglia e la nostra è immensa. Ripeto, ci sarà da mettere in campo e in panchina 18 ragazzi che daranno tutto per la vittoria. Non c’è altro obiettivo che vincere”.
Se la Roma dovesse non passare il turno sarebbe anche il suo fallimento?
“Io penso solo a vincere e domani vinceremo, non c’è altro da dire o da fare. Non possiamo e non vogliamo contare su un pareggio tra Bayer Leverkusen e Barcellona, non è l'atteggiamento giusto. Il modo giusto di affrontare la gara è di combattere e di dimostrare sul campo che abbiamo una grande voglia, ferocia come dicevo. Non capitano spesso queste partite importanti di qualificazione per questo club e noi vogliamo giocarle anche in futuro. Vogliamo essere a Nyon per il prossimo sorteggio”.
La prossima sarà la settimana più difficile da quando lei è a Roma?
“Siamo tutti uniti e dobbiamo lottare insieme infatti per raggiungere i nostri obiettivi e risultati. La squadra c’è e la società ha dimostrato unità in un momento in cui la ruota non gira molto a nostro favore, ma la qualità di un gruppo di uomini è anche quella di dimostrare di sapere uscire da questi momenti. Solo a noi spetta di spingere forte per vincere la partita col BATE. A parlare sarà come sempre il rettangolo verde”.
Pallotta a Roma è una spinta in più?
“Sì, siamo più forti con il Presidente, saremo più forti anche con i tifosi domani. Spingeremo tutti nella stessa direzione domani all’Olimpico. Da parte nostra, noi in campo dobbiamo dimostrare la nostra fame”.
Cosa è successo dopo la sosta? Vede una squadra che ha paura?
“Una squadra impaurita non va Torino a pressare alto per tutta la partita o quasi. Prima dell’ultima sosta stavamo benissimo, segnavamo tanto, avevamo vinto il Derby e tutto andava bene. Dopo 4 partite ora all’esterno sembra che siamo diventati tutti scarsi. Il mio lavoro è mantenere l’equilibrio su tutte le cose e non essere euforici un giorno e depressi l’altro. Pensiamo al BATE ora, vogliamo vincere. La stagione è ancora lunga: in campionato non siamo neanche alla fine del girone d’andata e davanti abbiamo quindi ancora tante gare”.
Secondo lei questa squadra ha valorizzato le qualità di Edin?
“Sappiamo perché lo abbiamo preso. Dzeko è un grande campione. Penso che la squadra potrebbe offrigli più opportunità da rete, soprattutto in questo momento. Ho totale fiducia in tutta la squadra, abbiamo fatto tanti gol e siamo il migliore attacco della Serie A. Dobbiamo continuare a produrre gioco e continuare a dare chances a Edin e ai suoi partner d’attacco. La cosa preoccupante è quando una squadra non ha occasioni per andare a segno, ma questo non è il caso della Roma”.
Salah è pronto per il BATE?
“La cosa sicura è che Mohamed sta bene. E’ logico che non ha 95 minuti nelle gambe, ma è pronto”.
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