Parliamo della trovata di Francesco Totti, ovviamente, in Roma-Lazio 2-2 dell’11 gennaio scorso.
“Ho preso in considerazione mille altre idee”, avrebbe poi confessato il Capitano dopo l’istantanea, ma quella dello scatto per catturare la gioia sua e dei tifosi si rivelò una scelta vincente.
E un simile piano è impossibile da realizzare senza un complice fidato: “Ho dato il mio telefono a Guido Nanni. Gli ho chiesto di portarlo con sé sul campo”.
Ecco il racconto di quella giornata.
A fine primo tempo la Roma si trova sotto 2-0 e il progetto sembra ormai leggermente avventato.
A tre minuti dall’inizio della ripresa, qualche segnale di speranza. Totti mette in rete con un tempismo perfetto il cross di Kevin Strootman, mentre Guido Nanni controlla la tasca per vedere se lo smartphone è ancora al suo posto.
Quindici minuti dopo, nella stessa posizione del primo gol, il Capitano trova ancora la porta, questa volta con un gesto tecnico da manuale.
Nanni si avvicina e Totti reclama il cellulare, prima di mettersi in posa davanti a una Curva Sud in delirio, dove scatta il selfie sportivo più famoso di sempre.
“Non sono abituato a farmi i selfie, perché sono riservato sulle cose della mia vita privata”, avrebbe poi dichiarato ai giornalisti il Capitano. “L’occasione, però, era unica, perché con questo gol ho superato il marcatore più prolifico di sempre nella storia dei Derby. Un momento che tutti ricorderanno”.
E la foto originale? Totti dà il suo telefono a chi si occupa dei digital media dell’AS Roma: “Utilizzatela come meglio credete”.
Lo scatto, ovviamente, diventa subito virale.
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