Siamo arrivati alla sesta gara del girone di ritorno: come giudichi questa prima parte di stagione del Carpi?
“Va giudicata in tre blocchi, a seconda dei cambi di allenatore che ci sono stati. Il primo periodo va dall’inizio di campionato fino all’esonero di Fabrizio Castori dopo la sconfitta per 5-1 con la Roma il 20 settembre, quando il Carpi in effetti giocava un calcio non brillante con una squadra però praticamente tutta nuova fatta in estate. Il secondo è legato all’interregno di Giuseppe Sannino che è durato poco più di un mese fino al 3 novembre con i biancorossi che fecero solo 4 punti in 5 gare, risultato che portò alla richiamata in panchina di Castori. Da quel momento in poi il Carpi ha migliorato le sue prestazioni, raccogliendo nel mese di gennaio una serie utile di 5 gare consecutive senza sconfitte condita da due vittorie di fila contro Udinese e Samp. Quest’ultimo periodo felice è coinciso anche con alcuni cambi in società, tra cui quello del Direttore sportivo, con il passaggio da Sean Sogliano a Giancarlo Romairone, che si è trovato da subito in sintonia con le idee di Castori e che ha riportato a gennaio diversi giocatori della vecchia guardia a Carpi. ”.
Come stanno giocando i nuovi acquisti di questa estate e come giudichi il mercato invernale del club appena concluso?
“In estate la squadra è stata stravolta rispetto a quella che era salita dalla serie B, con ben 18 nuovi giocatori, tra cui il nome più prestigioso è stato sicuramente quello di Marco Borriello. Ma la gran parte di questi nuovi arrivati hanno in gran parte deluso e sono stati infatti venduti nell’ultima sessione di mercato invernale appena conclusa, compreso l’attaccante ex Roma che è passato all’Atalanta. A gennaio sono invece tornati a Carpi tanti giocatori che in passato avevano giocato in biancorosso, grazie anche al cambio di DS accennato, con Romairone che ha accontentato le richieste di Castori che voleva ricomporre il gioco che aveva la squadra in B e quindi necessitava di giocatori che già conoscessero le sue idee. Tra questi citiamo il difensore Fabrizio Poli e il portiere Simone Colombi, che erano al Carpi già ai tempi della Serie C, Filippo Porcari, centrocampista e capitano della scorsa stagione della promozione in A ed il difensore Emanuele Suagher, anche lui tra i protagonisti della salita dalla serie cadetta dell’anno passato. Oltre a questi poi si è aperto un filo diretto con il Napoli, dove lavora l’ex DS del Carpi Cristiano Giuntoli, da dove sono arrivati due centrocampisti, il giovane Eddy Gnahorè e soprattutto Jonathan De Guzman. Con questi nuovi arrivi il tecnico Castori ha ridato alla squadra il gioco che aveva in Serie B, fatto di ripartenze e grande atletismo, e sicuramente le cose stanno andando meglio che ad inizio stagione”.
Chi è stato fino a questo momento il migliore giocatore del Carpi?
“Dico Gaetano Letizia, giocatore eclettico nei ruoli che può giocare infatti sia in difesa che a centrocampo, semplicemente perché è stato il più costante nelle varie prestazioni in questi sei mesi di campionato dove ha anche segnato un gol nel derby emiliano contro il Bologna ad ottobre. Una citazione la meritano però anche Kevin Lasagna e Lorenzo Pasciuti: il primo si è messo in luce nell’ultimo periodo con due gol contro Inter e Fiorentina, mentre il secondo ha raggiunto con il gol all’Udinese ad inizio anno un record speciale, quello di aver segnato con la maglia del Carpi in tutte le categorie dalla Lega Pro alla A”.
Quale è stata la migliore prestazione stagionale del Carpi e perché?
“La migliore e sicuramente più prestigiosa è secondo me una partita che non ha portato alla vittoria ma ad un pareggio, quello ottenuto a San Siro contro l’Inter il 24 gennaio. Quel giorno a Milano il Carpi giocò una bella gara, raggiungendo il meritato pari in extremis grazie al gol di Lasagna. In secondo luogo vorrei però anche citare le ultime due vittoriose prestazioni contro Udinese e Sampdoria, entrambe battute al Braglia nel mese di gennaio con due convincenti 2-1”.
Quale è invece stata la peggiore gara e cosa è andato particolarmente male in quella occasione?
“Due sono a pari merito: la sconfitta alla prima di campionato a Genova con la Sampdoria per 5-2 dove dopo 37’ i biancorossi erano sotto di cinque reti e quella proprio con la Roma all’andata all’Olimpico, dove il Carpi perse nettamente 5-1. In entrambe le occasioni la squadra una volta andata sotto non è proprio riuscita a reagire, continuando solo a subire fino alla fine del match”.
Quale reparto del Carpi a tuo parere sta rendendo meglio e quale è quello un po’ sotto le aspettative?
“Quello che si è comportato meglio direi che è il centrocampo, mettendoci dentro sia Letizia che Lollo, tra i migliori biancorossi in stagione: i giocatori di questo reparto si sono trovati infatti a battagliare con centrocampi davvero forti in questa Serie A e diverse volte se la sono cavata bene, anche con diverse big. Invece come settore più in difficoltà dico la difesa anche perché i numeri stessi dicono che, con 40 reti al passivo, è la terzultima del campionato, seconda solo a quella del Frosinone e della Sampdoria”.
Quale è la squadra che ti ha maggiormente impressionato dopo questa prima metà di campionato?
“Giudicando quelle viste in campo contro il Carpi e non dando una valutazione globale sul campionato dico proprio la Roma. Il Carpi infatti con le altre big si è difesa bene, perdendo sempre di misura con Napoli, Juve, Inter e Fiorentina e anzi strappando un pari interno con gli azzurri capolista. Quel pomeriggio all’Olimpico i giallorossi misero in totale difficoltà i biancorossi che non entrarono mai in partita e furono surclassati sul campo con un risultato finale molto netto del resto, 5-1”.
Come giudichi il campionato finora giocato dalla Roma?
“Credo che la squadra abbia perso il treno per lo Scudetto, ma che possa benissimo rientrare per la conquista della Champions League col terzo posto. Sono convinto che l’arrivo di Spalletti, come si sta vedendo, possa solo che portare cose positive. Oltre ad essere un professionista molto preparato, io credo che ci voleva a Roma un allenatore che conoscesse bene la piazza”.
Quale è il giocatore della Roma che i tifosi del Carpi dovranno temere di più?
“Direi Mohamed Salah, vista anche la gara di andata dove l’egiziano con la sua velocità fece malissimo alla retroguardia biancorossa andando via quando voleva. Tra l’altro il giallorosso all’andata fu autore anche di uno delle cinque reti della Roma, ma fu la sua prestazione, più che il gol, a impressionare”.
Se tu potessi scegliere un giocatore della Roma da aggiungere alla rosa del Carpi, quale sceglieresti e perché?
“Considerando che Castori gioca di rimessa prenderei Miralem Pjanic, un giocatore con i piedi buoni che sa gestire bene il gioco con i suoi tocchi anche di prima e che sa all’occasione anche lanciare i compagni in profondità. Oltre a questo, le sue punizioni sono spesso micidiali e invece il Carpi sotto questo aspetto fa molta fatica”.
Quale è il tuo pronostico per la gara di venerdì?
“Ovviamente la Roma secondo me resta favorita perché è in un momento positivo, anche sotto l’aspetto mentale, dopo l’arrivo di Spalletti. Ma aggiungo anche che il Carpi al momento è una squadra difficile da affrontare perché, nonostante la classifica è ancora molto amara, ha riacquistato fiducia dopo la serie positiva di gennaio. Quindi, premesso questo, dico un X2, se posso utilizzare i termini della schedina del Totocalcio”.
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