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Visti dall’avversario: Palermo

Visti dall’avversario: Palermo

Marco Gullà, firma del Giornale di Sicilia di sede a Palermo, ci racconta la movimentata stagione dei rosanero, svelandoci come la squadra del ritrovato mister Iachini arriva alla sfida dell'Olimpico... 

Marco Gullà, firma del Giornale di Sicilia di sede a Palermo, ci racconta la movimentata stagione dei rosanero, svelandoci come la squadra del ritrovato mister Iachini arriva alla sfida dell'Olimpico e quale giocatore vorrebbe sottrarre all'undici di Spalletti questa sera...

Siamo arrivati alla sesta gara del girone di ritorno: come giudichi questa prima parte di stagione del Palermo?

“E’ stato un campionato altalenante quello dei rosanero che avevano iniziato bene accumulando sette punti nelle prime tre giornate, per poi subito accusare quattro ko di fila, tra cui quello con la Roma all’andata. Poi è arrivato un nuovo momento positivo, interrotto però il 10 novembre dall’esonero a sorpresa di Giuseppe Iachini dopo il successo interno col Chievo a causa di una serie di problemi tra il tecnico e il presidente Zamparini. Da lì in poi un periodo turbolento con l’avvicendamento in panchina di ben 5 persone che sono entrate a vario titolo nello staff tecnico nel giro di 3 mesi, un record in negativo per un club di A. Nell’ordine si sono succeduti Davide Ballardini, Fabio Viviani prima e Giovanni Tedesco dopo entrambi in coppia con Guillermo Barros Schelotto e infine Giovanni Bosi, tecnico questo proveniente dalla Primavera del club. Infine, dopo il ko interno col Torino nell’ultimo turno di campionato di domenica scorsa, la decisione del presidente Zamparini di richiamare Iachini. Nonostante tutto questo il Palermo ha attualmente 26 punti in classifica e ha 4 punti di vantaggio sulla terzultima, il Frosinone, fermo ora a quota 22. La salvezza comunque è ancora tutta da conquistare per i rosanero: vedremo se col ritorno di Iachini saranno in grado di raggiungere l’obiettivo”.

Come stanno giocando i nuovi acquisti di questa estate e come giudichi il mercato invernale del club appena concluso?

“In estate, dopo la vendita di Paolo Dybala alla Juventus e Andrea Belotti al Torino, ci si aspettava un reinvestimento dei proventi ricavati dalle cessioni in acquisti di buon livello e invece, a parte l’arrivo di Alberto Gilardino in attacco non ci sono stati grandi squilli di tromba. Il centravanti, con 7 reti finora segnate in campionato, è quello tra l’altro che sta rendendo meglio tra i nuovi arrivati, insieme forse al difensore Edoardo Goldaniga che, arrivato dal Perugia, ha fatto bene soprattutto ad inizio stagione. Nel mercato invernale il Palermo aveva bisogno di uomini di esperienza e invece la società ha preferito puntare su dei giovani. Sono arrivati infatti il difensore Bryan Cristante, il centrocampista brasiliano naturalizzato polacco Thiago Rangel Cionek e l’attaccante ungherese Norbert Balogh, oltre al rientro della punta Accursio Bentivegna dal Como dove era in prestito: tutti questi giovani giocatori nelle prime partite del nuovo anno non però hanno trovato posto in squadra, a parte Cristante, a conferma del fatto che forse ai rosanero serviva un’altra tipologia di calciatori. Staremo a vedere come si comporteranno da qui a fine stagione”.

Visti dall’avversario: Palermo

Chi è stato fino a questo momento il migliore giocatore del Palermo?

“Senza ombra di dubbio il portiere Stefano Sorrentino, perché è stato decisivo in diverse partite, come ad esempio all’esordio in campionato col Genoa, nella seconda a Udine e nella vittoria di gennaio in trasferta a Verona con l’Hellas. Senza di lui in porta il Palermo avrebbe sicuramente 7-8 punti in meno in classifica, questo è certo”.

Quale è stata la migliore prestazione stagionale del Palermo e perché?

“La vittoria in casa contro l’Udinese per 4-1 dello scorso 24 gennaio, una partita in cui i rosanero hanno imposto il loro gioco, facendo anche vedere sprazzi di buon calcio, dominando l’avversario dall’inizio alla fine della gara. In quell’occasione il Palermo è poi riuscito ad andare in rete ben 4 volte con Quaison, Hiljemark, Lazaar e Trajkovski, cosa che gli era riuscita solo un’altra volta in stagione, contro il Frosinone, solo che in quella partita la manovra era stata meno convincente”.

Quale è invece stata la peggiore gara e cosa è andato particolarmente male in quella occasione?

“La sconfitta interna col Milan per 0-2 dello scorso 3 febbraio quando il Palermo è come se non fosse sceso in campo, concedendo ai rossoneri di fare qualsiasi cosa, visto che gli uomini di Sinisa Mihaijlovic avrebbero potuto fare anche più di due gol quel giorno al Barbera. La cosa preoccupante è che i rosanero in quell’occasione sono scesi in campo senza aggressività dimostrando di non avere quell’atteggiamento aggressivo che una squadra che vuole salvarsi deve mostrare. Quella gara fece infatti infuriare molto il presidente Zamparini che da quel giorno iniziò a ripensare seriamente al ritorno di Iachini in panchina”.

Quale reparto del Palermo a tuo parere sta rendendo meglio e quale è quello un po’ sotto le aspettative?

“Sorrentino a parte, che come detto è il migliore della squadra, ti dico che il reparto che sta facendo abbastanza bene è l’attacco, dove l’asse Franco Vázquez-Alberto Gilardino pare funzionare abbastanza, avendo finora fornito 11 dei 27 gol totali realizzati finora dai rosanero. Venendo agli altri reparti la difesa non è più quella dello scorso anno e infatti finora ha subito già 42 reti con Giancarlo Gonzalez, il perno del settore arretrato, che anche lui non sta più rendendo come la passata stagione. Ma se devo dirla tutta l’anello debole della struttura rosanero è il centrocampo, perché non riesce quasi mai a contribuire in maniera decisiva sia in fase difensiva sia in quella offensiva”.

Quale è la squadra che ti ha maggiormente impressionato dopo questi primi 7 mesi di campionato?

“La squadra più forte a mio parere è la Juventus, che qui al Barbera ha passeggiato per 0-3. E’ una squadra che ha una rosa fortissima e una mentalità vincente, come ha dimostrato anche nello scontro diretto di domenica scorsa col Napoli dove è riuscita a soffrire quando doveva e poi al momento giusto, quando ha visto che gli azzurri si stavano accontentando del pari, li ha puniti, anche se con un gol fortunato. A livello di armonia di gioco e di collettivo anche il Napoli ha fatto vedere grandi cose, ma, ripeto, a livello di mentalità e solidità la Juve gli è ancora superiore”.

Visti dall’avversario: Palermo

Come giudichi la Roma del nuovo corso Spalletti?

“Il cambio di allenatore per i giallorossi è stato fruttuoso, come dimostrato dai risultati e devo dire che con il nuovo allenatore la Roma ha ritrovato una sua identità e ha anche iniziato a giocare bene. La squadra ha ancora delle lacune, soprattutto in difesa, dove deve migliorare in diverse cose, ma la mano di Spalletti, anche a livello psicologico, si è subito vista. Io credo quindi che i giallorossi si qualificheranno tranquillamente alla prossima Champions League, almeno al terzo posto, finendo in crescendo la loro stagione”.

Quale è il giocatore della Roma che i tifosi del Palermo dovranno temere di più stasera?

“Dico Perotti perché il suo ingresso in squadra nel mercato di gennaio è stato a mio parere determinante per il buon avvio del nuovo corso di Spalletti. L'argentino è un giocatore che si è inserito subito bene nei meccanismi del nuovo tecnico e che sta dimostrando di poter fare bene anche in una grande squadra come la Roma. Se posso citare un secondo nome scelgo anche Edin Dzeko: è un grande attaccante e prima o poi si sbloccherà…”.

Se tu potessi scegliere un giocatore della Roma da aggiungere alla rosa del Palermo, quale sceglieresti e perché?

“Sceglierei Radja Nainggolan perché al Palermo servirebbe a centrocampo un giocatore come lui, bravo in fase difensiva e offensiva, un campione che riesce a mediare tra i reparti e ad essere bravo anche in zona gol. Diventerebbe subito il perno attorno a cui ruoterebbe tutta la squadra”.

Quale è il tuo pronostico per la gara di stasera?

“Ragionando in termini di schedina del Totocalcio dico 1X. La Roma è ovviamente favorita, viste anche le rose delle due compagini, ma chissà che i valori così diversi sulla carta possano essere stravolti in gara considerando sia che il Palermo ha ritrovato il suo condottiero Iachini in settimana e sia che i giallorossi sono reduci anche dall’impegno settimanale in Champions contro il Real che ha sicuramente sottratto agli uomini di Spalletti energie fisiche e mentali…”.