Dopo una prima metà di stagione difficile in prestito al Monaco, non ci ha pensato due volte a trasferirsi a Roma nel momento in cui i giallorossi sono venuti a cercarlo.
“Sono molto determinato ed entusiasta, la Roma è un nuovo inizio per me” aveva detto poco dopo aver messo la firma sul contratto”. “Vengo qui con tanta umiltà per cercare di dare una svolta alla mia carriera. Ho avuto qualche problema negli ultimi mesi, ma sono qui per dimostrare cosa posso fare, per me, per l’allenatore e per il calcio italiano in generale”.
E non c’è dubbio che El Shaarawy abbia rimesso in piedi la sua carriera. Ha già segnato sei gol e fornito due assist grazie a uno stato di forma molto ispirato che si è reso cruciale per il miglioramento generale della squadra di Luciano Spalletti da quando ha ripreso le redini del team, per una serie che ha visto la Roma totalizzare 26 punti nelle ultime 11 partite di campionato.
Nel 4-1 che ha demolito i rivali della Lazio domenica scorsa, l’Azzurro ha dimostrato ancora una volta quale componente essenziale sia per il sistema di gioco di Luciano Spalletti, tirando fuori una prova che ha evidenziato tutte le sue abilità.
Dalla sua posizione di esterno alto a sinistra, insieme al terzino Lucas Digne, ha fatto funzionare in maniera perfetta la catena di sinistra in una collaborazione che sta diventando sempre più efficace.
I tagli dentro costanti di El Shaarawy lo portano in quelle posizioni centrali pericolose da cui sappiamo essere letale. Questi di fatto creano spazio alle incursioni fulminee di Digne una volta che El Shaarawy si porta dietro il marcatore avversario, lasciando campo al terzino giallorosso.
Le dinamiche sovrapposizioni di Digne hanno rappresentato una fonte inesauribile di impeto offensivo per la squadra giallorossa durante tutta la partita.
Non è pertanto sorprendente il fatto che la Roma abbia scelto di attaccare sulla sinistra nel 41% delle sue azioni offensive. Il gol che ha sbloccato l’incontro al minuto 15 è arrivato grazie a un cross sublime di Digne che ha trovato la testa di El Shaarawy, il quale intelligentemente aveva attaccato gli spazi centrali. Tutto ciò a dimostrazione della loro perfetta intesa.
È interessante poi notare come commentando la netta vittoria, Luciano Spalletti abbia rivelato che aveva dato lui ordine a El Shaarawy di fare pratica sui colpi di testa durante gli allenamenti in settimana, rimarcando inoltre che si aspetta ancora ulteriori miglioramenti da parte del suo giocatore.
“El Shaarawy ha segnato un gran gol ma deve continuare a lavorare con impegno e mai accontentarsi di quello che ha fatto. "
Spalletti ha poi insistito: "ho suggerito io di provare a sfruttare i colpi di testa perché è alto e ha una buona elevazione. Ne ha tirato fuori uno quasi impossibile oggi mandando la palla nell’angolo opposto”.
Con El Shaarawy determinato a prenotare il suo posto a Euro 2016, se dovesse continuare con questo stato di forma, Antonio Conte non avrebbe altra opzione che inserirlo nella lista finale dei 23.
Tutto considerato, lavorare con un manager che crede in lui e al fianco di una squadra che lo ha supportato, è risultata la prova evidente della forza mentale di El Shaarawy, della sua volontà di imparare e del suo spirito di combattente a cui non ha mai rinunciato nella sua battaglia per mostrare al mondo quale grande giocatore lui sia.
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