I quattro gol della brillante vittoria nel Derby hanno portato a 66 il totale delle reti della Roma dopo 31 giornate di campionato, con una media di 2,13 realizzazioni per partita. Mantenendo questo ritmo i giallorossi raggiungerebbero un bottino di 81 gol.
Ma come si colloca questo campionato nella lista di quelli più prolifici della storia della Roma? Di seguito ecco la lista dei migliori 12 dal 1927 a oggi…
L’inizio di campionato è pessimo: due sconfitte in altrettante partite. Crisi, dimissioni del tecnico Spalletti, arrivo di Ranieri al suo posto. Da quel momento, la Roma inizia a ritrovarsi: punti, gol e vittorie fino a superare l’Inter in vetta alla classifica. Ma la favola dura poco, il 25 aprile 2010 i giallorossi perdono in casa 2-1 con la Sampdoria e, di fatto, dicono addio al sogno tricolore.
Un peccato. Un vero peccato, il campionato 2003-2004. La Roma di Capello nella prima parte del torneo sembra una squadra irresistibile: vince, segna tanti gol e subisce pochissimo dietro grazie a una retroguardia granitica. Dal 6 gennaio in poi, giorno di Roma-Milan 1-2, i giallorossi cominciano a perdere colpi finendo al secondo posto. Totti segna 20 gol, non era mai capitato prima.
La Roma vince il terzo scudetto della sua storia dopo quelli del 1942 e 1983. I giallorossi di Capello mostrano all’Italia intera tutta la loro potenza offensiva con attaccanti in doppia cifra (Batistuta 20 gol, Totti e Montella 13) e altri giocatori proiettati verso la porta avversaria come Cafu e Candela. La formazione romanista per aggiudicarsi il titolo segna 68 gol in 34 match, 2 di media a partita.
Una stagione che non regala titoli o vittorie (quinto posto finale), ma che diverte i tifosi giallorossi per i gol, il gioco e lo spettacolo. È la seconda Roma di Zeman, con tre attaccanti in doppia cifra: Delvecchio (18 gol), Totti (13 gol), Paulo Sergio (12 gol). Peccato per la fase difensiva non irreprensibile nonostante i titolari siano calciatori del calibro di Cafu, Zago, Aldair e Candela.
Il sistema 4-2-3-1 – offensivo, ma equilibrato allo stesso tempo – l’intuizione di Totti centravanti, i centrocampisti pronti a inserirsi in area avversaria in qualsiasi momento e a fare gol. Sono i segreti della Roma di Luciano Spalletti 2005-2006, una squadra innovativa che propone un gioco spettacolare come non si era mai visto prima. La Roma è seconda dopo le sentenze di Calciopoli.
Dopo tredici anni, torna Zdenek Zeman in giallorosso. Già, proprio lui, il tecnico sinonimo di calcio spettacolo. D’altronde, la storia di “Sdengo” è nota: pochi titoli in bacheca, ma un sistema di gioco verticale e sempre proiettato verso la porta avversaria. Tuttavia, il campionato non decolla, la Roma alterna vittorie con tanti gol segnati ad altre sonore sconfitte. L’incantesimo boemo dura poco.
Tre partite particolarmente significative in questa stagione, soprattutto in fatto di gol: il 5-0 al Modena, il 6-1 al Torino e il 5-1 sul campo del Casale. Importante anche il contributo di Volk, che realizza 24 gol in 20 gare. Il torneo si conclude con la Roma terza alle spalle di Torino e Milan.
Non si tratta di un anno come un altro: la Roma stabilisce il record di punti della sua storia (85), tornando protagonista in Serie A dopo alcune stagioni in chiaroscuro. La squadra giallorossa di Garcia vince le prime dieci partite dall’inizio del torneo, cosa mai accaduta prima nella storia del massimo campionato. Ma la conquista del titolo non arriva, la Juventus tocca quota 102 punti.
Punto a punto con l’Inter fino all’ultima giornata. Un duello lungo 38 partite che vede la Roma cedere il passo ai nerazzurri soltanto nel secondo tempo dell’ultimo turno di campionato. I giallorossi di Spalletti pareggiano a Catania, l’Inter vince a Parma e si aggiudica il tricolore. La Roma resta comunque protagonista segnando tanti gol e togliendosi lo sfizio della Coppa Italia.
La Roma gioca il primo campionato a Campo Testaccio (l’esordio alla quinta giornata di andata, Roma-Brescia 2-1), ma è anche la stagione del primo derby con la Lazio: l’8 dicembre 1929 la Roma vince 1-0 alla Rondinella (Volk gol). In casa i giallorossi sono devastanti, Volk segna 20 gol e tanti altri si mettono in luce. In trasferta, invece, i risultati stentano. Alla fine è un sesto posto.
È il campionato post calciopoli. Con la Juventus in Serie B e altre squadre di alta classifica partite con punti di penalizzazione (Fiorentina, Milan, Lazio), la Roma di Spalletti è una forte candidata allo scudetto. Ma l’avversaria da battere è l’Inter di Mancini, che non perde colpi praticamente mai. La Roma si classifica seconda con Totti capocannoniere del torneo (26 reti, Scarpa d’Oro).
La Roma è seconda alle spalle della Juventus, ma la squadra giallorossa regala una stagione esaltante con una serie di record: reti segnate (87), reti subite (31), Volk capocannoniere con 30 reti davanti a Meazza, una sola sconfitta a Campo Testaccio contro il Milan. E c’è una partita che entra nell’immaginario collettivo: Roma-Juventus 5-0. Un risultato storico, che ispira persino un film.
Riusciranno gli uomini di Spalletti a mantenere l'attuale media realizzativa e a battere il record di reti segnate dal Club in un campionato a 20 squadre?
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