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La conferenza stampa di Luciano Spalletti alla vigilia di Carpi-Roma

La conferenza stampa di Luciano Spalletti alla vigilia di Carpi-Roma

Ecco le parole di Luciano Spalletti nella conferenza stampa alla vigilia di Carpi-Roma

In vista di Roma-Real Madrid vedremo del turnover contro il Carpi?

“Il pensiero va solo alla prossima partita, anche se avendo recuperato qualche giocatore il pensiero viene naturale. Ma la priorità la ha la partita di domani”.

In questa giornata si sfidano le prime quattro in classifica: Carpi-Roma è un’occasione da sfruttare?

“Tutte le partite sono occasioni. La sintesi è che se si pensa alla partita successiva e non a questa, si sbaglia tutto. La Juventus ha vinto 14 partite di fila, il Napoli 8. Se vogliamo competere con queste squadre ed essere una squadra di livello, dobbiamo per forza assumere il comportamento di chi si fa trovare pronto alla situazione che vive. Noi vogliamo stare al pari delle grandi e per riuscirci dobbiamo vincere tante partite di fila, per cui domani diventa fondamentale”.

Edin Dzeko in settimana si è allenato…

“Gioca”.

Se gioca Dzeko, chi non gioca davanti?

“Dire a un giocatore che giocherà è un bel messaggio da allenatore, a livello mentale e piscologico. Dire a qualcuno che non giocherà, è un modo di comportarsi da allenatore che non è corretto”.

Quali sono le condizioni di Francesco Totti e Daniele De Rossi?

“Ho qui il foglio con le condizioni di tutti: Gyomber è fermo per il problema al piede. Torosidis sta migliorando, si è allenato bene oggi ma non fa parte del gruppo. Daniele De Rossi è ancora fermo ma i membri dello staff che lo segue in questo momento sono convinti di avere la soluzione. Spero di averlo a disposizione quando torneremo da Carpi. Totti dopo la partita all’Omipico ha fatto tutto l’allenamento e lo ha fatto bene. Dopo il giorno di riposo si è allenato molto bene, ieri però ha sentito un problemino, mi sembra al soleo. Hanno fatto dei controlli ma sembrava tutto ok. Oggi eravamo fiduciosi ma appena è rientrato ha sentito la stessa fitta quindi non si è allenato quindi non farà parte della trasferta. Rudiger c’è e ci saranno anche Nura e Sadiq che tornano oggi dalla trasferta di Youth League”.

Per gli equilibri offensivi Dzeko, Perotti, Salah, El Shaarawy e Pjanic possono giocare insieme?

“Dzeko, Perotti, Salah, El Shaarawy e Pjanic: possono coesistere. Hanno qualità diverse, l’equilibrio di squadra va ricercato attraverso la disponibilità ad aiutare, sia da parte loro che da parte degli altri”.

spalletti

Dopo il mercato, Sabatini le ha mai comunicato la possibilità che se ne possa andare?

“Siccome l’avete scritto diverse volte e siccome il rischio che qualcuno sappia qualcosa c’è, sono salito su io a chiedere e lui mi ha detto che in questo momento è giusto che si metta in discussione, per cui è un’ipotesi. Abbiamo un pacchetto di partite davanti, lui rimane al suo posto e si prosegue tutti insieme. Ha un ruolo importante dentro la Roma e le responsabilità sono alte. In questo momento ha detto che è giusto mettersi in discussione. Vedremo dopo le prossime partite. O si fanno risultati con la Roma oppure tutti hanno fallito, compreso tu se sei della Roma”.

Il ritorno di Nainggolan sulla linea dei centrocampisti è un’ipotesi?

“Il poter spostare di 10 metri i calciatori, dove per loro è possibile giocare è un’ipotesi percorribile anche perché abbiamo molti centrocampisti. Per l’attacco, in realtà non c’è la stessa abbondanza”.

Cosa ne pensa di Salih Uçan?

Uçan è un calciatore splendido, è un grande tecnico, un grande Pizarro, bravo a fare geometrie, farla girare, tenere palla, anticipare le giocate. Il nostro calcio ha bisogno anche di altro ma lo vedo progredire sempre di più. È sempre detto le situazioni in allenamento”.

La più grande insidia con il Carpi resta il calo mentale che ha ammesso nel post gara contro la Sampdoria?

“La prima insidia è l’allenatore del Carpi che magari nel grande calcio si conosce meno, ma per quanto mi riguarda è un grande allenatore. Sa trasferire alla squadra i concetti fondamentali. Loro ti vengono addosso nella tua metà campo, se ti aspettano al limite dell’area lasciano sempre due giocatori a metà squadra: Mancosu e Lasagna partono a duemila orari ed il primo pensiero di quando riconquistano palla e mettere la palla alle spalle della difesa per la loro corsa. Sappiamo le loro caratteristiche ma bisogna essere pronti a difendere le situazioni che si costruiscono. In più il loro momento è positivo: a Firenze hanno perso per la prodezza di un campione all’ultimo minuto, contro il Napoli hanno concesso pochissimo. Sono in un grande momento e lo hanno dimostrato contro grandi squadre. Non possiamo disperdere energie in altri pensieri”.

Contro la Juventus ha ripreso molte volte Lucas Digne: che movimenti gli chiede?

“Io con i miei calciatori parlo: come quando è stato scritto che ho ripreso Rudiger e Manolas dopo Roma-Sampdoria. Io ho detto loro bravi, per come hanno interpretato le situazioni. Il passaggio tra la difesa a quattro e a tre è sottile. In più non va persa di vista la storia: prima si giocava con libero, due marcatori, un fluidificante e un tornante. Ma se si guarda la Fiorentina, che è la squadra innovativa, gioca così. Per mesi ci si è chiesti: ma gioca a tre, a quattro o a cinque? Cambiano a seconda delle condizioni che si verificano: le interpretano, ed è questo il passo in avanti”.