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El Shaarawy: “La Roma è stata una grande opportunità”

El Shaarawy: “La Roma è stata una grande opportunità”

I cinque mesi alla Roma hanno giocato un ruolo molto importante nella convocazione di El Shaarawy all’Europeo del 2016

“Quella al Monaco non è stata un’esperienza particolarmente positiva. Mi piaceva la città: la qualità della vita era molto alta e avevamo una squadra giovane”, ha dichiarato l’attaccante. “Poi il Club ha preso la decisione di cedermi alla Roma. E per me è stata un’ottima opportunità”.

Dopo l’esperienza della Confederations Cup nel 2013, Euro 2016 sarà per Stephan la prima competizione di prestigio con la Nazionale.

“Non vedo l’ora che la manifestazione cominci, perché si tratta del mio primo torneo di prestigio. Mi sono perso il Mondiale in Brasile per un infortunio e ora, toccando ferro, sono in ottima forma, sia mentale sia fisica. E sono molto motivato perché le cose sono andate molto bene alla Roma”.

È preoccupato per gli attentati durante l’Europeo?

“Credo sia meglio non pensarci troppo, dopotutto la vita deve continuare. Bisogna vivere normalmente: la gente che va allo stadio dovrebbe pensare alle partite non impegnare la testa su altre cose”.

Cosa pensi del vostro girone?

“È difficile. Inizieremo giocando contro uno dei favoriti, il Belgio, una squadra molto forte. Quando ci siamo incontrati a novembre hanno vinto 3-1 e ci hanno dimostrato tutto il loro potenziale”.

Poi la Svezia: che ne pensi?

“La Svezia è una squadra forte e lì davanti ha Ibrahimovic, un giocatore di classe mondiale”.

Come ultima avversaria del girone ci sarà l’Irlanda: conosci un po’ i suoi giocatori?

“In verità no, ma se sono riusciti ad arrivare fino a qui vuol dire che delle qualità le hanno. L’Irlanda non avrà i giocatori più famosi dell’Europeo, ma sappiamo che è una squadra che se la gioca fino alla fine. Il Leicester City non aveva calciatori conosciuti, ma è arrivata a vincere la Premier”.

Chi sono i favoriti in questo Europeo?

“La Germania è una squadra molto forte, ma ci sono anche Belgio e Francia, il paese organizzatore. Mi piace anche l’Inghilterra, che sta migliorando. E non dimentichiamoci l’Italia, che sta diventando una squadra molto importante”.

L’Italia è una selezione a immagine e somiglianza di Conte?

“Sì. Già dalla sua avventura a Siena, in Serie B, si era capito quanto fosse un allenatore diverso dagli altri. Sa come prendere i suoi giocatori ed è una persona dal carattere molto forte, cosa che ha mostrato anche nei suoi tre anni alla Juventus. È un allenatore che si fa sentire”.

Secondo te come andrà al Chelsea?

“Bene, molto bene”.