Per Diego Perotti l'obiettivo della Roma è quello di arrivare in Champions, a prescindere dal fatto che la Roma arrivi seconda o terza alla fine del campionato.
L'argentino sostiene infatti che, benché il fatto di conquistare la piazza d'onore sarebbe ottimale, anche arrivare dopo Juventus e Napoli avrebbe un valore positivo, visto che la cosa importante sarà disputare la CL la prossima stagione.
"L'importante è giocare la Champions il prossimo anno, è fondamentale per tutti i calciatori" ha detto Perotti in una intervista a Sky Sport. "Fare secondi ed evitare il preliminare è ovviamente preferibile, ma anche il terzo posto sarebbe ugualmente bello"
Che fase sta attraversando la squadra?
"Siamo in una bella fase: ripeto, possiamo arrivare secondi o confermare il terzo posto".
La Roma può quindi ancora recuperare sul Napoli?
"Noi siamo fiduciosi, abbiamo uno scontro diretto con loro e sappiamo che non dipende solo da noi. Certo noi non possiamo più fare passi falsi come quello con il Bologna, non possiamo pareggiare, soprattutto in casa".
Higuain è l’attaccante più forte in questo momento?
“Il gol nel calcio è la cosa più bella, lui è il migliore o comunque uno dei migliori”.
Nella Roma però vanno a segno diciotto giocatori. E’ questa la vostra forza?
"È importantissimo, noi abbiamo una squadra che sa fare gol ed entrare in area. Se in una stagione pensi di fare tanti gol con l’attacco e ti viene meno un giocatore che da solo ne fa 30, è importante e forse più facile se hai tanti giocatori che segnano".
E’ questo il merito di Spalletti?
“Noi lavoriamo per migliorare ogni giorno, non solo sull'aspetto offensivo. Lui chiede di non lasciare soli gli attaccanti, i numeri dicono che stiamo funzionando”.
In generale che allenatore è Spalletti?
“Un allenatore molto esigente, che ti chiede sempre di più e ti fa allenare al massimo. In campo questo te lo porti dietro, tutto è più normale perché hai lavorato in settimana”.
Qual è stato il fattore decisivo nella tuo rendimento a Roma?
“Ho sempre detto che i compagni sono stati la cosa più importante, mi hanno ricevuto bene e non mi hanno mai fatto sentire uno nuovo. Poi è anche vero che ho giocato tanto e quello ti dà fiducia. La fiducia è il 90% nella testa di un giocatore”.
Quali insidie nasconde la trasferta di Bergamo alle 12.30?
"E’ un orario che non è normale per noi, farà caldo, siamo abituati a giocare di sera. Poi ci sarà una tifoseria calda di fronte, ma noi abbiamo bisogno di vincere".
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