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Baldissoni su Salah, Strootman e il futuro di Totti

Baldissoni su Salah, Strootman e il futuro di Totti

La Roma è impegnata questa sera all’Hazza Bin Zayed Stadium ad Al-Ain contro l’Al Ahly e Mauro Baldissoni, Direttore Generale giallorosso, in un’intervista a Roma TV ha aperto sul futuro di Francesco Totti in giallorosso, oltre a sottolineare la popolarità di Mohamed Salah nel mondo arabo

“Gli Emirati Arabi sono un paese di 9 milioni di persone di cui 1 milione provenienti dall’Egitto, quindi si può dire che stasera giocheremo fuori casa, ma anche che Salah per tutto il mondo arabo è un riferimento calcistico. Noi siamo felici di averlo con noi e di poter beneficiare dell’effetto che lui ha su un pubblico nuovo rispetto a quello a cui la Roma era abituato ad avere precedentemente al suo arrivo”.

A livello di popolarità Salah ha quasi raggiunto Totti, concorda?

“Francesco è irraggiungibile, è ormai una leggenda e quando lo si è, si entra nella dimensione della favola dove il confine tra la realtà e l’immaginifico si perde. Totti va oltre, lui è un simbolo universalmente riconosciuto non solo della Roma ma anche del calcio in generale. Quindi per Salah diciamo che c’è ancora molta strada da fare per arrivare a quel livello, però è bello metterli e vederli insieme nello stesso posto e vedere la reazione dei tifosi: possono anche essere un po’ una testimonianza temporale tra il passato e il futuro della Roma. Ma colgo l’occasione per dire che il passato non è ancora passato e non passerà mai, visto che comunque Francesco gioca e continuerà a giocare nella Roma. Come sapete continuerà a essere parte della Roma e della nostra famiglia anche per un tempo lunghissimo in futuro”.

Passando all’aspetto tecnico, quanto le fa piacere il ritorno in Nazionale di Strootman?

“Quella di Kevin è ovviamente una vicenda tecnica, ma anche umana e molto toccante per noi. Gli siamo stati vicini in questi mesi. Lui è un campione straordinario, lo sappiamo tutti e ha sofferto molto. Molti calciatori devono convivere con infortuni vari, ma quello subito da Strootman è qualcosa di sicuramente più negativo per la gravità di quello che ha dovuto subire fisicamente ma anche per le implicazioni psicologiche che si vanno ad innestare su un percorso di recupero così lungo visto che Kevin ha praticamente perso due stagioni. Averlo recuperato a pieno titolo con la Roma è stata una grande gioia per tutti, ma per lui ovviamente sentirsi un calciatore pienamente recuperato anche con la convocazione in nazionale, certificazione che finalmente terminato e siamo quindi estremamente felici di questo”.

Siamo a Dubai per l’atto finale di questa stagione: che ne pensa di questo un contesto esotico per la Roma?

“Siamo in un paese, gli Emirati Arabi, di confine, ma culturalmente molto vicino all’occidente e all’Italia. E’ venuto infatti a trovarci anche l’ambasciatore italiano di base qui, Liborio Stellino, che sarà anche allo stadio a vedere la partita con l’Al-Ahly. Gli Emirati Arabi sono un paese che produce un bilancio attivo nei rapporti commerciali con l’Italia superiori ai 5 miliardi di euro. Quindi è sicuramente un paese in cui l’Italia significa qualcosa e in cui il made in Italy è un valore riconosciuto sotto varie forme, dalla moda al cibo, allo stile di vita e quindi in generale a quella che possiamo chiamare cultura. E anche il calcio fa parte di questa cultura italiana, per questo siamo qui”.