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L'Opinione: 5 cose che abbiamo imparato da Roma-Bologna

L'Opinione: 5 cose che abbiamo imparato da Roma-Bologna

Ecco le cinque cose che abbiamo imparato dalla partita di lunedì sera contro il Bologna

La Roma non è stata in grado di avere la meglio di un’arcigna difesa bolognese questo lunedì, quando i giallorossi non sono andati oltre l’1-1 allo Stadio Olimpico.

Ecco le cinque cose che abbiamo imparato dalla partita di ieri:

1. Edin Dzeko e la Roma non sono fortunati in materia di problemi fisici

Alla vigilia della sfida con il Bologna, molto si è parlato della possibilità che Dzeko venisse schierato dall’inizio contro gli uomini di Donadoni. Dopo aver fatto registrare due reti e un assist nelle sue ultime tre apparizioni da sostituto, la sua presenza negli undici iniziali sembrava più che probabile. Sfortunatamente per il bosniaco, proprio quando Luciano Spalletti era pronto a concedergli una maglia da titolare, un infortunio muscolare ha fatto sì che entrasse solamente a partita in corso.

“Ha avuto un problema muscolare e gli siamo grati per essere entrato nel corso della partita, perché altrimenti sarebbe partito titolare” – ha spiegato Spalletti.

Nel pareggio dell’Olimpico, la Roma ha effettuato quasi 50 cross e sarebbe stato interessante vedere l’impatto che avrebbe avuto Dzeko, con la sua stazza e la sua abilità nel gioco aereo, se fosse partito titolare contro una difesa disciplinata come quella rossoblù.

2. Il convincente ritorno di Daniele De Rossi nell’undici titolare

Il convincente ritorno di Daniele De Rossi nell’undici titolare

È stato fantastico poter rivedere Daniele De Rossi nella formazione iniziale, cosa che non accadeva dallo scorso 2 febbraio. E De Rossi non ha deluso le aspettative, con una prestazione incoraggiante nel centro del campo, dove ha potuto mettere in mostra la sua consueta intelligenza e la sua immancabile disciplina.

I suoi due contrasti, conditi da tre intercetti e un disimpegno, hanno evidenziato il suo solido contributo difensivo, mentre i suoi 94 passaggi con una percentuale di completamento appena inferiore al 90% hanno ancora una volta sottolineato la qualità del giocatore con il pallone tra i piedi.

3. Nonostante il pareggio, la squadra si è resa protagonista di una prestazione positiva

Nonostante la mancata vittoria, la Roma ha fatto registrare una prestazione complessivamente positiva. I giallorossi hanno infatti tirato in porta 14 volte, mantenuto il possesso di palla per il 67,6% del tempo e colpito in tre occasioni i legni della porta rossoblu, in una gara in cui, sembra inutile sottolinearlo, la fortuna non è stata dalla loro parte. Ha colpito, inoltre, la capacità della squadra di reagire prontamente, dopo essere andata in svantaggio, alla caccia di quel punto che alla fine delle ostilità ha allungato a 11 la striscia di risultati utili consecutivi.

Nelle dichiarazioni post-partita, uno Spalletti soddisfatto ha comprensibilmente elogiato la prestazione della squadra: “Ho detto ai ragazzi che sono contento per come hanno affrontato la gara questa sera”.

“Hanno fatto quello che dovevano fare. Abbiamo controllato la palla per 70 minuti e tirato 15 volte in porta. A volte le partite sono decise dagli episodi – come colpire un palo”.

4. L’ingresso di Francesco Totti ha portato incisività

4. L’ingresso di Francesco Totti ha portato incisività

La scelta di mandare in campo Francesco Totti all’intervallo si è rivelata subito vincente per la squadra di casa, quando, al quinto minuto della ripresa, il numero dieci giallorosso ha fornito a Salah un assist sublime a tagliare la difesa, che l’egiziano ha poi trasformato nel gol del pareggio.

Inoltre, la sua capacità di impegnare e di aprire costantemente la rodata e organizzata difesa bolognese ha certamente destabilizzato la formazione rossoblu e apportato fantasia sulla trequarti offensiva giallorossa.

5. Mohamed Salah non può ritenersi pienamente appagato dalla sua prestazione

Nonostante abbia realizzato il gol del pareggio e abbia costituito una minaccia costante per la difesa del Bologna, il giocatore egiziano avrà certamente provato sentimenti contrastanti al momento del fischio finale. I tre pali colpiti avranno lasciato un retrogusto amaro nella bocca dello sfortunato attaccante.

D’altro canto, dopo aver effettuato sei tiri, due passaggi chiave ed essersi lanciato in tre dribbling vincenti, il giocatore giallorosso potrà comunque ritenersi orgoglioso di quanto fatto ieri sera.