Siamo arrivati alla decima gara del girone di ritorno: come giudichi questi 7 mesi di stagione dell’Udinese?
“La giudico una stagione altalenante e deludente perché se è vero che l’inizio di campionato stentato si poteva giustificare con i tanti infortuni occorsi nella prima parte di stagione, nel girone di ritorno, dopo che la società che ha molto rinforzato la rosa nel mercato di gennaio, c’era da attendersi un contributo migliore da parte della squadra che invece non c’è stato. Infatti, dopo aver finito l’andata con 22 punti, l’Udinese nel ritorno ha raccolto solo sei punti in nove partite, vincendo una sola gara, quella in casa contro il Verona ultimo in classifica, e rendendosi soprattutto protagonista di alcune sconcertanti prestazioni sotto il profilo caratteriale e tecnico, come il KO a Palermo o quello recente a Frosinone. Al momento i bianconeri sono vicini alla zona retrocessione, a soli 4 punti dalla terzultima, in una situazione di classifica che non si verificava da quindici anni”.
Come stanno giocando i nuovi acquisti di questa estate e come giudichi il mercato invernale del club appena concluso?
“Il principale acquisto dell’estate da cui ci si aspettava molto, l’attaccante colombiano Duvàn Zapata, è stato purtroppo fermato da un infortunio il 27 settembre, dopo il quale è rimasto fermo oltre tre mesi. Il lungo e forzato stop ha frenato il suo buon inizio fatto di tre gol in sei partite e ha influito molto in negativo sullo stentato rendimento stagionale dell’attacco bianconero. Altri giocatori arrivati in estate hanno deluso e per questo sono stati già ceduti nel mercato invernale, su tutti il brasiliano ed ex giallorosso Marquinho e il cileno Manuel Iturra. Nello stesso gennaio in entrata invece sono arrivati diversi giocatori di qualità ed esperienza che avevano fatto pensare a un miglioramento della situazione. Tra questi citiamo i centrocampisti Emil Hallfredsson, Zdravko Kuzmanovic e il talentuso giovane croato Andrija Balic, il difensore Pablo Armero, tornato in bianconero dopo la parentesi brasiliana al Flamengo e l’attaccante Ryder Matos arrivato dal Carpi. Lo sperato miglioramento con questi nuovi innesti però fino ad ora non si è visto e anzi, come detto, l’andamento dell’Udinese nel girone di ritorno è peggiorato”.
Chi è stato fino a questo momento il migliore giocatore dell’Udinese?
“I due giocatori che, in questa stagione finora disastrata, si sono parzialmente salvati sono a mio parere il difensore brasiliano Felipe che sta vivendo una seconda giovinezza in bianconero dopo aver fatto bene in passato a Siena e Parma, e il centrocampista ghanese Emmanuel Agyemang-Badu che, all’Udinese dal 2010, sta vivendo la sua migliore stagione in Friuli”.
Quale è stata la migliore prestazione stagionale dell’Udinese e perché?
“La vittoria in trasferta col Torino nell’ultima gara del 2015, il 20 dicembre quando gli uomini di Colantuono mostrarono una bella prova sotto il piano del collettivo, dell’organizzazione di gioco e anche come delle giocate individuali. A tratti si era rivista l’Udinese degli ultimi anni, quella ‘guidoliniana’ per capirsi”.
Quale è invece stata la peggiore gara e cosa è andato particolarmente male in quella occasione?
“Due sono le gare in questione, quelle in trasferta contro Carpi e Frosinone, entrambe giocate dall’Udinese contro avversari sicuramente meno preparati nella rosa e che sarebbero dovute essere giocate dai bianconeri con altro piglio rispetto a quello mostrato in campo. In entrambi i casi l’approccio anche mentale alla gara da parte dei friulani è stato davvero sbagliato, visto che le sconfitte sono state sacrosante con l’Udinese che non ha mai mostrato di essere in partita”.
Quale reparto dell’Udinese a tuo parere sta rendendo meglio e quale è quello un po’ sotto le aspettative?
“La difesa è quella che a mio parere sta facendo meno peggio, nel senso che, nonostante il fatto che l’Udinese abbia finora subito 42 reti in 28 gare, i difensori bianconeri stanno cercando di tappare alla meglio le lacune che sono determinate dal mancato contributo in fase di copertura da parte degli altri reparti. L’attacco è poi il reparto più deludente: con i soli 24 gol all’attivo, l’Udinese ha stabilito il record negativo di marcature messe a segno in campionato da quando è tornata in Serie A in pianta più stabile, ossia da 20 anni a questa parte. La spiegazione è legata soprattutto al fatto che Antonio Di Natale non sta segnando come gli era successo fino all’anno scorso, avendo realizzato finora solo una rete in 21 partite: la punta napoletana ha infatti 38 anni e sta giocando meno, anche se quando lo fa risulta spesso tra i migliori, visto che si sta mettendo molto al servizio dei compagni. Il suo erede era stato individuato come detto in Zapata, il cui infortunio ha però condizionato il suo rendimento finora”.
Quale è la squadra che ti ha maggiormente impressionato dopo questi primi 7 mesi di campionato?
“Il Napoli che, seppur non avendo una rosa all’altezza della Juventus e anche della Roma, sta tenendo bene il passo ed è ancora in piena corsa per lo Scudetto. Gli azzurri hanno fatto un notevole salto di rendimento in fatto di qualità di gioco grazie all’ottimo lavoro fatto dal tecnico Maurizio Sarri che sta riuscendo ad esaltare le qualità di alcuni singoli, Higuain e Insigne su tutti”.
Come giudichi la Roma del nuovo corso Spalletti?
“Spalletti lo conosciamo bene qui in Friuli e secondo il mio modesto parere è l’allenatore più bravo che ha avuto l’Udinese nei suoi 120 anni di storia. E’ infatti l’unico tecnico che ha portato i bianconeri in Europa in tre stagioni su tre quando è stato sulla panchina bianconera ed è qui ben considerato da tutti per la sua preparazione e bravura. Non mi stupisce quindi che il suo impatto con la sua seconda esperienza romana sia stato così positivo: Spalletti ha poi a disposizione una squadra di qualità che nelle sue mani sta subito mostrando il suo vero valore: andranno lontano…”.
Quale è il giocatore della Roma che i tifosi dell’Udinese dovranno temere di più?
“Dico Mohamed Salah perché è un ottimo giocatore e perché sta attraversando un buon momento di forma. Proprio per cercare di arginare le folate dell’egiziano pare che Colantuono stia pensando di rispolverare l’esperto difensore Pasquale che, anche se quest’anno ha giocato poco, ha, a parere del tecnico bianconero, le qualità per fermare la micidiale velocità dell’attaccante giallorosso”.
Se tu potessi scegliere un giocatore della Roma da aggiungere alla rosa dell’Udinese, quale sceglieresti e perché?
“Prenderei Stephan El Shaarawy perché l’attacco dell’Udinese, come accennato, è molto poco prolifico quest’anno e il giallorosso sarebbe quindi un giocatore che farebbe al caso di Colantuono, con la sua capacità di saltare l’uomo e soprattutto di andare a segno”.
Quale è il tuo pronostico per la gara di domenica?
“Io vedo la Roma favorita, perché i giallorossi sono col vento in poppa mentre i bianconeri stanno incontrando difficoltà di ogni tipo. Tra l’altro l’Udinese scenderà in campo in formazione rimaneggiata in difesa perché Piris è squalificato e Felipe e Molla Wague sono in dubbio. Insomma, credo che i favori del pronostico siano nettamente a vantaggio della squadra di Spalletti”.
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