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L’opinione: 5 cose che abbiamo imparato dal successo sul Torino

L’opinione: 5 cose che abbiamo imparato dal successo sul Torino

Il nostro collaboratore Edward Stratmann ha evidenziato cinque punti chiave relativi al successo di mercoledì sera sul Torino, incluso come gli uomini di Spalletti abbiamo saputo per più volte nelle ultime gare recuperare il risultato da uno svantaggio iniziale...

1. L’impatto decisivo di Totti sul match

Dopo essere entrato a partita in corso e aver dato il suo bel contributo contro Bologna e Atalanta, Francesco Totti è risultato di nuovo protagonista nella palpitante vittoria per 3-2 contro il Torino.

Dopo essere entrato in campo al minuto 86, il capitano giallorosso ha trovato il gol dopo soli 22 secondi, infilando in rete il primo pallone da lui toccato e consentendo alla Roma di pareggiare. Poi, tre minuti più tardi, ha realizzato il gol decisivo, che ha regalato ai giallorossi tre punti fondamentali. Davvero un impatto importante sulla gara quello del numero dieci che gli ha consentito, inoltre, di registrare la sua prima doppietta da subentrato in carriera.

“Totti è il giocatore perfetto per situazioni come quella di questa sera, quando la squadra controlla il gioco e lui ha la possibilità di far svoltare la partita” ha spiegato uno Spalletti soddisfatto dopo il triplice fischio.

“Quando Totti è in campo, non sono solo i giocatori a ricevere una carica in più, ma anche tutto lo stadio, che diventa l’Olimpico che tutti conosciamo”.

“Dal mio punto di vista, devo tenere conto di alcuni fattori, come la resistenza sul lungo periodo, ma in situazioni come questa, contro squadre che abbassano la saracinesca, non esiste giocatore migliore di Totti”.

2. La capacità di reazione

Il fatto di essere stata capace di rimontare lo svantaggio iniziale in tutte le recenti gare contro Inter, Bologna, Atalanta e ora Torino, evidenzia la personalità degli uomini di Spalletti: la loro capacità di reagire e rientrare in partita sono state infatti davvero impressionanti. Sotto per 2-1 con appena cinque minuti da giocare e la possibilità di uscire sconfitti contro il Torino, cosa che non accadeva dal 2007, la formazione giallorossa è riuscita a fare quadrato e a conquistare la vittoria, dando una ennesima altra dimostrazione del suo rifiuto ad alzare bandiera bianca prima del fischio finale.

“Era una partita dura per noi, venendo da due pareggi consecutivi” ha affermato Spalletti. “Nonostante abbiamo dimostrato di non essere al massimo della forma, il fatto di riuscire a ribaltare le partite come fatto questa sera fa certamente bene al morale e all’entusiasmo, quello di cui questa squadra ha bisogno”.

L’opinione: 5 cose che abbiamo imparato dal successo sul Torino

3. Il piazzamento Champions è ora più saldo

Con la caduta dell’Inter a Marassi e i tre punti conquistati dalla Roma, i giallorossi hanno ora sette punti di vantaggio sugli uomini di Mancini, con appena quattro partite ancora da giocare. A meno di un crollo improvviso, la Roma parteciperà la prossima stagione ai preliminari della più importante competizione europea per club, la Champions League. Considerando il periodo non facile vissuto dalla squadra nei mesi precedenti all’arrivo di Spalletti, la cavalcata verso le zone alte della classifica può essere senza dubbio considerata un grande risultato.

Inoltre, visto l’imminente impegno contro il Napoli, secondo in Serie A con cinque punti di vantaggio sulla Roma, potrebbe esserci, qualora le cose girino nel verso giusto, una piccola possibilità che gli uomini di Spalletti riescano a conquistare la seconda piazza, che consentirebbe ai giallorossi di accedere direttamente alla fase a gironi della prossima Champions League.

4. Nel segno di Nainggolan

Il centrocampista belga ha fatto registrare l’ennesima prova convincente a centrocampo. Nonostante una partenza lenta, non ci è voluto molto tempo affinchè l’energico 27enne giallorosso lasciasse il segno sulla partita: Radja ha infatti lavorato con la solita ferocia e intensità, dando il suo contributo in entrambe le fasi del gioco. Le statistiche di gara, tra tiri effettuati, passaggi riusciti, contrasti vinti e palle intercettate sottolineano a dovere l’importanza della sua prova del Ninja.

L’opinione: 5 cose che abbiamo imparato dal successo sul Torino

5. L’acquisto di Perotti si conferma un colpo importante

Diego Perotti ha messo insieme ancora una volta un’ottima prova, cosa a cui ci ha abituati sin dal suo arrivo lo scorso gennaio, con i suoi movimenti intelligenti, la sua capacità di saltare l’avversario e la sua abilità nel passare il pallone che ha apportato una bella dose di fantasia al fronte offensivo giallorosso. Il completamento di cinque passaggi chiave e i due dribbling effettuati nella gara col Toro descrivono bene la minaccia costante che l’argentino ha costituito per la difesa granata. Sin dal suo arrivo in giallorosso, Perotti ha infatti effettuato 36 dribbling, più di ogni altro giocatore in Serie A se si considera lo stesso periodo. Il suo acquisto è stato senza dubbio un colpo importante per la Roma.